In Italia ogni anno lo spreco alimentare è di oltre 15,5 miliardi di euro (15.502.335.001 euro), pari allo 0,94% del Pil (2016), di cui 12 miliardi (il 77%, 4/5) sono dovuti a quello domestico, mentre 3,5 miliardi dalla filiera alimentare (campi 946.229.325 euro; produzione industriale 1.111.916.133 euro; distribuzione 1.444.189.543 euro): per questo “è necessario prevenire poiché non tutto lo spreco si può recuperare, in particolare quello domestico”. E’ la fotografia scattata da Last Minute Market e dall’Università di Bologna sulla filiera dello spreco alimentare in Italia a un anno dall’entrata in vigore della ‘Legge Gadda’, per la limitazione degli sprechi, l’uso consapevole delle risorse e la sostenibilità ambientale, presentata presso la sede Unicredit di Roma.
“Lo spreco alimentare è un tema su cui sensibilizzare i giovani, dai bimbi ai millennials, saranno loro a guidare il mondo – specifica, Andrea Segrè, direttore scientifico Spreco Zero – per cui l’impegno attuato sta dando i suoi frutti: l’alimentazione è correlata ai processi produttivi sostenibili per il 66% degli italiani, il 96% insegna ai figli a non sprecare (Waste Watcher)”. A fronte di uno spreco domestico percepito di 8 miliardi di euro, il dato reale (12 mld) è stato individuato attraverso i “Diari di Famiglia” del Ministero dell’Ambiente con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari dell’Università di Bologna e Swg, del progetto contro lo spreco del cibo Reduce 2017. I dati scientifici dei “Diari” su un campione statistico di 450 famiglie, che per una settimana hanno annotato il cibo gettato per ogni pasto, saranno resi noti a febbraio alla 5/a Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco alimentare.
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stato pubblicato sul sito del Ministero il vademecum “Io Non Spreco”.
Si tratta di una lista di consigli e informazioni pratiche per combattere gli sprechi alimentari: dalla lista prima di fare la spesa alla lettura della data di scadenza, dalla corretta conservazione degli alimenti all’impiego degli avanzi in nuove ricette.
Il 50% degli sprechi avviene ancora in casa, ogni anno infatti in Italia finiscono nella spazzatura 12 miliardi di alimenti. Bastano piccoli gesti quotidiani per ridurre sensibilmente le perdite di cibo attraverso un consumo più consapevole e sostenibile.
“Ad un anno dall’entrata in vigore della legge contro lo spreco alimentare – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina -, il cibo recuperato e donato ai più bisognosi è aumentato arrivando sempre più vicino all’obiettivo di un milione di tonnellate. Si tratta di una delle più importanti leggi che abbiamo approvato dopo expo. Una colonna portante dell’impegno del nostro paese verso modelli di sostenibilità che partono proprio dall’azzeramento degli sprechi”.