Sabato 2 Marzo 2019 alle ore 11,30 la Galleria “Il Catalogo”
di Lelio Schiavone e Antonio Adiletta – Salerno, via A.M. De Luca, 14 – inaugurerà la mostra di Eliana Petrizzi dal titolo “Sereno Implacabile“. All’inaugurazione sarà presente l‘artista. L’esposizione rimarrà visibile al pubblico fino al 23 Marzo 2019.
Sabato 2 Marzo 2019 alle ore 11,30 verrà inaugurata presso la Galleria Il Catalogo la personale dedicata all’artista irpina, 25 opere, tutti oli, realizzati quasi tutti tra il 2016 e il 2018.
Orari di apertura: martedì – venerdì: ore 17,30 – 20,00; sabato; ore 10,00 – 13,00 e ore 17,30 – 20,30
Info: 089.232666; www.ilcatalogo.com; info@ilcatalogo.com www.facebook.com/antonio.adiletta.505
Sereno Implacabile. Il primo evento del 2019 della galleria salernitana Il Catalogo, di Lelio Schiavone e Antonio Adiletta, è stato affidato ad Eliana Petrizzi. Nella sua ricerca, l’artista si è appropriata della tradizione e delle tecniche del linguaggio figurativo e ne ha reinterpretato i caratteri, seguendo una linea di ricerca individuale, ricca di intense modalità espressive. Nei suoi dipinti, l’incontro con la contemporaneità e la quotidianità stimola la narrazione di contenuti in cui il contesto figurativo è completamente rinnovato fino a rarefarsi. L’artista sembra quasi non concentrarsi sul reale per interpretarlo o dipingerlo, ma per mostrarne il mistero indefinibile. Il segno pittorico della Petrizzi, oltre ad avere una dimensione spaziale del tutto propria, ne ha anche una temporale: o meglio, è uno spazio privo di tempo, non sottoposto alle regole di fruizione veloce che segnano i nostri giorni. Non svelare tutto subito, ma lasciare un finale aperto, da scoprire con lentezza: questa l’essenza del ciclo di lavori che verrà presentato al Catalogo.
La mostra “Sereno-Implacabile” celebra l’incostanza doppiamente intesa, come disabitudine verso metodicità univoche e condizione favorevole alla divagazione/scoperta, in mano all’artista, esploratrice emozionale, che ha saputo ben “capitalizzare” il rapporto intimamente intessuto con la realtà. Convincente nella possibilità di spostare di qualche grado l’ideale “goniometro pittorico”, la Petrizzi solca terreni formalmente di non facile tessitura, anche se cromaticamente sempre coerenti, catalizzando sullo sviluppo del proprio apparato terminologico anche la necessità di sciogliere la figurazione sotto diverse espressioni. Un nuovo capitolo, la mostra salernitana, dove la coscienza pittorica si dipana tra stesure malleabili, che danno libera evoluzione al contenuto descrittivo del paesaggio quello che era e che ancora (r)esiste oggi (in quanto mai tacitamente immolato), nel meditato andamento prospettico dei piani visivi. È la libertà – oggi senza misure indicativamente formali – di un colore che, in ogni pennellata carica, è iniettato della sua naturale forza espressiva, per l’artista da sempre un mix di potenza suggestiva e profondità avvolgente.
Il percorso stilistico ed artistico di Eliana Petrizzi, che possiede il doppio magma delle arti figurative e della scrittura, ci racconta di un’artista coerente nel linguaggio espressivo, ma sensibile e pronta al cambiamento. L’emozione esistenziale che l’artista prova al cospetto del soggetto si trasfigura in visioni liriche e silenti, metafisiche nella loro essenzialità, attraverso gli infiniti passaggi tonali, i cromatismi raffinati che disegnano lo spazio di luce. Nella sua pittura la figurazione lascia, poco per volta spazio ad una interpretazione intimista e tutta mentale in cui, più che il soggetto raffigurato, ciò che emerge è il sentire della condizione dell’anima. La pittura diventa viaggio, sentieri di vita che l’artista ci invita a percorrere insieme a lei, alla scoperta di ciò che si svela oltre l’apparenza. L’arte di Eliana Petrizzi è, quindi, metafora del contemporaneo, dell’uomo di oggi che diventa esploratore di se stesso e dell’altro, in un luogo-non luogo di incontro e di confronto
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Eliana Petrizzi è nata ad Avellino, ha studiato presso il Liceo Artistico A. Sabatini di Salerno e, successivamente, si è laureata in Lettere e Filosofia con indirizzo storico-artistico, presso l’Università degli Studi di Salerno. Dalla metà degli anni novanta ha tenuto diverse mostre personali. Tra le principali mostre collettive e rassegne, oltre alle numerose presenze all’Expo Arte di Bari e all’Arte Fiera di Padova, si segnalano: nel 2009 ‘Persistenze sul confine dell’immagine’, a cura di Massimo Bignardi, Museo dell’Alto Tavoliere, San Severo (Foggia); ‘RED – L’Opera al Rosso’, Galleria Cerruti Arte, Genova. Nel 2011 espone alla 54a Biennale di Venezia, Padiglione Italiano (Lo stato dell’Arte – la Campania), a cura di Vittorio Sgarbi. Nello stesso anno, ‘I luoghi dello sguardo’, Galleria Il Catalogo, Salerno, a cura di Massimo Bignardi; nel 2013 ‘Iside Contemporanea’, Benevento, Museo ARCOS, a cura di Ferdinando Creta; nel 2016 ‘Dalla terra al cielo – Dal figurativo all’informale’, Gualdo Tadino (PG), Chiesa monumentale di S. Francesco, a cura di Vittorio Sgarbi. Nel 2017 partecipa a Contemporary Istanbul, con la galleria Liquid Art System di Positano. Nello stesso anno viene invitata a ‘Ritratto-autoritratto’, Pinacoteca Provinciale di Salerno, e a ‘Interni/Interior’, Galleria Nazionale della Puglia, Bitonto, entrambe curate da Massimo Bignardi. Nel 2018 tiene tre importanti personali: ‘Image à la sauvette’, Benevento, Museo ARCOS, a cura di Massimo Bignardi e Ferdinando Creta; ‘Dialogo con la pittura’, Baronissi (SA), Museo FRaC – Fondo Regionale d’Arte Contemporanea, a cura di Massimo Bignardi; ‘Sine Sole Sileo’, Complesso Monumentale – Ex Carcere Borbonico, Avellino, a cura di Gerardo Fiore.
Eliana Petrizzi affianca da sempre la ricerca pittorica alla scrittura, che spazia da brevi prose ai racconti, dalle poesie a saggi sul costume civile e sociale, raccolti nel suo blog www.crateri.wordpress.com. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: Mala-mente (Grafic Way, 1997), prefazione di Romano Luperini; Scritture private (2001), prefazione di Franco Arminio; Eruzioni di ordinaria misantropia (2009); Sotto l’albero che qui mi ha piantata (2010); Edificanti macerie (2015), edizione numerata a cura dell’autrice; La vita spiata (Magenes Editoriale, 2015), prefazione di Pino Aprile. Suoi scritti sono stati pubblicati su L’Immaginazione, Altofragile, Nazione Indiana, Zibaldoni e altre meraviglie, Doppiozero, Comunità Provvisorie, Nuova Prosa (60/61), Rivista Milena, Erodoto 108.