Promosso dall’Archivio di Stato nell’ambito del POC Campania 2014-2020, in collaborazione con la Fondazione Filiberto e Bianca Menna, Nexus è un progetto espositivo che propone, nell’arco di due appuntamenti, un inedito dialogo tra un artista della scena contemporanea italiana e l’opera di un’artista presente all’interno della collezione donata di recente alla Fondazione da Bianca Pucciarelli Menna. Una collezione di grande significato che, in attesa di poter contare su una propria, permanente sede espositiva, si mette ancora una volta a disposizione del pubblico, dando vita ad un processo creativo in grado di creare un positivo cortocircuito fra i tesori del passato, recente o remoto, e le ricerche del presente.
Nexus esprime, quindi, il legame efficace generato dall’incontro tra due esperienze dell’arte che appartengono a tempi diversi, due prospettive che si nutrono e si rinnovano grazie alla reciproca relazione nello spazio. Un dialogo fatto di immagini e di pensieri di cui la Cappella di san Ludovico, con le sue memorie e i suoi segni antichi, è attivo complice, creando ogni volta le condizioni di un’installazione site specific. Gli adiacenti spazi della sala espositiva dell’Archivio di Stato, di recente rinnovati, ospitano, invece, le tracce e i documenti del processo di costruzione del lavoro con cui l’artista ha dato forma alla propria relazione con l’opera della collezione Menna esposta.
Il secondo appuntamento di Nexus vede protagonista Pierpaolo Lista (Salerno 1977), artista che da oltre vent’anni conduce una ricerca visiva di grande originalità e di raffinata poesia, adottando di volta in volta tecniche e materiali diversi per costruire paesaggi visionari eppure riconoscibili, immagini silenziose dai segni essenziali cui il colore attribuisce intensità emotiva, equilibrando ogni volta il rigore progettuale. La fotografia, la pittura, la scultura, l’installazione ambientale e, più di recente, il video sono oggetto della sperimentazione paziente di Lista, che ha individuato nel dipinto Riquadro Nero Rosso, 1987 di Carla Accardi il testo visivo con cui intessere il proprio discorso artistico.
Sentieri interrotti è il titolo della personale, pensata da Lista per lo spazio della cappella San Ludovico. L’esposizione presenta tutte opere inedite, lavori su vetro e su carta, accompagnati da schizzi, appunti grafici, video e differenti materiali progettuali che nella sala adiacente alla cappella ricostruiscono le tappe di un lavoro in cui la lezione astratta e seducente di Carla Accardi trova nuova vita e intensità.
“Il mio coinvolgimento con l’opera di Carla Accardi – ha scritto Pierpaolo Lista – nasce soprattutto dal suo utilizzo del colore, che è protagonista dei suoi lavori e che accompagna la poetica dei suoi segni. Dipingendo ho vissuto una vera immersione nel suo mondo, cercando di trasferire questa sua potenza nel mio codice pittorico.
Con il passare dei giorni il legame è cresciuto, ho posto l’attenzione anche sulla sua storia di artista donna e femminista. Questo mi ha permesso di creare una connessione con la parte femminile che abbiamo anche noi uomini”
L’opera di Carla Accardi, artista che, come Mathelda Balatresi, con cui ha dialogato Rosita Taurone nella mostra Fotosintesi, primo appuntamento di Nexus, ha rivendicato la necessità di un diverso ruolo della donna nell’arte e nella società, è diventata così nei Sentieri interrotti che segnano la personale di Lista l’occasione di una pratica di linguaggio che non si sottrae ad una riflessione sul ruolo e sul valore del femminile.
Pierpaolo Lista (Salerno 1977) vive a Paestum e lavora tra Napoli e Milano.
Il suo lavoro è una prassi di ricostruzione di scenari disabitati, ambientazioni scarnificate, riproduzione di oggetti rappresentati da linee essenziali.
Lista si rivolge a un quotidiano silenzioso, costruito con dettagli che non rappresentano la realtà ma la sua personale visione, ironica e pungente.
Isolando oggetti privati di ogni materialità, ne accentua il loro valore simbolico, intimo e personale, sottraendoli al rumore e agli eccessi del mondo esterno che li sovraespone.
Le sue immagini nascono dalla manipolazione di archetipi narrativi, immagini mentali, flash visivi.
Sono luoghi artificiali dove è possibile, però, interrogarsi sullo spazio reale, lasciando che l’immagine viva la propria indipendenza e autenticità.
Negli ultimi anni realizza anche video e installazioni.
Ha esposto in gallerie e musei in Italia e all’estero, le sue opere sono in importanti collezioni pubbliche e private.
La mostra Sentieri interrotti sarà visitabile da lunedì al sabato ai seguenti orari: lun-ven 9-18; sab 9-13.
Nel corso della mostra sono previste visite guidate e un dialogo tra i curatori e l’artista secondo un calendario che sarà comunicato in seguito.