Si chiude il 2020 anche per il settore edile, in particolare per l’ente di formazione del Cpt che durante gli ultimi dodici mesi ha dovuto, come tutti, fare i conti con limitazioni e difficoltà legati al covid.
A fare un bilancio dell’ultimo anno ci ha pensato il Presidente Gaetano Carratù: “Quello appena trascorso è stato senza dubbio un anno ricco di difficoltà ma che nonostante ciò posso dire con sicurezza che si sia chiuso in maniera positiva”.
“Sono cambiate tante cose all’interno del nostro ente causa covid – prosegue il Presidente Carratù – durante la fase di lockdown l’ente ha dovuto affrontare un percorso di digitalizzazione che da tempo doveva essere affrontato. Ma anche qui ne siamo venuti fuori brillantemente implementando anche la nostra piattaforma di formazione finalmente operativa a pieno regime”. “Prima della ripresa – aggiunge Carratù – abbiamo avuto tavoli di confronto
importanti con vari settori e vari personaggi illustri come il Prefetto di Salerno, il Direttore del Dipartimento Interregionale dell’Ispettorato sul lavoro Renato Pingue e il Sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di Salerno Rocco Alfano. Proprio in vista della ripresa, inoltre, abbiamo dovuto aggiungere nuovi oneri alla nostra formazione. Primo soccorso e sanificazione sono state integrazioni al nostro lavoro imposte dai nuovi DPCM e
alle quali abbiamo risposto con grande disciplina e professionalità”.
“In sostanza – conclude il Presidente Carratù – il nostro lavoro del 2020 si è diviso in tre parti fondamentali legate all’incidenza del virus. Siamo partiti durante il lockdown per poi passare alla fase della ripresa intorno a maggio e abbiamo concluso con questa seconda ondata che ci ha costretto alla convivenza forzata con il virus nonostante l’aumento dei casi rispetto all’estate. Diciamo che il nostro è stato un anno senza dubbio difficile ma allo stesso tempo di svolta per un futuro migliore del nostro ente”.
Alle parole del Direttore Troisi si aggiungono quelle del Vice Presidente Giuseppe Marchesano: “Quest’ultimo anno è stato molto difficile sotto diversi aspetti. Alle innumerevoli difficoltà del settore edile, già in crisi da anni, abbiamo riscontrato anche una serie innumerevoli di infortuni (come quello avvenuto ieri a Felitto che ha costretto un operaio al ricovero in prognosi riservata) e morti bianche nei luoghi di lavoro.
Il COVID-19 ci ha costretti a rivedere ed inserire nuove norme per tutelare gli addetti al settore. Come parti sociali abbiamo avviato e realizzato molti protocolli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, per salvaguardare i lavoratori e le loro famiglie, ma allo stesso tempo anche le attività produttive.
Dopo la prima ondata epidemia abbiamo riscontrato da parte di tutti una forte azione di responsabilità, che purtroppo abbiamo visto diminuire e a volte scomparire nel tempo, possiamo dire che ci siamo distratti pensando che il peggio era passato. Non possiamo permettermi di abbassare la guardia, la sicurezza e l’attivazione nei cantieri deve essere alta, il settore rischia di non uscire da una nuova crisi Sanitaria ed economica.
L’imperativo del nuovo anno sarà quello di essere pronti a cogliere tutte le nuove opportunità del superbonus offrendo a chi lavora sicurezza e certezze. Dobbiamo lasciarci dietro questo 2020 con prospettive nuove e pronti a dare alle aziende tutto il supporto necessario in termini di prevenzione e sicurezza, come abbiamo fatto egregiamente in questo ultimo anno”.