SEGNI DELLA SCRITTURA DEL NOVECENTO ERMETISMO, ESIGENZA DEL NUOVO UNGARETTI E MONTALE (parte quarta)

Kynetic agenzia web di Salerno specializzata nella gestione dei social network come Facebook, Instagram, Linkedin
Compro oro e argento usato, negozi Gold Metal Fusion a Salerno, Battipaglia, Nocera Superiore, Agropoli, Vallo della Lucania. Quotazioni dell'oro in tempo reale, pagamento in contanti immediato, oggetti inviati alla fusione.
Studio di dermatologia e medicina estetica della dottoressa Alessia Maiorino a Salerno
Raggioverde srl è un'azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di fertilizzanti e prodotti Nutrizionali e Fisio-attivatori per la nutrizione e cura delle piante con ampio catalogo Vivo biosolution per l'agricoltura biologica.
MPS Engineering è un'azienda italiana di progettazione e realizzazione di soluzioni per l'industria nel campo dell'automazione e della robotica.
Kynetic agenzia web di Salerno specializzata nella gestione dei social network come Facebook, Instagram, Linkedin
BESTORE è lo store a Salerno dove la moda incontra l'energia e la creatività dei giovani.
Foodarredo progettazione e realizzazione di pasticcerie, panifici, ristoranti, laboratori alimentari, con forniture complete di macchinari professionali
Deposito bagagli e valigie a Salerno a 200 metri dalla stazione di Salerno. Prenota il ritiro dei tuoi bagagli con SalernoBagagli.com
Raggioverde srl è un'azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di fertilizzanti e prodotti Nutrizionali e Fisio-attivatori per la nutrizione e cura delle piante con ampio catalogo Vivo biosolution per l'agricoltura biologica.

Ne Il dolore, infine, Ungaretti, partendo dalla propria esperienza di dòlore (la morte del figlio e quella del fratello), apre il suo spirito al vero canto del dolore umano. Non c’è presenza nella sua poesia di alcuna decorazione estetica o sovrastruttura letteraria, ma solo la parola diviene voce di assoluto, di un pathos che reclina nella meditazione, quasi una confessione o, meglio, una congiunzione con l’Eterno. “Il tuo cuore è la sede appassionata dell’amore non vano”. Rientrato nella tradizione letteraria non se ne allontanerà più, perché la sua poesia si avvale di una originale caratteristica, quella cioè di una forza di meditazione che lo porterà sempre più vicino ai valori poetici ed umani tradizionali, esprimendo una piena di sentimento, meravigliosa e meravigliante in un tempo di crisi tremenda della coscienza italiana ed europea.
Con Eugenio Montale abbiamo certamente l’interprete più geniale, antiretorico e scabro della tremenda temperie esistenziale, irta di punte acuminate, laceranti ogni possibilità di conquistare climi sereni ove deporre una speranza. Quanto alla sua esperienza poetica, essa non trova paragoni in altre forme di poesia, tanto grave, severo, autocontrollato ed umile nello stesso tempo egli appare già in Ossi di seppia.
Questo testo di poesie, accresciuto in un secondo momento, racchiude veramente l’aspetto del tempo in cui vide la luce (1925), dando al lettore un’immediata e condivisa consapevolezza della rovinosa caduta di ogni forma di valore antico. L’uomo, privato di ogni aspirazione a un futuro di certezza, vacilla vertiginosamente verso il baratro profondo della sua perduta identità umana. I suoi versi, le sue parole si conficcano nell’animo, come scolpiti, generando dolorosi pensieri irreversibili: “Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,/ sì qualche storta sillaba e secca come un ramo./ Codesto solo possiamo dirti /ciò che non siamo, ciò che non vogliamo”.
Le Occasioni costituite dalle poesie del testo “La casa del doganiere”, più altre composte più tardi, permettono a Montale una revisione stilistica, che, pur precisando e ribadendo il suo mondo morale, passa dai toni della tragedia ai modi del ragionamento. La critica lo definisce “testimone storico della rovina dei miti”. L’analogia tra l’oggetto e il simbolo diviene sempre più stretta e penetrante e la meditazione metafisica diviene tensione spasmodica nell’attesa di un elemento di salvezza, mentre in realtà la catastrofe incombe e pare non dia scampo. Finisterre del ‘48 e La bufera del ‘56 sembrano avere lo stesso filo conduttore di una tragedia portata al suo compimento.
(Continua…)