«Rien n’est tel que de vivre en repos”
A.R. LESAGE
Questa espressione, che troviamo nel secondo volume del GIL BLAS, potrebbe far pensare ad un Lesage tranquillo, privo di interessi stuzzicanti, incapace di satireggiare con acutissimo spirito sui caratteri ed i costumi dei suo tempo. In realtà questo autore, dalla mente fertile e lucida, dalla vena obiettivamente ironica e caricaturale, riuscì a raggiungere (o forse lo ebbe sempre) quel sereno distacco dai personaggi e dalle vicende trattate, che definisce un grande scrittore. Secondo la saggista Eva Timbaldi Abruzzese, il nostro autore non solo è di una ineccepibile attualità, ma non trova l’eguale nella letteratura e nella filmistica del neo-realismo o della “nouvelle vagite”.
Alaìn Renè Lesage nacque in Bretagna, a Sarzeau, nel 1668. Avviato all’avvocatura, sulle orme del padre, che gli morì prematuramente quando egli aveva appena quattordici anni, seguì prima a Vannes, poi a Parigi, studi di diritto e di filosofia, ma ben presto l’inclinazione naturale prepotentemente prevalse in lui, additando- gli la strada del romanzo, del teatro e della satira.
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