Stio Cilento è un paese che non raggiunge i 1000 abitanti, sito nel cuore dell’area cilentana, a circa 700 metri sul livello del mare, all’interno del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano. Le origini sul nome risalgono probabilmente al latino Ostium, ossia ingresso, era infatti l’ingresso al primo centro che faceva parte della Baronia normanna di Novi, Magliano, collocata storicamente intorno all’anno 1000.
Sindaco di Stio Cilento è il Prof. Natalino Barbato, medico pneumologo, impegnato anche nella prevenzione dei danni causati dal fumo, nonchè Direttore del U.O.C. di Pneumologia dell’Ospedale “Giovanni Da Procida” di Salerno, Sindaco dal 2012, dopo una prima esperienza dal 1980 al 2002. “Stio Cilento ha una collocazione molto favorevole, essendo poco distante dal mare”, spiega il Sindaco Barbato, “e quindi è un luogo ideale per trascorrere una vacanza tranquilla, di giorno può andare al mare e di sera godersi il fresco. Ma non solo, può riscoprire quelle che erano le tradizioni, le abitudini, gli usi ed i costumi di una volta. Stiamo cercando di offrire un’offerta turistica che, logicamente, deve puntare sulla qualità e sull’agroalimentare che sia anche un fattore culturale.”
I problemi di Stio Cilento sono quelli che devono fronteggiare i piccoli e piccolissimi Comuni: “Siamo di fronte ad una vera e propria de-urbanizzazione, da poco siamo stati privati di un Ufficio Postale perchè le Poste avevano deciso dall’oggi al domani di chiuderlo, le lascio immaginare con quali disagi per la popolazione della frazione di Stio nella quale l’ufficio era ubicato, che dovevano sobbarcarsi quasi 3 chilometri per raggiungere l’altro Ufficio Postale nel territorio del Comune. Una distanza di 3 km può sembrare breve, ma per una persona anziana invece può essere lunghissima, ragion per cui il Comune ha dovuto approntare un servizio di navetta per consentire agli anziani utenti dell’Ufficio chiuso di recarsi nell’unico Ufficio Postale rimasto. Questa vicenda mi ha lasciato molto amareggiato, pensi che è cominciata con una telefonata della Direzione delle Poste di Sala Consilina, dalla quale dipendono gli Uffici di Stio, che mi comunicava che di lì a 2 giorni l’Ufficio sarebbe stato chiuso, unitamente ad altri dell’area. Abbiamo naturalmente presentato ricorso al TAR e finanche al Consiglio di Stato, che ha però stabilito che gli solo gli Uffici Postali distanti più di 3 km dall’Ufficio più vicino possono rimanere aperti, così ad esempio Gioi ha mantenuto l’Ufficio Postale, quello di Stio è stato invece chiuso. Le Poste, me lo lasci dire, riescono a coniugare il peggio del pubblico al peggio del privato, si comportano da privati, ma gestendo capitali pubblici e dimenticando che svolgono un servizio pubblico. Nonostante il Direttore Generale delle Poste di Roma aveva assicurato che qualsiasi decisione del genere sarebbe stata presa di concerto con gli Enti Locali, alla fine l’Ufficio a Stio è stato chiuso. E lo stesso discorso si ripete con le strutture scolastiche, certo rimangono le sezioni, per fortuna, ma vengono accorpate le direzioni scolastiche, e sappiamo bene quanto il Dirigente Scolastico (il Preside) sia importante come istituzione di prossimità per i piccoli Comuni. I nostri governanti dovrebbero avere presente che tagliare una scuola in un quartiere di una grande città non ha lo stesso peso che tagliarla in un piccolo Comune. Togliere una scuola in un piccolo Comune, come a Stio, vuol dire che ci avrà un inevitabile spostamento delle famiglie verso centri più grandi che inizieranno ad avere uno volgimento di vita caotico come le periferie delle grandi città. Ed i piccoli Comuni sono destinati a scomparire. Noi sindaci siamo quindi i capri espiatori dei cittadini, che giustamente sono scontenti per quanto vedono accadere.”
