Autonomia della Campania dalle scelte del Governo in materia di spiagge e stabilimenti balneari. È quanto chiedono le associazioni che rappresentano il settore della balneazione al termine dell’incontro avuto ieri alla Regione. Non sono andati via per nulla soddisfatti dalla riunione con gli assessori Matera e Marchiello, nonché il direttore generale della Protezione civile, Italo Giulivo, i rappresentanti del sindacato italiano balneari che hanno chiesto alla regione, in considerazione della possibilità che il governo nazionale disponga prescrizioni eccessivamente restrittive che non tengano conto delle caratteristiche morfologiche del territorio, di esercitare la propria autonomia decisionale in materia di misure riguardanti il distanziamento sociale e altre prescrizioni per lo svolgimento dell’attività balneare.
La richiesta del Sib parte dal presupposto che le misure non sono applicabili a tutte le attività ma soprattutto che esistono diversi livelli di contagio sul territorio nazionale. Le regole così come sono state disegnate al momento non consentono a tutte le aziende della Campania, soprattutto le più piccole, la giusta operatività.