Dodici citazioni sono state depositate dalla procura regionale campana della Corte dei Conti, guidata da Michele Oricchio. nei confronti di altrettanti dirigenti di aziende sanitarie, ospedaliere e universitarie, accusati di un danno erariale complessivo di 4,8 milioni di euro a seguito della mancata riduzione della spesa del 5 per cento introdotta dalla norma del 2012 sulla ‘spending review’.
Le indagini sono partite dalla rilevazione di alcune spese anomale dei bilanci della Regione e, si spiega in una nota, “hanno consentito di rilevare che, nonostante l’esistenza di un obbligo di riduzione del 5 per cento della spesa, le strutture pubbliche sottoposte a controllo non hanno adempiuto tale incombenza”. Tale attività “ha subito un significativo incremento solo dopo l’avvio delle attività istruttorie della procura”.
La Corte non spiega quale sia il periodo di spesa finito specificamente nel mirino e quindi quali siano i manager finiti sotto inchiesta: viene reso noto che sono state sottoposte al vaglio della Gdf delegata – i militari della Compagnia di Nola – i bilanci delle Asl di Avellino, Benevento, Caserta, Salerno; delle Asl Napoli 2 Nord e Napoli 3 Sud; dell’azienda ospedaliera dei Colli (Napoli), dell’istituto oncologico Pascale, dell’azienda ospedaliera Vanvitelli, delle aziende ospedaliere Moscati (Avellino), Ruggi (Salerno) e Rummo (Benevento). L’inchiesta è condotta dal viceprocuratore generale Francesco Vitiello. (ANSA)