Stati Generali della Letteratura del Sud, dall’8 all’11 novembre a cura di Salerno Letteratura.

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La storia, le storie” è il tema della terza edizione degli Stati generali della letteratura del Sud, il focus promosso dal festival Salerno Letteratura, per interrogare scrittori, intellettuali e pubblico sul nesso fondamentale che unisce l’immaginario creativo alla realtà del nostro territorio.

Non una kermesse esclusivamente letteraria, ma uno stimolante momento di riflessione sull’immagine e l’immaginario del Sud, da condursi con il contributo di alcune tra le voci più significative di quest’ultima stagione, sottolineano il direttore artistico Francesco Durante e il direttore amministrativo Ines Mainieri.

Dall’8 all’11 novembre, quattro giornate itineranti (Salerno-Cetara-Potenza) di incontri, dibattiti, reading e spettacoli tra Basilicata e Campania, per rendere omaggio a Matera 2019 e rafforzare le energie che rendono viva la Rete dei festival del Sud, frutto dell’alleanza fra 25 manifestazioni promosse in questi anni in sei regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, con l’obiettivo di fare squadra e di valorizzare i territori attraverso la cultura. Dopo i primi due appuntamenti tenuti a Pollica-Acciaroli e dedicati rispettivamente a “Continuità/Rottura” e “Realtà/Invenzione”, quest’anno Salerno Letteratura si interroga sul tema di una narrazione fatta di un mosaico di storie e di frammenti, capaci di intersecarsi in un racconto collettivo che travalica confini e settori e che dura tutto l’anno, attento ai nuovi fermenti. #fuorifestival è infatti la nuova formula della manifestazione che si propone l’ambizioso obiettivo di offrire a un pubblico sempre più numeroso e appassionato, una serie di eventi, scadenzati nel corso dei dodici mesi, all’insegna della cultura.

 

I PROTAGONISTI. Tra gli eventi in programma, giovedì 8 novembre alle 21, presso il Museo nazionale archeologico Dinu Adamesteanu di Potenza, concerto/ reading per Gilda Mignonette con Alessio Arena, autore di “La notte non vuole venire” (Fandango), voce narrante e cantante, accompagnato dai musicisti Arcangelo Caso e Giovanni Sanarico. L’artista napoletano ha scritto un romanzo liberamente ispirato alla vita di Griselda Andreatini, in arte Gilda Mignonette, “la regina degli emigranti” che tra gli anni Venti e i Cinquanta incantò New York con la sua splendida voce, incidendo capolavori della canzone come ‘A cartulina e Napule. Venerdì 9, (ore 21) sempre al Museo nazionale archeologico di Potenza, ci sarà il racconto/recital di Pasquale Scialò, autore di “Storia della canzone napoletana” (Neri Pozza) con il trio musicale Suonno d’ajere (Irene Scarpato, voce; Gian Marco Libeccio, chitarra; Marcello Gentile, mandolino). Coprendo poco più di un secolo, dal 1824 al 1931, la storia di Scialò ricostruisce il lungo percorso che dalle raccolte di materiali popolari porta alla canzone d’autore napoletana. In contemporanea (ore 21, Salone dei Marmi di Palazzo di Città, Salerno), incontro con Antonio Scurati, autore di “M. Il figlio del secolo” (Bompiani), un’autobiografia immaginaria di Benito Mussolini per raccontare l’Italia di oggi. Ex leader socialista cacciato dal partito, agitatore politico indefesso e direttore di un piccolo giornale di opposizione, sarebbe un personaggio da romanzo se non fosse l’uomo che più di ogni altro ha marchiato a sangue la realtà, il corpo dell’Italia, nella storia e nella cronaca, nella tragedia e nella farsa. La saggistica ha finora dissezionato ogni aspetto della vita di Mussolini. Nessuno però ne aveva mai trattato la parabola politica, umana, esistenziale, come se si trattasse di un romanzo, in cui di inventato non c’è assolutamente nulla. Sabato 10, alle 21.30, presso gli spazi della Fondazione Menna di Salerno, incontro con Paolo Macry, autore di “Napoli, nostalgia di domani” (Il Mulino). Conduce Gennaro Carillo. Di Napoli Macry tocca le nervature profonde, ripercorre i segni di un tessuto urbano bimillenario, i comportamenti di lungo periodo della popolazione. Insegue le fratture drammatiche della storia, le esperienze politiche che l’hanno segnata, fino alle vicende di tre sindaci-sovrano: Lauro, Bassolino e de Magistris. Domenica 11, ore 19.30, Fondazione Menna, Salerno, il protagonista sarà Alessio Forgione, autore di “Napoli mon amour” (NN). Conduce Francesco Durante. Forgione, che oggi lavora in un pub a Londra, racconta una Napoli afosa e livida di pioggia, cinerea come la Hiroshima del film, e una generazione, la sua, costretta alla fuga. Con una lingua incalzante, sonora, intessuta di tenerezza, firma un romanzo di formazione lucido e a tratti febbrile.

