Lunedì 18 aprile alle ore 18,30 presso la Sala Consiliare del Comune di Albanella sarà presentato l’ultimo lavoro “Il segreto dei marò” – Mursia Editore – di Toni Capuozzo, vicedirettore del Tg5 e direttore della rubrica “Terra!”.
Ai saluti del sindaco di Albanella Renato Josca, del vicepresidente Opera “Nicola Vernieri” Marilina Letizia e del Ddrettore di Tecnocuola Edmondo Gallo, interverranno i generali Sergio Cuofano e Giulio Carletti, già vicecomandanti della Brigata Bersaglieri “Garibaldi” ed il giornalista Alfonso Giarletta.
L’incontro, organizzato dall’Associazione Meridiani sarà moderato da Peppe Iannicelli, giornalista e scrittore. Potete credere per principio a Latorre e Girone quando dicono: «Siamo innocenti». Potete, sempre per principio, non credergli. Potete considerare le contraddizioni dell’indagine indiana importanti, oppure marginali. Ma chiedetevi: com’è possibile che dopo tre anni e mezzo i due marò non siano stati ancora rinviati a giudizio?
Il 15 febbraio 2012 nell’Oceano Indiano due pescatori vengono uccisi da una raffica di colpi sparata da una nave mercantile. Nello stesso giorno la Enrica Lexie, petroliera italiana con a bordo un Nucleo Militare di Protezione, ha respinto un tentativo di abbordaggio. Nel giro di poche ore la nave italiana inverte la rotta e viene fatta ormeggiare nel porto di Kochi, e qualche giorno dopo i due fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, vengono arrestati. Comincia così il «caso marò», una vicenda che è diventata un limbo giudiziario fatto di inchieste approssimative, estenuanti dibattiti sulla giurisdizione e sull’immunità funzionale, rinvii e nulla di fatto. Toni Capuozzo ricostruisce gli eventi, a cominciare dalla legge che consentì l’impiego di personale militare a bordo di navi mercantili. Spiega il groviglio giuridico che ha intrappolato due Paesi amici, l’Italia e l’India, e il peso degli interessi economici e politici che hanno condizionato la vicenda, gli errori di tre governi e cinque ministri degli Esteri italiani. Ma soprattutto ricostruisce l’incidente del 15 febbraio facendo emergere tutte le contraddizioni e le lacune dell’inchiesta indiana e avanzando un’ipotesi di innocenza dei due militari, mai fatta propria dalla diplomazia italiana. Latorre e Girone hanno sempre detto: «Siamo innocenti». Ma nessuno finora gli ha creduto. Perché? L’INVITO E’ APERTO A TUTTI