“L’arch. Pelosio, intervenuto nei lavori della Commissione Trasparenza, ha chiarito che la spiaggia di Marina d’Arechi è legittima, fu oggetto di una concessione per attività ludiche e ricreative, e che ora è in corso il procedimento per le cabine, allo stato bloccato dalla Soprintendenza per alcune prescrizioni sulla dislocazione, i colori, le piattaforme e altro”.
Lo comunica in una nota il Presidente avv. Antonio Cammarota : “Pelosio ha anche chiarito che non è lui competente per l’aspetto urbanistico, riservato alla Regione in quanto progetto di finanza e opera pubblica regionale su cui sono intervenute tre varianti, e che l’opera non è terminata mancando il Ponte di Calatrava”; nondimeno, “Pelosio ha precisato che la spiaggia è sorta per cause naturali ovvero non per addizioni artificiali ed è pubblica in quanto demaniale, e quindi accessibile a tutti come per legge”.
Circa il rapporto di causa ed effetto tra la mancata costruzione del Ponte di Calatrava e la formazione della spiaggia, la commissione ha rilevato che la Soprintendenza riferisce testualmente, nell’atto di diniego alle cabine del 21.6, che dell’opera di “canale tra porto e terraferma” previsto nel progetto “non è stata data attuazione, per cui è da ritenersi che la innaturale formazione della spiaggia sia conseguente della mancata realizzazione delle stesse”.