Si è parlato di salute psichica, di disagio giovanile, di trasformazione della famiglia etica e di arte, durante il convegno “Mental Art Gallery”, organizzato sabato pomeriggio nella Chiesa dell’Addolorata di Largo Abate Conforti, nel centro storico di Salerno, dall’Interact Club Salerno presieduto dalla giovanissima Eleonora Sprocati, che, insieme a tutti i soci, ha deciso di parlare della salute psichica soprattutto di quella dei giovani:” Perché non è particolarmente tenuta in considerazione, sia da parte dei genitori, sia da parte delle istituzioni scolastiche. Abbiamo voluto farlo concentrandoci sull’arte, sulle emozioni e su noi stessi” ha spiegato la presidente del Club che ha anche ricordato la mission del Club Interact costituito dai giovani del Rotary, di età compresa tra i 12 e i 18 anni. Interessanti le relazioni delle tre psicologhe salernitane invitate al convegno: la dottoressa Franca Bottiglieri, Psicologa e Psicoterapeuta presso l’Unità di Neuropsichiatria Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Salerno, ha analizzato gli aspetti dell’evoluzioni e delle trasformazioni della famiglia oggi:” Le famiglie si sono trasformate: non c’è più la famiglia patriarcale, nucleare, di una volta. Oggi ci sono le famiglie ricomposte, nelle quali, dopo un divorzio, convivono legami precedenti e legami attuali; ci sono poi le famiglie miste interculturali; le famiglie emigrate, che hanno una cultura lontana dalla nostra; le famiglie omogenitoriali e monogenitoriali: c’è un grande dibattito culturale e scientifico a proposito della possibilità che due genitori omosessuali possano fornire tutti i bisogni di crescita di un figlio. Le famiglie monogenitoriali sono aumentate: donne, più raramente gli uomini, decidono di avere, di vivere con un figlio, senza un progetto matrimoniale”. La terapeuta familiare ha approfondito l’aspetto educativo – normativo che scaturisce anche dalla trasformazione della famiglia etica in cu i valori e le norme avevano un ruolo preciso :” C’è lo smarrimento dei ragazzi che hanno frequentemente disturbi alimentari, fenomeni di autolesionismo, ritiri sociali, dipendenze da internet e dal web e disturbi dell’identità di genere . I genitori, sempre più smarriti, hanno difficoltà a imporre le regole che fondano i limiti. I ragazzi non hanno più l’esempio normativo davanti ai loro occhi e non sanno affrontare le frustrazioni, le conflittualità della vita. I genitori devono saper dire di no ai propri figli, porre dei limiti. Tramontata la figura del padre padrone, il padre , che non deve essere “disertore”, dovrebbe essere colui che testimonia al figlio la possibilità di attraversare le situazioni dolorose della vita senza star male, aumentando la propria resilienza. Bisogna aumentare la responsabilità che abbiamo verso i giovani ”; la dottoressa Daniela Caserta, Psicologa Dirigente e Psicoterapeuta presso l’Unità di Neuropsichiatria Infantile del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Salerno , ha parlato del disagio giovanile collegato all’insuccesso scolastico, soprattutto in questo momento particolare:” C’è un evolvere dei disturbi legati al comportamento: l’aggressività in classe, o addirittura il rifiuto dell’iter scolastico con ritiro dalla scuola. Sta aumentando la dispersione scolastica perché il ragazzo non riesce a trovare nella scuola un vantaggio per se, per il suo sviluppo educativo, personale e sociale. A partire dall’età evolutiva il disturbo più importante è quello collegato all’attenzione, all’iperattività, di cui soffre il 4% di bambini in età scolare e il 7% degli adolescenti. I segni clinici sono variegati: ci sono bambini che hanno problemi di organizzazione, di distrazione. Le forme eclatanti del disagio scolastico sono quelle legate al fenomeno del bullismo che prima era relegato allo spazio relativo alla classe e alla scuola e che invece adesso, con il fenomeno del cyberbullismo, è trasportato nelle chat scolastiche e sui social. L’estremizzazione di