Dopo l’interrogazione a risposta scritta presentata al Ministero dell’Interno dalla senatrice del Pd Angelica Saggese circa la soppressione del posto di Polizia ferroviaria insistente presso la stazione di Agropoli-Castellabate, arriva uno spiraglio dal Ministero stesso circa la possibilità che il presidio resti in vita. Il viceministro Filippo Bubbico risponde a Saggese e afferma: «Si assicura fin d’ora che ogni possibile opzione sarà oggetto di attenta valutazione».
Lo scorso 31 marzo, con decreto del capo della Polizia, è stata disposta la soppressione di 15 posti di Polizia ferroviaria, tra i quali quello insistente presso la stazione ferroviaria di Agropoli-Castellabate. Saggese ha così presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno chiedendo se «a fronte delle innumerevoli istanze provenienti dai territori interessati, intenda rivedere il progetto riorganizzativo e, nel caso del posto di Polizia ferroviaria di Agropoli-Castellabate, procedere alla riapertura totale del presidio».
Diverse le argomentazioni addotte dalla senatrice del Pd: la stazione è uno degli scali ferroviari a sud di Salerno con il maggiore afflusso di passeggeri e utenti, «servendo non solo la popolazione agropolese, che conta circa 25.000 abitanti, ma anche i numerosi pendolari provenienti dai comuni limitrofi»; si tratta di «un comprensorio insistente in una località ad alto potenziale attrattivo e di richiamo turistico, che ogni anno ospita decine di migliaia di visitatori anche e soprattutto stranieri»; la soppressione del presidio causa «un palese indebolimento delle forze dell’ordine sul territorio, posto che tale ufficio di Polizia ha avuto competenza su circa 60 chilometri di tratta ferroviaria, comprendente ben 7 scali ferroviari attivi, da Capaccio-Roccadaspide a Pisciotta-Palinuro».
Ma, soprattutto, la senatrice Saggese punta su un elemento di novità intervenuto successivamente alla decisione di sopprimere il presidio: «La Giunta regionale della Campania, nella seduta del 18 aprile 2017, ha approvato il progetto “Cilento alta velocità Milano-Sapri“, deliberando il prolungamento della tratta ferroviaria ad alta velocità fino a Sapri, con le fermate obbligatorie intermedie ad Agropoli-Castellabate e Vallo della Lucania».
Da qui l’attenzione riservata dal ministero che, nell’affermare che l’assetto della polizia ferroviaria è oggetto di «analisi e approfondimento ulteriori» nell’ambito di un «riordino di valenza strategica», precisa che è «evidente la necessità di adeguarne l’operatività alle notevoli trasformazioni registratesi nella sicurezza dei traffici ferroviari, in ragione di molteplici fattori di cambiamento, a cominciare dallo sviluppo dell’alta velocità». Bubbico spiega: «Per giungere a una completa definizione del progetto in questione, sono in fase di elaborazione, da parte di appositi gruppi interforze istituiti presso l’Ufficio coordinamento e pianificazione delle Forze di polizia del Dipartimento della pubblica sicurezza, i criteri volti a rimodulare la rete dei presidi in rapporto alle specifiche realtà dei territori, secondo una logica che consenta di coniugare efficienza ed efficacia evitando diseconomie di scale. I gruppi di lavoro – continua – non hanno ancora terminato la loro attività, ma si assicura fin d’ora che ogni possibile opzione sarà oggetto di attenta valutazione, la quale non potrà mai andare a scapito della sicurezza dei viaggiatori e del personale ferroviario».