“Il Borgo della Memoria Luigi Spinelli” è il titolo del progetto che l’Amministrazione Comunale di San Pietro al Tanagro e il Forum dei Giovani hanno dato al progetto riguardante il recupero del Borgo Serrone dove è ubicato il Palazzo che ha dato i natali all’Ing. Luigi Spinelli, candidato premio Nobel per la pace e ideatore di molte infrastrutture pubbliche del Sud Italia degli anni 70.
E’ un’iniziativa che, progettata a valere sul bando “Creative Living Lab III Edizione”, prevede la rigenerazione del caratteristico Borgo attraverso la riapertura di ambienti del Palazzo da destinare ad attività culturali, artistiche, ludiche e a servizi di accoglienza turistica, attraverso l’organizzazione del punto informativo “Welcome to San Pietro al Tanagro”. Ripensare quindi alla rigenerazione del Borgo Serrone per una sua strutturazione come memoria vivente ma con una nuova funzione, legata all’accoglienza grazie alla felice collocazione all’ingresso del Paese e alla vena creativa e culturale di prestigiosi artisti impegnati in materia di rigenerazione urbana in ambito locale, nazionale ed internazionale.
Un progetto ricco di contenuti storico/culturali e di creatività giovanile concepito attraverso una puntuale co-progettazione organizzata dalla rete dei partner costituita dal Comune di San Pietro al Tanagro, dal Forum dei Giovani, dalla Pro Loco di San Pietro e dalla QS & Partners snc di Vincenzo Quagliano.
Tale iniziativa rientra nell’ambito delle attività del progetto “Protagonismo Giovanile & Sviluppo Aree Interne” del Forum dei Giovani di San Pietro al Tanagro, che è una concreta opportunità, offerta dal bando regionale “Giovani in Comune”, per attuare politiche a sostegno della nuova “generazione digitale e ambientale” e contenere l’abbandono delle aree interne.
Il Presidente del Forum Giovanni Pagliarulo è altresì consapevole “…dell’importanza di attivare una co-progettazione innovativa con altri giovani del comprensorio del Vallo di Diano su tematiche inerenti a turismo, mobilità sostenibile, sviluppo rurale, economia green, anche attraverso attività per lo sviluppo di reti che vadano oltre i propri Paesi di appartenenza e con una visione tesa a creare nuove opportunità di cooperazione in ambito nazionale e comunitario”.