Dopo lo sbarco avvenuto a Salerno lo scorso 5 novembre della nave militare spagnola Cantabria, con a bordo i cadavere di 26 giovani donne, tre parlamentari del M5S, Silvia Giordano, Vega Colonnese e Fabiana Dadone, hanno presentato una interrogazione scritta al ministro dell’Interno, Marco Minniti, per sollecitarlo a rivedere la politica di gestione dei flussi migratori, soprattutto per ciò che concerne l’effettivo impegno e la concreta tutela dei diritti umani da parte delle autorità libiche.
“L’episodio di Salerno, che il prefetto Salvatore Malfi ha definito giustamente una tragedia dell’umanità – dichiara Silvia Giordano – ci ha spinto a chiedere al ministro dell’Interno di rivedere gli accordi presi con la Libia sulla gestione dei flussi. Infatti, da quanto emerge dagli atti della Commissione parlamentare sulle mafie, questi tragici viaggi si svolgono anche grazie alla connivenza di alcuni segmenti delle autorità locali, che metterebbero a disposizione siti e spazi pubblici, come prigioni o vecchie caserme, dove i migranti sono raccolti e via via imbarcati”.
“Ed è in queste prigioni libiche che – aggiunge Giordano – si consumano spesso atti di violenza e di maltrattamento nei confronti di chi spera di imbarcarsi e giungere in Europa per sfuggire alle guerre che lacerano i loro paesi di origine. Scenario che, anche la Procura di Salerno, ipotizza abbia causato la morte di queste giovani nigeriane”.
“Inoltre, dal nuovo piano di gestione dei flussi – conclude Silvia Giordano – non è stato ancora possibile conoscere le modalità e gli strumenti che le autorità libiche impiegherebbero per limitare le partenze, né quali azioni di prevenzione e contrasto siano indotte nei confronti dei segmenti deviati delle forze dell’ordine e di quelle armate”.