Sabato 16 dicembre alle 11.30, nell’Aula Consiliare di Scala in costiera amalfitana, la scrittrice di origine messicana Valeria Luiselli sarà ospite della rassegna “Words in Journey – parole in viaggio” ideata e diretta dallo scrittore napoletano Angelo Cannavacciuolo nell’ambito dell’edizione 2017 di “Scala incontra New York”.
Valeria Luiselli è nata a Città del Messico nel 1983 ma è cresciuta tra il Sudafrica e la Corea del Sud. Attualmente vive e lavora a New York, dove insegna alla Hofstra University. Considerata una delle voci emergenti più interessanti della letteratura internazionale ha pubblicato con La Nuova Frontiera due romanzi, “Volti nella folla” (2012), “La storia dei miei denti” (2016) e la raccolta di saggi “Carte false” (2013). “Dimmi come va a finire” è il suo quarto libro.
17 dicembre 2017 | 17.30
Scala, Aula consiliare
Di qua e di là dall’Atlantico
modelli popolari, mercati culturali, nuovi immaginari
A cura di Massimo Adinolfi e Mico Capasso
Rita Borioni
Storica dell’arte, consigliere d’amministrazione Rai
Donald Sassoon
storico, Queen Mary University of London
Raffaele Alberto Ventura
scrittore, esperto di marketing
Dove sono le strade ombreggiate dagli olmi? E la gente sulla veranda davanti a casa: dov’è? Forse in un quadro di Edward Hopper a Cape Cod. Ma Roy Striker, posto a capo della sezione storica della Farm Security Administration – una dei bracci aministrativi creati da Roosevelt per migliorare le condizioni di vita dei contadini, ridotti alla fame dalla Depressione – la gente la voleva nelle fotografie che dovevano ritrarre la vita nella grande provincia americana negli anni del New Deal, insieme alle automobili e ai benzinai, ai marciapiedi e agli attacchini. E così il New Deal non fu soltanto un fascio di politiche economiche, ma anche una politica culturale, con tanto di sovvenzioni pubbliche, agenzie governative e giovani fotografi alle dipendenze dello Stato. E i loro scatti oggi li vediamo in splendide mostre documentarie.
E in Europa? Cosa significa una politica culturale, in quegli anni e ai nostri giorni? Di cosa è materialmente fatta la cultura degli europei: di quanto mercato e di quanto Stato? E cosa possono aspettarsi i giovani che escono dalle Accademie, i laureati con ambizioni letterarie, registi in erba e semplici lavoratori del mondo dello spettacolo? In anni di crisi, e di fortissimo disincanto, l’unica risposta possibile è forse: più nulla? O comunque: il meno possibile?
A Scala, la Fondazione Meridies ne parla con Rita Borioni, consigliere di amministrazione della Rai e storica dell’arte, Donald Sassoon, storico britannico, autore de La cultura degli europei. Dal 1800 ad oggi (Rizzoli), e Raffaele Ventura, autore di Teoria della classe disagiata (Minimum fax).