Il concerto di stasera del Ravello Festival è stato sicuramente una delle punte di diamante del cartellone “Enrico Caruso 1921-2021. La voce, il mito” fortemente voluto dalla Regione Campania che omaggerà Enrico Caruso per tutto l’anno. Sul palco del Belvedere di Villa Rufolo, Juan Diego Flórez, tenore “di grazia” per eccellenza in una delle sue rare apparizioni in Campania. Flórez è da molti considerato il top al mondo soprattutto per le sue interpretazioni rossiniane, e anche a Ravello, accompagnato dall’Orchestra del Teatro di San Carlo diretta da un giovane ma deciso Nikolas Nägele insieme al soprano Marina Monzó, ha dato una prova del suo straordinario talento e carisma. Il cantante peruviano, italiano d’adozione, ha strappato ad ogni esibizione uno scroscio di applausi, da “Una furtiva lagrima” da “L’elisir d’amore” o “Tombe degli avi miei” da “Lucia di Lammermoor” di Donizetti, cavalli di battaglia di Flórez come lo furono di Caruso, alle pietre miliari della canzone napoletana come “Core ‘ngrato”, “‘O sole mio” e “Torna a Surriento”, più un assaggio del repertorio francese per finire con Puccini è stato un vero tripudio. Senza parlare dei bis che hanno visto il tenore imbracciare la chitarra e cantare “Parlami d’amore Mariù”, “Basame Mucho” e “Paloma”. Una serenata a Ravello apprezzatissima dalla platea gremita che, con una standing ovation, ha imposto altri tre bis: “Granada”, “Me llamabas Rafaelillo” con Marina Monzò, sempre brillante, e gran finale con “Nessun dorma”. Ad applaudire Flórez anche il Governatore Vincenzo De Luca, il neo presidente della Fondazione Ravello, Dino Falconio, l’on. Fulvio Martusciello, l’ex procuratore nazionale antimafia e attuale eurodeputato, Franco Roberti. (ph Pino Izzo)
Home Cultura e Società Concerti Standing ovation per Juan Diego Flòrez nell’omaggio a Caruso del Ravello Festival.