Stati generali della scuola pubblica campana.

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Venerdì 24 febbraio si sono tenuti gli Stati generali della scuola pubblica campana presso Palazzo Santa Lucia con l’Assessorato all’istruzione della Regione Campania.

Durante l’evento si sono  avvicendati gli interventi della parte studentesca, provenienti da tutte le province campane.

Dalla città metropolitana di Napoli si poneva l’accento sulla questione delle borse di studio per gli studenti : nel 2021-2022 sono stati stanziati fondi per borse di studio pari a 250 euro a testa, non sufficienti per rimborsare le spese scolastiche, che secondo il Codacons arrivano a 1200 euro all’anno, mentre per il diritto allo studio dal 2017 sono stati stanziati un milione di euro all’anno, che equivalgono a stento a 1468 euro a scuola.

Dalla provincia di Avellino si ricordava  l’odissea degli studenti del 2018, anno nel quale fin troppi edifici sono stati improvvisamente chiusi e gli studenti divisi e collocati in così tante sedi da perderne il conto , dando il via a lavori ad oggi sospesi o non ancora conclusi.

Nelle scuole inoltre i laboratori sono spesso assenti o inutilizzabili per disfunzioni strutturali o perché inagibili.

la provincia di Salerno sottolinea invece come dal 2012 al 2020 sono stati registrati 876 episodi di aggressioni transfobiche per un totale 1166 vittime come valore stimato riportato da cronache di ordinaria omofobia. Si è posto l’accento sulla dispersione scolastica, che raggiunge il secondo tasso più alto in Italia per la Regione Campania ed è il risultato di un sistema scolastico di per sé costoso se si pensa al digital divide, al caro libri, al caro trasporti e alla mancanza di tutela per gli studenti e le studentesse trans.

Da benevento invece si mette in risalto il bisogno di un’adeguata preparazione psicologica per i docenti che, svariate volte, hanno avuto atteggiamenti oppressivi ed invadenti nei confronti degli studenti.

l’assessora ha risposto esprimendo profondo rammarico rispetto al disagio e alla disaffezione rispetto a cui pensiamo allo studio e a alla scuola. Esplicitando il suo impegno nel confrontare la parte studentesca e far fronte alle questioni emergenziali. Ha preso atto della difficoltà che esiste per studenti minorenni e non, di vivere la scuola e il proprio territorio, dipendendo dalle famiglie per gli spostamenti. Ha fatto quindi la proposta di estendere la gratuità già prevista in regione, dei trasporti a tutte le tratte, non più solo quella casa-scuola, fino ai 18 anni.

Rispetto al tema del benessere psicologico si è impegnata a iniziare immediatamente a lavorare in sinergia con l’ordine degli psicologi campano, per istituire lo psicologo scolastico, accessibile durante e riguardo la vita scolastica.

Rispetto alla fortissima necessità di coinvolgimento e decisionalità che abbiamo rivendicato durante l’incontro, si è impegnata a lavorare per riuscire a convocare il prossimo ottobre la conferenza regionale sul diritto allo studio.

L’assessora e gli altri invitati – la dott.ssa Annamaria Fierro, il dott. Umberto De Gregorio e la dott.ssa Liliana D’Acquisto – hanno riconosciuto l’autentica necessità che ci ha spinto a richiedere questo primo incontro, e con le loro proposte (in particolare la proposta di revisione da parte dell’USR del patto di corresponsabilità) si sono impegnati a instaurare un dialogo stabile e costruttivo con la parte studentesca.