questi comportamenti può portare a situazioni di disagio, di devianza, di emarginalizzazione. L’isolamento sociale dovuto alla pandemia sta producendo i suoi effetti: sia l’aggressione verso l’esterno, sia verso se stessi è aumentata: è aumentato del 50% il fenomeno delle Baby Gang. C’è un aumento di suicidi tra gli adolescenti, anche nella nostra città”; la dottoressa Antonietta Grandinetti, Direttore Unità Operativa Complessa SERD (Servizio Dipendenze) ASL Salerno , ha parlato delle difficoltà vissute dai giovani dopo la pandemia:” Ho un osservatorio particolare in cui mi occupo delle dipendenze patologiche . I giovani dopo il ritiro obbligato della pandemia hanno avuto una ripresa più difficile. Per riprendere la normalità, bisogna imparare a gestire la relazione frontale: l’uso delle tecnologie ha portato alcuni ragazzi a orientarsi verso il virtuale e non verso il reale. C’è stata un’alterazione del ritmo sonno – veglia che dobbiamo riequilibrare, tornando a ritmi regolari: bisogna andare a scuola negli orari giusti, praticare attività sportive e ricreative riconquistando la normalità della quotidianità di un giovane. Tutti devono far parte di questo percorso di riequilibrio: le istituzioni, la scuola, la famiglia. La nostra Asl organizza tante iniziative per promuovere il benessere psicologico delle persone”. All’evento, patrocinato dal Comune di Salerno, grazie all’interessamento della Consigliera Comunale Vittoria Cosentino, ha partecipato la dottoressa Patrizia Russo Delegata Interact del Distretto 2101 Campania del Rotary che ha lodato l’impegno degli interactiani:” Sono ragazzi meravigliosi, che non smettono mai di stupirmi e che mi fanno ben sperare . Loro, che sono il nostro futuro, ma soprattutto il nostro presente, devono realizzare le nostre speranze “.Presente l’avvocato Attilio Caliendo delegato del “Rotary Club Salerno” per il Rotaract e l’Interact, che ha portato i saluti del presidente del Club, il Cavalier Tony Ardito, e sottolineato l’importanza dell’iniziativa organizzata dai giovanissimi del Rotary:” E’ importante comunicare il disagio che stanno vivendo tanti giovani derivanti anche dalla pandemia”. Nelle cappelle laterali dell Chiesa hanno esposto le loro opere quattro giovani artisti salernitani che sono stati presentati dal tesoriere del Club Luigi Maria Cioffi: Vittoria Blotta, che nelle sue opere, realizzate utilizzando i colori a matita e quelli ad alcool, ha raccontato, attraverso le simpatiche stranezze dei personaggi del mondo fantastico di “Alice nel Paese delle Meraviglie”, le patologie legate alla salute mentale. Alice Carosetti che ha presentato le sue tre opere legate al tema della salute mentale:”Vaporetto”, realizzata con la tecnica a inchiostro; “Stretta” , disegnata in digitale e “Coseno”, realizzata con la tecnica dell’acquerello. Michelangelo Di Francesco, Prefetto del Club, che ha raccontato, attraverso le sue opere: “Sconnesso” e “Me”, realizzate con la tecnica della tempera su tela, le tematiche legate all’accettazione di se stessi e del proprio corpo. Federica Tastardi che ha realizzato un quadro in acrilico raffigurante un ragazzo su un palcoscenico, piegato in se stesso, osservato da occhi giudicanti. La Rappresentante Distrettuale Interact Maria Carla Cioffi, appassionate di arte, ha condiviso l’iniziativa dei soci del suo Club e presentato la dottoressa Maria Rosa Veglia, esperta di Arteterapia e Musicoterapia, dell’Associazione Laes che si occupa del benessere della persona, che ha coordinato il laboratorio artistico e creato, con i ragazzi, due pannelli riguardanti l’uno il disagio, il malessere, e un altro il benessere. Durante la serata sono stati consegnati alle relatrici da Maria Francesca Coppola e Marica Armenante e venduti dai soci del Club Andrea Amoruso e Marco Maria Casella, i calendari “Salerno in foto” il cui ricavato sarà devoluto alla Fondazione Open Onlus, che si occupa di oncologia pediatrica neuroblastoma.(Foto di Marco Sprocati).
Aniello Palumbo