 

GLI ALTRI APPUNTAMENTI. La quattro giorni degli Stati generali della letteratura del Sud, si apre giovedì 8 a Potenza (ore 18, Museo nazionale archeologico Dinu Adamesteanu) con la lectio di Gennaro Carillo su “Vico: il mito dell’origine e il mondo barbaro”. Alle 19, nello stesso spazio, “Dell’esordire”, conversazione con Gaetano Cappelli, in occasione della ripubblicazione del suo romanzo “Floppy disk” (Marsilio). Con l’autore ci saranno Paolo Albano e Francesco Durante. Venerdì 9, alle 15.30 (Istituto Leonardo Da Vinci, Potenza), incontro con Giuseppe Lupo, autore di “L’americano di Celenne” (Marsilio) che parlerà del suo libro ai ragazzi del progetto Erasmus, prima di rivolgersi a una platea di appassionati, alle 18, al Museo nazionale archeologico, in compagnia di Simona Bonito. Alle 19 il Museo accoglierà Carmine Abate, autore di “Le rughe del sorriso” (Mondadori). A seguire reading-concerto ispirato al romanzo, con la voce narrante dell’autore e la musica di Cataldo Perri (chitarra battente e voce), Piero Gallina (violino e lira calabrese), Enzo Naccarato (fisarmonica) e Checco Pallone (chitarra e tamburello). Sabato 10, alle 11, presso la Torre Vicereale di Cetara, tavola rotonda sul pensiero e l’opera di Giuseppe Galasso con la partecipazione di Emma Giammattei, Paolo Macry, Sebastiano Martelli, Aurelio Musi, Nunzio Ruggiero. Alle 12.30, sarà invece la volta di Maria Pace Ottieri, autrice de “Il Vesuvio universale” (Einaudi). Conduce Emma Giammattei. Nel pomeriggio (ore 17.30), la sala polifunzionale Benincasa aprirà le porte a Gaetano Cappelli, autore di “Floppy disk” (Marsilio). Conduce Francesco Durante. Alle 18.30, la lectio di Gennaro Carillo su Vico, mentre alle 19.30, Carmine Abate presenterà, in compagnia di Francesco Durante, “Le rughe del sorriso” (Mondadori). Domenica 11 si parte da Cetara (ore 11, Torre Vicereale) con Emma Giammattei, curatrice con Emanuela Bufacchi di “Potere, prestigio, servizio. Per una storia delle èlites femminili a Napoli 1861-1943” (Guida). Conduce Rosa Giulio. Alle 18, nella sala polifunzionale Benincasa, racconto-recital di Pasquale Scialò, mentre alle 19, al Museo nazionale di Potenza Simona Bonito presenterà “Il Vesuvio universale” (Einaudi) di Maria Pace Ottieri. Gran finale alle 21, al teatro Genovesi di Salerno, con il concerto-reading per Gilda Mignonette con Alessio Arena, in collaborazione con la compagnia dell’Eclissi.