Ha presentato i suoi libri di Racconti e Poesie Silvia Santillo ,“I nuovi racconti della bisnonna “ e “Poesie e racconti”, festeggiando i suoi novanta anni di vita intensa e travagliata, con l’ironia che la caratterizza da sempre.
Nata a Pagani, salernitana di adozione, vive ora a Capriglia dove nella suggestiva cornice di Villa Pastore, ha voluto organizzare questa festa –concerto accompagnata dalle note dell’ ”Ensemble Malvarosa” dei maestri Marino Cogliani e Maurizio Cuomo . tra mandolini e chitarre, e la voce emozionante di Mimma Virtuoso. Una serata davvero speciale all’insegna della semplicità e dell’accoglienza, tra amici e familiari, per giocare ancora con versi cantati e recitati da lei stessa e la collaborazione di amiche complici di ogni età.
Laureata in giurisprudenza, Silvia Santillo, scrive poesie e racconti da sempre.
Ha lavorato per anni presso l’Amministrazione Provinciale e poi il CO.RE.CO. di Salerno.
I suoi libri e le sue poesie sono stati premiati ad Acireale, a Catanzaro, a Roma, Empoli, Civitavecchia di Grosseto, Cava de’ Tirreni e Salerno.
Alcune sue liriche sono state inserite nelle “Pagine aperte- Poesia Contemporanea” curate da Fulvio Castellani e pubblicate nella “Letteratura Dialettale Napoletana” del prof. Francesco D’Ascoli.
E’ autrice di :“N’ affacciata ‘e fenesta”, ”O tiempo d’ ‘e mimose” , “ ‘Ncoppa a ‘ na connola ‘e stelle”, “Comm’ a ‘na fronna”, Comm t’avria chiammà?!”, “Cammenann ‘na matina”, “I racconti della bisnonna” “La bisnonna racconta ancora” . Scrive per passione da sempre per il suo desiderio , come lei stessa precisa, in alcune introduzioni ai suoi libri “di essere tra la gente e vicino alla gente. Nei miei racconti,vi assicuro, c’è sempre uno spiraglio di luce che porta verso l’amore, quello che muove il sole e le altre stelle”.
La sua lirica nel potere della parola è sempre dedicata ai giovani
nei quali crede fortemente , ai suoi cari nipoti e pronipoti ,luce dei suoi scritti, ma soprattutto a coloro che spesso perdono la speranza , ha dedicato queste due raccolte , perché la scrittura e l’ottimismo della sua ferrea volontà ,le hanno sempre dato la forza di andare oltre la parola , che diventa arte .
Gilda Ricci