Non va dimenticata inoltre l’annosa questione delle strade, questione che interessa tutti i Comuni della zona (come ad esempio quello di Roscigno, ndr): “Le distanze tra Stio ed i principali centri di interesse sono relativamente brevi, ma il problema sta nella percorribilità delle strade, ad esempio per raggiungere Salerno si impiegano circa 90 minuti, per una distanza di 70 km circa, va da sè che questo finisce per penalizzare sia i pendolari come il sottoscritto, sia chi potrebbe scegliere Stio come meta turistica.” Un’altra morsa che stringe i piccoli Comuni, specialmente nella Regione Campania, è quella dei mutui per le Opere Pubbliche per i quali la Regione dal 2009 non eroga più fondi. “Dal 2009 la Cassa Depositi e Prestiti non concede più mutui alla Regione Campania in quanto indipendente, e questo comportò che la Regione si assunse l’impegno di far fronte alle rate dei mutui che i Comuni avrebbero sottoscritto direttamente con la Cassa Depositi e Prestiti; ebbene da 4 anni la Regione non versa un centesimo, così accade che la Cassa Depositi e Prestiti già in sede di trasferimenti di fondi ai Comuni preleva a monte l’importo della rata, che nel caso del Comune di Stio, che ha un bilancio di circa 900.000.€, ammonta a 100.000€. Facendo una banale sottrazione, su un trasferimento di 150.000€, al Comune sono quindi arrivati solo 50.000€. Questo è un problema che hanno moltissimi Comuni (come spiegò anche il Sindaco di Trentinara, ndr), che rischiano il dissesto, arrivando anche a non avere i soldi per pagare i dipendenti. La continua mutevolezza dei quadri legislativi in materia neanche ci aiuta, manda in crisi anche un amministratore navigato come me. Sono molto disincantato dalla classe politica attuale, da chi ci rappresenta in Parlamento solo perchè è stato non votato dai cittadini, ma nominato dai partiti. Di questo passo i piccoli Comuni sono destinati a scomparire, non avendo nemmeno le disponibilità per erogare i servizi di base o per fare un minimo di promozione del territorio.”
Proprio su questo aspetto, Stio Cilento in questi ultimi anni si sta dando molto da fare, offrendo un calendario di eventi che possa costituire un prodotto turistico di qualità. “L’enograstronomia è una delle poche risorse che abbiamo”, continua il Sindaco Barbato, “per poter sviluppare il territorio. Stio ha in cartellone 2 eventi che sono riusciti a catalizzare l’attenzione del pubblico. Uno è la Sagra Dei Piatti Poveri Del Cilento, detta anche dei Ciccimmaretati (il piatto tipico della manifestazione, a base di ceci, fagioli, lenticchie, grano e mais, cotti in aglio olio e peperoncino), che è organizzata dall’Associazione Il Punto. Si tratta di una sagra ‘a chilometri zero’, tutti i prodotti offerti sono locali, non c’è Coca-Cola o bevande del genere, e non c’è carne, tutto il menu è parte della vera Dieta Mediterranea (foglie, patate, gnocchi, etc.). Anche l’organizzazione è particolare, non è la sagra nel senso deleterio del termine, ma si svolge nella tranquillità più assoluta. Quando si entra, si fornisce il proprio numero di telefono mobile, si iniziano a visitare gli stand degli artigiani e dei produttori che sepongono ed ad un certo momento si viene avvisati via sms che il tavolo assegnato è pronto. Sì si mangia a tavola, serviti, senza file e senza caos. Il tutto in una splendida cornice di un bosco di castagne. A proposito di castagne, nell’ultimo weekend di ottobre si tiene la Festa Della Castagna, che si svolge all’interno del Centro Storico di Stio, e dove vengono preparati piatti a base di castagne. Vi invito a visitare il Centro Storico di Stio perchè si tratta di un vero e proprio gioiello, dove già dal 1980, cioè dall’inizio del mio primo mandato, sono stati eliminati, asfalto, alluminio anodizzato e porfito (che non è tipico del Cilento), che è stato sostituito con la roccia arenaria, come in origine.”
PIETRO PIZZOLLA