TEATRO MUNICIPALE “GIUSEPPE VERDI” di Salerno
STAGIONE DI PROSA 2017-2018
SOLO
Il nuovo one man show
di e con
Arturo Brachetti
Associated director: David Ottone (Yllana Company)
Consulenza creativa e testi: Stefano Genovese
L’ombra: Kevin Michael Moore
Musiche originali: Fabio Valdemarin
Costumi: Zaira de Vincentiis
Scenografia: Rinaldo Rinaldi
Light designer: Valerio Tiberi
Video artist e visual design: Riccardo Antonino
in collaborazione con gli studenti di Ingegneria del Cinema e dei Mezzi di Comunicazione – Politecnico di Torino
Motion designer: Stefano Polli
Coreografie: Jennifer Caodaglio
Musical editing: Marco ‘Cipo’ Calliari
Assistente alla regia: Luca Bono
Assistente costumista: Marianna Carbone
Consulenti effetti speciali e illusionismo: Paul Kieve, Paolo Carta
Scenotecnica: Officine Contesto
Realizzazione costumi: The One
Sculture in gommapiuma: Maurizio Crocco
Parrucche: Mario Audello
Cappelli: Massimiliano Amicucci
Effetti speciali: MACH.ME di Picca Vittorio, Amedeo di Capua, Mattia Boschi
Realizzazione accessori: Carlo Bono
Casa in miniatura: Matteo Piedi, Zero Studio
Gonfiabili: NASOALLINSU
Collaborazione artistica sand painting: Paolo Carta, Simona Gandola
Produzione Arte Brachetti srl
Il 25 febbraio debutterà al teatro Verdi di Salerno, in esclusiva regionale, il nuovo atteso one man show di Arturo Brachetti: SOLO, the Master of quick change.
Un vero e proprio assolo del grande artista, che torna sui palcoscenici come unico protagonista dopo il trionfo dei suoi precedenti one man show L’uomo dai mille voli e Ciak!, applauditi da 2.000.000 di spettatori in tutto il mondo.
Un ritorno alle origini per Brachetti che, in questo spettacolo, aprirà le porte della sua casa, fatta di ricordi e di fantasie; una casa senza luogo e senza tempo, in cui il sopra diventa il sotto e le scale si scendono per salire.
Dentro ciascuno di noi esiste una casa come questa, dove ognuna delle stanze racconta un aspetto diverso del nostro essere e gli oggetti della vita quotidiana prendono vita, conducendoci in mondi straordinari dove il solo limite è la fantasia. È una casa segreta, senza presente, passato e futuro, in cui conserviamo i sogni e i desideri… Brachetti schiuderà la porta di ogni camera, per scoprire la storia che è contenuta e che prenderà vita sul palcoscenico.
Reale e surreale, verità e finzione, magia e realtà: tutto è possibile insieme ad Arturo Brachetti, il grande maestro internazionale di quick change che ritorna con un varietà surrealista e funambolico, in cui immergersi lasciando a casa la razionalità.
Nel nuovo spettacolo, protagonista è il trasformismo, quell’arte che lo ha reso celebre in tutto il mondo e che qui la farà da padrone con oltre 60 nuovi personaggi, portati in scena per la prima volta.
Ma in SOLO Brachetti propone anche un viaggio nella sua storia artistica, attraverso le altre affascinanti discipline in cui eccelle: grandi classici come le ombre cinesi, il mimo e la chapeaugraphie, e sorprendenti novità come la poetica sand painting e il magnetico raggio laser.
Il mix tra scenografia tradizionale e videomapping, permette di enfatizzare i particolari e coinvolgere gli spettatori nello show.
Dai personaggi dei telefilm celebri a Magritte e alle grandi icone della musica pop, passando per le favole e la lotta con i raggi laser in stile Matrix, Brachetti tiene il ritmo sul palco: 90 minuti di vero spettacolo pensato per tutti, a partire dalle famiglie.
Lo spettacolo è un vero e proprio as-SOLO per uno degli artisti italiani più amati nel mondo, che torna in scena con entusiasmo per regalare al pubblico il suo lavoro più completo: SOLO.
Famoso e acclamato in tutto il mondo, Brachetti è il grande maestro internazionale del quick-change, quel trasformismo che lui stesso ha riportato in auge, reinventandolo in chiave contemporanea.
La sua carriera comincia a Parigi negli anni ‘80, dove esordisce e diventa per anni l’attrazione di punta del Paradis Latin. Da qui in poi la sua carriera è inarrestabile, in un crescendo continuo che lo ha affermato come uno dei pochi artisti italiani di livello internazionale, con una solida notorietà al di fuori del nostro paese.
Si è esibito ai quattro angoli del pianeta, in diverse lingue e in centinaia di teatri.
Il suo precedente one man show L’uomo dai mille volti è stato visto da oltre 2.000.000 di spettatori.
Brachetti oggi vanta una “galleria” di oltre 400 personaggi, di cui può arrivare a interpretarne 100 in una sola serata, cambiando da uno all’altro in poco più di un secondo, quanto un battito di ciglia.
Per tutto questo è stato inserito nel Guiness dei primati come il più prolifico e veloce trasformista al mondo.
Nel 2000 la Francia gli assegna il premio Molière (il corrispondente francese del Tony Award) come miglior attore teatrale; nel 2010 vince il Laurence Olivier Award, riconoscimento teatrale inglese; nel 2011, di nuovo in Francia, viene nominato Cavaliere delle Arti e del Lavoro dal Ministro della Cultura francese. La stampa internazionale parla delle sue incredibili performance e nel 2013 arriva anche la prima pagina del prestigioso quotidiano francese Le Monde. Nel 2014 il Presidente Napolitano lo nomina Commendatore motu proprio.
Nell’evoluzione della sua carriera “il ciuffo più famoso d’Italia” ha toccato il mondo dello spettacolo a 360°, cimentandosi sopra al palcoscenico, ma anche davanti ad una telecamera e, negli ultimi anni sempre più di frequente, dietro le quinte.
Arturo come regista e direttore artistico mescola sapientemente trasformismo, comicità, illusionismo, giochi di luci e ombre, amalgamandoli con poesia e cultura. Tra tutti spicca il lungo rapporto che lo lega al trio comico italiano Aldo, Giovanni e Giacomo, di cui è regista teatrale sin dai loro esordi.
Tra le sue direzioni artistiche anche quella del torinese Le Musichall, il nuovo teatro “delle varietà” e allo spettacolo di intrattenimento di qualità.
Arturo Brachetti è un personaggio internazionale spesso in viaggio intorno al mondo, ma forte è il suo legame con l’Italia, di cui porta sul palco quei segni distintivi che la rendono famosa in tutto il mondo: qualità, amore per “il bello”, gusto e, soprattutto, fantasia.