Scuola, gli studenti del Focaccia al corteo contro la riforma di Renzi.

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Si è svolto a Salerno venerdì mattina, il corteo studentesco che è partito da Piazza Ferrovia. In prima fila diversi istituti, tra cui l’Itt B. Focaccia con una buona rappresentanza, dove i motivi della manifestazione hanno riguardato la legge 107 nazionale che ha ridisegnato la scuola nell’ambito della cosiddetta riforma “Buona Scuola” e che oggi hanno visto tantissime scuole in Italia scendere in piazza.

Secondo le rappresentanze studentesche si tratterebbe di un vero e proprio accentramento di poteri che farebbe scaturire una minore tutela per gli stessi ed per questo che oggi l’appello è andato nella direzione di una proposta, volta a dar vita ad una consultazione locale e poi nazionale, che sappia scrivere un nuovo statuto dettato dalle esigenze scaturite dalla 107.

Il corteo di ieri, è stato anche utile a ribadire il malcontento legato ai trasporti per gli studenti che nonostante abbiano riconosciuto lo sforzo del governo De Luca a livello regionale, considerano la questione ancora aperta con numerose criticità ancora da eliminare come per esempio il fatto che in diversi territori campani, non sia garantito ancora il trasporto pubblico,  ritenendo grave l’assenza, tra i beneficiari di questa misura, di tutti gli studenti universitari che vivono le città e gli atenei campani, ma residenti fuori regione e di universitari che hanno superato i 26 anni di età e infatti gli studenti, ritengono inadeguata la scelta di garantire la gratuità soltanto in relazione alla tratta casa/scuola/università, esclusivamente nei giorni feriali.

Numerose le coincidenze inesistenti o che accentuano il divario tra le varie zone cittadine e spesso non agevolano chi ne fa uso per raggiungere luoghi utili alla propria formazione personale o alla vita cittadina, poiché la formazione non avviene soltanto nei luoghi formali adibiti a questa funzione.

Infine il previsto pagamento iniziale di 50€ per l’abbonamento, potrebbe essere oneroso per soggetti particolarmente svantaggiati economicamente, alcune zone del salernitano, poi sono coperte da ditte perlopiù private, non consorziate ad Unico, per le quali non è valida la gratuità dei trasporti.

La richiesta all’amministrazione regionale va nell’ottica quindi, di coinvolgere maggiormente gli studenti nelle scelte che li riguardano, l’estensione della gratuità, usufruire del trasporto gratuito su tutto il territorio regionale anche nei giorni festivi, il miglioramento del servizio tra aree interne e poli universitari e scolastici, nonché l’aumento delle corse tra centro e periferia e nelle ore serali e notturne.

Altre problematiche evidenziate dagli studenti, hanno riguardato l’assenza di spazi studio in città, dove il Cepis, a detta di molti, risulta essere l’unico spazio gratuito risultate per questo motivo, troppo congestionato. Le altre richieste riguardano anche la situazione ambientale della città, in particolare sul porticciolo di Pastena, dove non mancano polemiche di residenti e comitati, riguardo una possibile riqualificazione in mano a privati. Gli studenti quindi reclamano maggiore spazio decisionale, anche e soprattutto sulla riforma governativa della “Buona Scuola” che a loro detta porterà ad una privatizzazione dei saperi, a maggiori diseguaglianze, ad un preside/manager, a tirocini gratuiti che non garantiscono nemmeno un rimborso sui trasporti e infine ad un vero e proprio precariato, che ostacola la libera scelta dei percorsi di studio. Queste le dichiarazioni di alcuni studenti e rappresentanti dell’Istituto Basilio Focaccia.

Andrea Russo (Rappresentante d’Istituto): “Abbiamo risposto ad un appello nazionale con la volontà di creare una piattaforma in grado di consolidare la partecipazione democratica, affinchè si possa ridiscutere sia riguardo riforme territoriali che su quelle legate alla Buona Scuola, per consentire una maggiore e migliore libertà di scelta.”

Gerardo Federico Attanasio (studente): “In questo corteo, noi studenti siamo scesi in strada per gridare quello che davvero pensiamo e per spiegare quello che vogliamo prenderci nelle nostre scuole. Non vogliamo una scuola che ci renda automi incapaci di pensare, burattini pronti per essere sfruttati al lavoro. La scuola che vogliamo è fatta di persone che cooperano e si autogestiscono tra loro. Il mutuo appoggio e la solidarietà devono essere le parole d’ordine. Vogliamo essere noi a decidere i nostri percorsi di studi, le modalità e le attività.”

 

Elena Melito (Studentessa): “Un corteo di certo non può fermare una legislazione, ma lo studio si! Ed è proprio per questo che noi ci battiamo! Ci tolgono il diritto allo studio e quindi ad un lavoro dignitoso, e noi non possiamo stare in silenzio. La conoscenza è l’unica via di fuga in questa società corrotta!”

Riccardo Fiorillo (Studente): “Abbiamo deciso tutti insieme di aderire a questo corteo per dimostrare al governo Renzi che noi i problemi per una buona scuola li vogliamo affrontare e non vogliamo marcire dentro e noi ci facciamo sentire non rimaniamo indifferenti davanti a migliaia di problemi che viviamo ogni giorno nella nostra scuola.”

Raffaele Giugliano (Studente):“Oggi 07 ottobre 2016 si è svolto il corteo a Salerno, la mia scuola Basilio Focaccia aderente ad esso si è presentata con dignità, nonostante il tempo piovoso abbiamo partecipato molto attivamente, abbiamo espresso la nostra idea e anche abbiamo reso questa giornata indimenticabile. Noi studenti non dobbiamo dimenticare chi siamo, la scuola italiana siamo noi, E noi studenti lotteremo con tutte le nostre forze per i nostri diritti.”