Si ferma in semifinale la corsa alla Coppa Italia della Givova Scafati, vince Udine.

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E’ durata poco più di un quarto di gioco la semifinale di Coppa Italia 2021 tra Apu Old Wild West Udine e Givova Scafati disputata questa sera al palasport di Cervia (Ra). Il risultato finale di 72-51 la dice lunga sull’andamento della sfida, che è stata quasi completamente ad appannaggio della società friulana, agevolata dai tanti errori in attacco commessi dagli avversari, le cui percentuali di tiro (15% da tre e 38% da due) sono state nettamente al di sotto delle medie abituali. E’ stata la più classica delle giornate storte per la truppa di patron Longobardi, incapace di replicare la brillante prestazione di ventiquattro ore prima contro la Reale Mutua Torino e protagonista in negativo di una gara abulica e scialba, non in linea con le recenti gagliarde prestazioni. E’ stata la più classica delle giornate storte, in cui la testa, il fisico e le medie realizzative sono state ben al di sotto delle aspettative, condite poi dall’infortunio subito da Marino ad inizio secondo quarto, che lo ha costretto ad abbandonare anzitempo il parquet.

LA PARTITA
Poche idee in attacco in avvio di gara per i gialloblù, che subiscono la difesa fisica degli avversari e finiscono sotto 7-2 al 3’. Ma Thomas, Palumbo e Sergio, partendo da alcuni recuperi difensivi, assottigliano il divario al minimo (9-8 al 5’). Ogni tentativo di allungo dei friulani (bene Giuri), viene prontamente rintuzzato dagli avversari, che restano sempre in partita (14-13 al 8’). La girandola dei cambi per entrambe le compagini non muta l’andazzo della sfida, che, nonostante qualche errore su entrambi i fronti, premia sempre i bianconeri, arcigni in difesa con la zona mista (triangolo e due) e ordinati in attacco, avanti 16-13 a fine primo quarto.

L’Apu Old Wild West Udine continua a macinare gioco e punti, provando ad allungare sull’avversario (21-13 al 13’) e costringendo coach Finelli al time-out, mentre Marino è costretto ad uscire anzitempo per un infortunio. La situazione si complica per i gialloblù quando sale in cattedra Johnson, che mette dentro due triple di fila e spinge i suoi avanti 29-15 al 15’. Scafati fatica a trovare la fluidità del gioco offensivo del giorno precedente e in difesa mostra falle che mettono a repentaglio la contesa. Troppi errori e distrazioni pregiudicano la possibilità dei gialloblù di rientrare in partita, mentre il giovane Schina e lo statunitense Foulland spingono i friulani sul 33-17 al 17’. Il solo Thomas non basta, perché gli uomini di Boniciolli vanno a canestro a ripetizione dalla lunga distanza con percentuali elevatissime che valgono il 46-25 all’intervallo.

In avvio di ripresa, la Givova Scafati prova a rialzare la testa, affidandosi soprattutto ai suoi lunghi. Il buon piglio di Palumbo e compagni permette loro di rosicchiare qualcosa in termini di svantaggio, arrivando 51-35 al 26’. I tanti errori in fase conclusiva penalizzano però i campani, che alla fine nel terzo quarto conservano lo stesso identico passivo di 21 punti con cui avevano chiuso il periodo precedente (58-37).

L’ultimo quarto ha poco da raccontare. Udine si limita a gestire sapientemente ogni possesso, mentre gli avversari non riescono a migliorare le percentuali di tiro, che restano ben lontane da quelle abituali. Senza spunti degni di nota, il cronometro scorre fino alla sirena che sancisce la vittoria per 72-51 dell’Apu Old Wild West Udine, che così nella finalissima di domani troverà la Ge. Vi. Napoli, a sua volta vittoriosa dopo un tempo supplementare nell’altra semifinale contro la Bertram Tortona.

LE DICHIARAZIONI
Coach Alessandro Finelli: «Siamo delusi ed arrabbiati perché non ci aspettavamo una simile prestazione. Siamo stati totalmente l’opposto del giorno precedente. Abbiamo sofferto tantissimo l’atletismo, la fisicità, la capacità di chiudere l’area e l’aggressività sui nostri tiratori sfoderate da Udine, la cui difesa ha fatto la differenza. Non siamo riusciti a scardinarla, complice una serata infelice dall’arco, perché tirando col 15% abbiamo perso fiducia in attacco. Ne è venuta fuori una partita mediocre, nella quale si è visto anche un atteggiamento che non ci appartiene e che non si vedeva dalla trasferta a Forlì: è da allora che non vedevo la mia squadra così spenta e remissiva. Ci è mancata la lucidità e questa è una cosa tutt’altro che positiva, perché nelle difficoltà dobbiamo continuare a combattere, restando uniti e dentro la partita. Il secondo quarto è risultato fatale, perché in quei dieci minuti si è creato un gap importante che poi non abbiamo più saputo colmare. Avremmo avuto bisogno di migliori percentuali al tiro e di una faccia più energica. Tutto ciò che è andato bene ieri, è invece andato male oggi. Complimenti a Udine, perché ha giocato una grande partita. Marino? Ha avuto le stesse sensazioni dell’infortunio patito a Ravenna, quando si è fratturato l’alluce, ma attendiamo gli esami del caso per valutare le cose con la dovuta calma».

I TABELLINI

APU OLD WILD WEST UDINE – GIVOVA SCAFATI 72-51

APU OLD WILD WEST UDINE: Johnson 8, Deangeli 3, Spangaro 2, Schina 10, Antonutti 2, Mobio 5, Agbara, Foulland 15, Giuri 14, Nobile 5, Pellegrino 4, Italiano 4. Allenatore: Boniciolli Matteo. Assistenti Allenatori: Finetti Carlo e Lilli Simone.

GIVOVA SCAFATI: Musso 3, Dincic 9, Palumbo 8, Jackson, Marino, Thomas 13, Rossato, Sergio 8, Benvenuti 4, Cucci 6. Allenatore: Finelli Alessandro. Assistente Allenatore: Di Martino Umberto.

ARBITRI: Bartoli Enrico di Trieste, Gagliardi Gianluca di Anagni (Fr), Gonella Edoardo di Genova.

NOTE: Parziali: 16-13; 30-12; 12-12; 14-14. Falli: Udine 23; Scafati 18. Usciti per cinque falli: nessuno. Tiri dal campo: Udine 26/59 (44%); Scafati 16/62 (26%). Tiri da due: Udine 15/33 (45%); Scafati 11/29 (38%). Tiri da tre: Udine 11/26 (42%); Scafati 5/33 (15%). Tiri liberi: Udine 9/13 (69%); Scafati 14/18 (78%). Rimbalzi: Udine 41 (7 off.; 34 dif.); Scafati 37 (11 off.; 26 dif.). Assist: Udine 13; Scafati 8. Palle perse: Udine 13; Scafati 13. Palle recuperate: Udine 5; Scafati 2. Stoppate: Udine 2; Scafati 1.
Antonio Pollio