E’ inaccettabile quanto accaduto stamattina davanti ai cancelli delle Fonderie Pisano.
L’amministrazione comunale di Salerno deve prendersi le sue responsabilità, perché non è possibile che i cittadini sono costretti a scegliere tra il diritto alla salute e il diritto al lavoro, come sta succedendo per l’Ilva di Taranto.
Quindi è giunto il momento che il Comune di Salerno delocalizzi davvero l’impianto.
Basta con le promesse e le solite chiacchiere che ci propinano da venti anni.
Al Comune di Salerno c’è una richiesta di delocalizzazione che giace inerme nei cassetti dal 2010. Cosa aspetta l’amministrazione ad attivarsi? Aspetta che accada qualcosa di più terribile di quello che si è verificato stamattina?
Non c’è più tempo da perdere. In una società civile va ripudiato il silenzio e la gestione menefreghista dell’amministrazione, che, neppure di fronte a cittadini che da una settimana dormono in una tenda, si attiva per risolvere definitivamente la questione.
Così in una nota la parlamentare salernitana del M5S Silvia Giordano sui tafferugli scoppiati questa mattina all’esterno delle Fonderie Pieesano tra un gruppo di ambientalisti, tra cui Martina Marraffa ed alcuni esponenti del M5S
Un gruppo di manifestanti ambientalisti è stato aggredito da alcuni operai delle Fonderie Pisano, a Salerno, durante un presidio di protesta contro l’ inquinamento prodotto dall’ impianto.
Anche un giornalista di “Fanpage” è stato strattonato mentre si accingeva ad una intervistare una manifestante.
Condanna per l’ aggressione è stata espressa dal sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli e dal Sindacato dei giornalisti.
Il presidente ed amministratore delegato dell’ impresa, Mario Pisano, ha espresso rammarico per l’ accaduto ed ha auspicato il ritorno ad un clima di serenità per i lavoratori, dichiarandosi disponibile a collaborare con le autorità per una soluzione.