“Non bisogna guardare al Sudamerica con occhi Europei. L’Europa, nel corso dei decenni, ha guardato con troppa indifferenza alla capacità di coesione sociale dei leader latinoamericani tacciandoli di posizioni ideologiche estranee a quel continente. E’ così che nel Peronismo si è visto un nuovo fascismo o nel socialismo del XXI secolo, di stampo chavista, una teoria marxista. Queste riduzioni e semplificazioni non rendono l’idea di fenomeni in grado di superare la dicotomia tra destra e sinistra e gettare le basi per una “terza via” non aderente al liberismo né al marxismo”. E’ questo il messaggio lanciato dal giovane scrittore salernitano Luca Lezzi nel suo nuovo libro: ”Il Socialismo del XXI Secolo. Le rivoluzioni populiste in Sudamerica”, edito dal “Circolo Proudhon”, scritto a quattro mani con il giovane bresciano Andrea Muratore, che è stato presentato, venerdì sera, nel primo dei sei incontri previsti nell’ambito della seconda edizione della rassegna culturale: ” La Vetrina Letteraria”, organizzata all’interno dell’ oratorio dell’Arciconfraternita della SS. Annunziata e del SS. Rosario di Vietri sul Mare, dai direttori artistici della “Congrega Letteraria”: il professor Antonio Gazia e Alfonso Mauro, con la fattiva collaborazione di Francesco Citarella, Francesco Barbato e Daniela Scalese. A portare i saluti del Sindaco Francesco Benincasa è stato l’Assessore alla Cultura, Giovanni De Simone, che ha sottolineato l’importanza degli eventi organizzati dalla “Congrega Letteraria”: ” La Congrega Letteraria è ormai un’eccellenza del Comune di Vietri sul Mare di cui possiamo vantarci: fa crescere il livello culturale del nostro territorio”. Luca Lezzi ha spiegato che: “Dal 2003 al 2013, anno della morte di Chávez, i paesi interessati all’ascesa di governi populisti inquadrabili nella nozione generale di “ Socialismo del XXI secolo”, nato dagli esempi di leader come Chávez, Morales, Correa, conobbero l’entusiasmante “decade dorata”, una fase di sviluppo economico e sociale senza precedenti nell’intero continente latinoamericano che ha contribuito al rilancio sudamericano a livello internazionale. Per la prima volta, inoltre, i paesi del Sudamerica riuscirono a concordare politiche estere comuni, originali e indipendenti da influenze esterne, riunendosi nell’Alleanza Bolivariana per le Americhe (ALBA), costituita da Venezuela, Cuba, Equador, Bolivia e diversi paesi centroamericani: fu un periodo di sviluppo generale dovuto al successo di un nuovo modo di intendere la politica e applicarne le conquiste nella quotidianità e alla presa di coscienza di milioni di persone che decisero per uno strappo forte con il passato”. Il dottor Lezzi, si è soffermato sull’importanza della figura di Hugo Chávez:” La storia del socialismo del XXI secolo è prima di ogni altra cosa la storia di una nazione, di un popolo, di un uomo. In Venezuela il destino della rivoluzione si lega a doppio filo con la parabola del suo condottiero: Hugo Chávez, un leader dalla forza morale tanto grande e dalle idee tanto pervasive da potersi considerare egli stesso “la rivoluzione”. Lezzi ha ricordato che dopo la morte di Chávez il Venezuela ha conosciuto le più grandi difficoltà nel continuare il percorso intrapreso: ”La capacità dei partiti socialisti starà nel recuperare e attingere a piene mani dai movimenti, dai sindacati e dalle organizzazioni studentesche, da sempre espressione spontanea delle richieste della maggioranza della popolazione. La sfida reazionaria ai governi rivoluzionari è appena iniziata”. Il professor Alfonso Conte, docente di Storia Contemporanea alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Salerno, ha spiegato il significato del termine populista:” Assumere tutto il popolo come obiettivo dell’azione politica. Il popolo è tutto nel leader e il leader deve essere capace di interpretare il popolo. Questo è garantito, nel socialismo del XXI secolo, da leader carismatici come Chávez. L’esperienza del socialismo reale nei paesi dell’America Latina è fortemente originale: ha dato risultati straordinariamente positivi in un’area del mondo dove, da quasi due secoli, il problema fondamentale della diseguaglianza economica ha afflitto queste realtà”. Il professor Conte ha spiegato che l’esperienza del socialismo reale può essere un riferimento anche per l’impegno politico italiano, e l’importante ruolo del sindacato: ” Nei paesi dell’America Latina, è stato un punto di riferimento”.
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