Da quando sono stati istituiti i G.O.M. ovvero i Gruppi oncologici Multidisciplinari composti dagli specialisti che partecipano alla definizione e alla attuazione pratica del percorso diagnostico, terapeutico e riabilitativo dei pazienti oncologici per singole patologie di organo o apparato, il percorso curativo per i pazienti oncologici si è ulteriormente allungato.
Andando nel dettaglio in maniera chiara e diretta, l’iter è il seguente: dopo che viene diagnosticata una patologia neoplastica, il paziente deve aspettare almeno un mese, se non più, per accedere all’esame istologico; successivamente, l’esito dell’indagine viene inoltrato all’oncologo e poi, con calma, si riunisce il G.O.M.
Una volta che gli specialisti hanno stabilito il percorso terapeutico indicato per il paziente, quest’ultimo dovrà attendere di essere convocato affinché gli venga comunicato l’esito del confronto e, contemporaneamente, il piano terapeutico da seguire.
Infine, sempre con calma, viene informato che sarà chiamato per l’inizio del percorso terapeutico da affrontare. Insomma, il povero paziente inizia a essere sottoposto alle terapie non prima di 4/5 mesi.
Chiedo espressamente al governatore De Luca di intervenire, in quanto , essendo Presidente della Giunta regionale, è autorità sanitaria.
Infine, mi preme ricordare che questo calvario sanitario colpisce principalmente le fasce più deboli della popolazione che non possono permettersi di sobbarcarsi una migrazione sanitaria in altre Regioni d’Italia per avere cure e prestazioni ottimali.
Lo dichiara, in una nota, Gaetano Biondino, delegato della CISL FP di Salerno e delegato della RSU dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno.
“Desta non poca preoccupazione l’istituzione in Campania dei Gruppi Oncologici Multidisciplinari che rischia di rallentare ulteriormente il percorso di cura dei pazienti con patologie tumorali. Si tratta di una questione molto delicata di cui non può non interessarsi il governatore De Luca, che da dieci anni mantiene per sé la delega alla Sanità”. Lo dichiara, in una nota, il deputato campano Imma Vietri, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Commissione Affari Sociali e Sanità della Camera.
“Come denunciato anche dalla Cisl Fp di Salerno, l’iter diagnostico e terapeutico si è notevolmente allungato: dopo la diagnosi di una patologia neoplastica, infatti, i pazienti devono attendere almeno un mese per accedere all’esame istologico, seguito dalla trasmissione dei risultati all’oncologo. Solo successivamente viene convocato il G.O.M. per stabilire il piano terapeutico, poi comunicato al paziente con ulteriori attese prima dell’inizio effettivo delle cure. Il percorso complessivo può richiedere dai 4 ai 5 mesi. Un tempo davvero troppo lungo per chi – aggiunge Vietri – è costretto ad affrontare ogni giorno il dramma di una patologia oncologica”.
“Per responsabilità – invece di continuare con la solita propaganda sui presunti ‘miracoli’ che avrebbe compiuto nella sanità campana, di cui però non vi è alcuna traccia – il presidente De Luca si occupi di una problematica molto seria che colpisce, nella maggior parte dei casi, quei pazienti oncologici che non hanno le possibilità economiche per andarsi a curare in strutture sanitarie private o in ospedali di altri territori”, conclude Vietri.
Scoppia la polemica intorno ai Gruppi oncologici multidisciplinari (Gom) dell’Azienda ospedaliero-universitaria Ruggi di Salerno dopo le dichiarazioni di un esponente sindacale sui presunti disagi organizzativi. Ma il Nursind provinciale non ci sta e replica con fermezza, difendendo a spada tratta il lavoro svolto e la qualità dell’assistenza offerta ai pazienti oncologici.
La segreteria, rappresentata dal segretario Biagio Tomasco e dai delegati Rsu dell’Azienda Ruggi, il dottore Domenico Ciro Cristiano e il dottore Valerio Festosi Guida, sottolinea come tali affermazioni siano infondate e non supportate da dati concreti.
“Le affermazioni rese pubbliche – dichiara Biagio Tomasco – sono prive di riscontri oggettivi e contrastano con i dati ufficiali consultabili sul sito della rete oncologica campana. Il lavoro svolto dai GOM ha consentito di ridurre significativamente la migrazione sanitaria, garantendo ai pazienti cure di alto livello sul territorio”.
Anche Domenico Ciro Cristiano sottolinea l’importanza del lavoro sinergico svolto all’interno dei Gom: “Professori universitari, medici, infermieri e case manager collaborano quotidianamente per offrire un’assistenza personalizzata, riducendo i tempi di accesso alle cure e migliorando la qualità del percorso assistenziale”, ha puntualizzato.
A rincarare la dose è il dottore Valerio Festosi Guida: “Dichiarazioni non supportate da prove concrete non solo sminuiscono il lavoro svolto, ma generano inutile allarme tra la popolazione e minano la fiducia nella sanità pubblica. Il nostro obiettivo resta quello di mettere sempre il paziente al centro del percorso di cura”, ha specificato