Sorelle morte a Roma, spunta testamento: si indaga per omicidio

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(Adnkronos) – La procura di Roma procede con l'ipotesi di reato di omicidio a carico di ignoti in relazione alla morte delle due anziane sorelle, Angela e Amelia Gammieri, di 93 e 87 anni, trovate in casa senza vita lo scorso 21 gennaio. A lanciare l’allarme erano stati i vicini e l’amministratore del condominio del palazzo di via Dardanelli, quartiere Prati, preoccupati perché da tempo non avevano notizie delle due anziane. Sul caso il pm titolare del fascicolo, Mario Dovinola, che ha delegato le indagini alla polizia, attende i risultati dell'autopsia e dei test tossicologici, per rilevare l'eventuale presenza di sostanze tossiche che possano aver provocato il decesso. Accanto ai corpi delle due donne, che non avevano parenti stretti, c'era anche un biglietto che rimanderebbe a un testamento. Ci sarebbe inoltre una terza persona, non parente, che aveva contatti con le due anziane.  Non sembrano essere troppo scossi gli abitanti di via dei Dardanelli, nel quartiere Delle Vittorie a Roma, alla notizia che la procura ha aperto un fascicolo per omicidio sulla morte di Angela e Amelia Gammieri. In tanti non le conoscevano, e alcuni neanche avevano collegato la notizia alla strada dove vivono. Il ritratto è di due donne molto riservate, schive e raramente fuori casa. Nel quartiere, molti le conoscevano solo di vista e mai in maniera troppo approfondita. "Con loro solo due parole al massimo, le ho aiutate un paio di volte chiamando loro con il cellulare un taxi. Non davano confidenza a nessuno" racconta il signor Franco Fratini, sul marciapiede davanti al supermercato di viale Angelico. Anche i commercianti nei dintorni le conoscevano "solo di vista: fino a 10 anni fa la più giovane guidava ancora e si vedevano in giro. Poi, sempre meno. Io personalmente non le vedevo da ottobre", racconta Felice Salvatore, il cui ristorante confina con il condominio dove vivevano le Gammieri. "All'inizio i Gammieri erano quattro, tre sorelle e un fratello: vivevano tutti insieme perché nessuno di loro aveva famiglia. Poi, due sono morti ed erano rimaste solo Angela e Amelia. Vivevano molto ritirate: si facevano portare la spesa a casa e solo con la portiera dello stabile Liliana avevano un minimo rapporto", conclude Salvatore. "Mia moglie -dice Antonio, il marito della signora Liliana- lavorava al mattino e con loro scambiava al massimo due parole, non di più. Erano riservatissime". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)