Si intitola “Tempi Sospesi” la XVII edizione della rassegna d’arte contemporanea “StellaInArte”, organizzata, quest’anno in edizione Social – Online”, da Silvio Massanova, con il patrocinio della Provincia di Salerno, dell’Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, dell’Unione Comuni dell’Alento e del Comune di Stella Cilento. Quattro fotografi provenienti da diverse realtà geografiche italiane: Armando Cerzosimo, Edoardo Colace, Gaetano Del Mauro, Enrico Magri, hanno fermato il tempo attraverso le loro immagini esposte nella mostra virtuale fino al 20 gennaio. Ma solo il tempo è sospeso, quasi fermo, non l’Arte, perché “l’Arte non si ferma, nemmeno di fronte alla pandemia” come ha scritto nel catalogo della mostra la professoressa Ester Andreola, Dirigente Scolastica del Liceo Artistico Sabatini – Menna. La mostra sarà fruibile attraverso immagini, video, testi e interviste su piattaforme social. Nel catalogo, presente in Pdf sulla pagina Facebook della manifestazione, il critico d’arte Cristina Tafuri, presenta i quattro fotografi e le loro opere :” Nella foto di Armando Cerzosimo si assiste ad una “visione” di un doppio , in cui l’uomo cerca la sua più segreta ragione di vita”. Nella foto di Edoardo Colace, appassionato da sempre del mare, è proprio il mare che sembra auscultare la nostra angoscia e sembra trasportarci, oltrepassate le barriere , in una cala calma e sicura. Nella foto di Gaetano Del Mauro figure senza tempo, immobili e pensose sono quasi in attesa di un destino più grande di loro che le possa sollevare da questo incubo che appesta l’aria e ci toglie il respiro. Nella foto di Enrico Magri un corpo delicato, in un respiro pieno di vita, diventa simbolo degli opposti momenti della vita e della morte”. Una mostra che, sebbene organizzata online, dimostra che l’arte che è stata, come scrive Cristina Tafuri, una delle prime vittime di questa pandemia: ” Ha comportato cancellazioni di mostre, chiusura di musei, di teatri, di cinema” è – citando Umberto Eco – “ sempre, per prima, a modificare il modo di pensare, di vedere, di sentire.” (Pubblicato su “Il Quotidiano del Sud” edizione di Salerno).
Aniello Palumbo