Bello il Cilento ed i suoi borghi.
Anche le sue sagre – che poi – sagre non sono ma luoghi dell’incontro.
Cicerale ed i suoi ceci non è soltanto occasione di sagra ma soprattutto di incontro: interessante e coinvolgente. Bene… e bella la prima “tregiorni” che ha seguito Gazzetta.it. Poi, al ritorno, ci sono strade interrotte, asfalti dis-asfaltati, polveri al vento e pietre rotolanti.
Una strada provinciale – si dirà – ma (al dunque) sorge spontanea una domanda: l’Istituzione Provincia (nelle more dubbie di una sua estinzione) non ha la pertinenza relativamente alle strade provinciali? Sono poche le cose che una Provincia dovrebbe fare e la sapienza della 1° Repubblica, in qualche modo, era capace di garantire il garantibile cioè il possibile secondo procedure, leggi e regole d’ingaggio.
La 2° Repubblica (e le province ad essa annesse) – invece – non garantisce neanche la “tenuta” di una strada provinciale. O forse è la Provincia di Salerno (e la girandola vorticosa di Assessori, Presidenti, astanti ed astanterie) ad essere sconnessa? Giusto!
A strade interrotte corrispondono superbamente provincie sconnesse! Che siano, poi, Iannone, Cirielli o Villani (e relative processioni di devoti vagabondi fra “centri-destra e centri-sinistra”) a garantire la sconnessione poco interessa.
La politica disconnette laddove gli asfalti evàporano e l’asfalto del “progetto” – da tempo – non appartiene alla categoria della Politica.