Scritta e rappresentata per la prima volta nel nel 1931, Natale in Casa Cupiello è la più conosciuta e amata tra le commedie di Eduardo De Filippo.
Non così nota è, però, la storia della sua nascita: a spiegarcela il Direttore artistico del Piccolo teatro al Borgo, Mimmo Venditti, al termine della prima messa in scena di Natale in casa Cupiello, tenutasi il 26 Dicembre presso il “Piccolo” di Cava de’ Tirreni:
“Natale in casa Cupiello nasce ed ottiene il successo come atto unico, ma ben presto Eduardo sente l’esigenza di farci conoscere meglio i suoi personaggi e, a distanza di un anno, aggiunge un altro atto (che diventa il primo, nella versione attuale) ambientandolo nell’unica camera da letto di casa Cupiello in una fredda mattina del 23 Dicembre”.
E’ questa la versione che il Piccolo teatro al Borgo mette in scena. Una versione più “delicata” rispetto a quella che sarà la
stesura definitiva in tre atti della commedia, nella quale il protagonista, Luca Cupiello, muore in scena.
La scelta del Piccolo Teatro al Borgo di rappresentare la storica edizione in due atti del 1932 scaturisce dalla volontà di riscoprire insieme con il pubblico, pure nella sua crudezza, la poesia della comicità del grande drammaturgo napoletano, usando come chiave di lettura una famosa battuta – scomparsa dalle attuali pubblicazioni – che coglie l’essenza del carattere del protagonista stesso:
“…Luca Cupiello è stato sempre un grande bambino, che considera il mondo un enorme giocattolo: quando ha capito che
con questo giocattolo si doveva scherzare non più da bambino, ma da uomo… non ha potuto. L’uomo in Luca Cupiello non c’è mai stato. E il bambino aveva vissuto già troppo…”.
Ed è proprio a partire da questa battuta che prende forma e si dispiega il personaggio di Lucariello, l’eterno bambino, il candido sognatore, inconsapevole protagonista di un dramma familiare che, in un attimo, con la crudeltà di cui è capace la realtà, distrugge la sua innocenza, trascinando con sè la sua stessa vita.
Un testo carico di emotività quello di Eduardo, che sa essere comico e al contempo drammatico, dolce e insieme amaro,
delicato e potente, di una potenza che sopravvive al tempo e all’oblio.
Un testo che gli attori della compagnia del Piccolo Teatro al Borgo riescono a far proprio e interpretare con talento.
Tanti sono stati i sorrisi nella sala. Tanti gli applausi e tanto il coinvolgimento del pubblico, un pubblico attento e vivace, che ha chiesto e voluto fortemente che anche quest’anno Natale in casa Cupiello fosse portata sulle scene.
Dopo la prima del 26 Dicembre, sempre presso il “Piccolo” di Cava, ex seminario vescovile, si terranno altre due repliche, il 28 Dicembre alle ore 20:30 e il 29 Dicembre alle ore 18:30.
Un’occasione per rivivere una delle più belle e amare favole di Natale che il Maestro ci ha lasciato in eredità.