Ebbe immediata notorietà con una breve commedia Crispin, rival de son mattre. Nel 1707, scrivendo il suo primo romanzo Le diable boiteux (Il diavolo zoppo), fece tanto scalpore da esaurire rapidamente più di un’edizione. A primo acchito quest’opera sembrava un’imitazione del romanzo spagnolo ElDiablo cojuelo di Luis Vélèz de Guevara, ma di imitato c’è solo la cornice in cui è stata inquadrata una complessa vicenda di carattere e spirito assolutamente francesi, seguendo una solleticante vena satirico-moralistica. Nel 1709 è la volta di Thrcaret, la più bella commedia satirica del Lesage, contro i finanzieri del tempo, la quale suscitò tanto rumore e tanto sdegno da parte dei potenti che ne furono influenzati anche gli stessi attorì. Sicché Lesage dovette abbandonare i grandi teatri per circa vent’anni, durante i quali non stette in ozio, ma lavorò alla stesura di un centinaio di commedie, che rappresentò presso il Thédtre de da Foire. Dal 1715 al 1735 lavorò alla stesura del suo capolavoro, in quattro volumi, Histoire de Gil Blas de Santillana. Anche quest’opera suscitò infiniti scontri critici e vere diatribe tra i dotti e gli esegeti per imitazioni riscontrate nella enorme produzione, sui mercato, di romanzi picareschi; in modo particolare ci si riferiva al Marcos Obregén di Espinel
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