L’isola di Lampedusa è stata l’ultima tappa della Staffetta della Pace organizzata oggi da Michele Santoro. Un evento politico e mediatico che ha unito simbolicamente l’Italia nel segno del pacifismo. Migliaia di persone, tante personalità della politica, della cultura, dello spettacolo, che hanno preso l’iniziativa per dire che la Pace si può fare soltanto facendo tacere le armi.
A portare la bandiera della Pace dentro il “Centro di accoglienza”, dove si è conclusa la Staffetta, è stato il deputato salernitano Franco Mari, che, dopo la visita a Cutro di due mesi fa, nella quale ha fatto conoscere a tutti le condizioni di abbandono in cui erano tenuti i superstiti del naufragio, assume di nuovo un ruolo centrale nel dibattito nazionale.
Per il parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra “oggi è accaduto un fatto straordinario, migliaia di persone hanno partecipato alla staffetta per la Pace, otto tappe, da Aosta all’ultimo lembo d’Italia nel bel mezzo del Mediterraneo. Il simbolo della Pace, la bandiera di tutti i colori, è entrata nel luogo di prima accoglienza per migranti più conosciuto d’Europa. Abbiamo incontrato donne e uomini che fuggono dalle crisi che noi alimentiamo e hanno come unica colpa quella di essere nati dalla parte sbagliata del mare. Qui oggi, fisicamente, si sono messe a fuoco due grandi questioni del nostro tempo: Pace e migrazioni. È scesa in campo un’altra visione del mondo, che non ha paura di affermare la necessità di fermare le armi e il diritto delle persone a spostarsi”.