Sanità, carenza di personale negli ospedali del Cilento e del Vallo di Diano, situazione critica ad Agropoli e Polla.

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I senatori Felicia Gaudiano e Francesco Castiello e il Consigliere regionale Michele Cammarano: “Gli ospedali di “frontiera” delle aree interne del Cilento e del Vallo di Diano scontano una grave emergenza rispetto alla carenza di organico e di Personale sanitario.  Una condizione pregressa e atavica, già deficitaria nella programmazione dei servizi primari a garanzia dei livelli essenziali di assistenza, e che in piena pandemia è peggiorata, fino a diventata una grave calamità, soprattutto nelle strutture Ospedaliere di Agropoli e di Vallo della Lucania. Le lamentele sono arrivate sia dai cittadini che sottolineano disagi, sia dai sindacati di categoria che raccolgono le problematiche del personale che quotidianamente si scontra con tali carenze nei presidi ospedalieri”.

“La regione Campania è ultima in Italia nel rapporto tra personale sanitario e numero di abitanti. Oggi più che mai c’è assoluto bisogno di immettere nuove figure professionali in ruolo, anche per far partire quell’assistenza territoriale che è la grande assente nella sanità campana”: a denunciarlo i senatori del Movimento 5 Stelle, Felicia Gaudiano, Francesco Castiello e il Consigliere regionale Michele Cammarano.

“L’area Parco del Cilento, Alburni e Vallo di Diano, composta di piccoli paesi, soffre più di altri territori perché gli abitanti sono molto distanti dai centri ospedalieri territoriali – continuano i due esponenti del Senato Italiano –  Alle enormi distanze da percorrere, si aggiunge anche la viabilità che, soprattutto nei mesi invernali, rende le strade quasi impraticabili perché soggetta, perché si tratta di contesti morfologici soggetti spesso a fenomeni di dissesto idrogeologico che isolano, per giorni, alcune comunità creando gravi disagi, soprattutto, alla popolazione anziana”.

“Stiamo lavorando a una proposta, già illustrata al sottosegretario alla Salute Sileri, per incentivare il personale sanitario sia dal punto di vista economico, che di progressione di carriera, affinché accettino di venire a lavorare negli ospedali di “frontiera” delle aree interne. Si tratterebbe di un primo fondamentale passo avanti per venire incontro a una emorragia di personale che sembra inarrestabile, in attesa di un piano di potenziamento di tutte le strutture ospedaliere delle aree interne della Campania”, concludono.