Sarà la scrittrice barese Gabriella Genisi, creatrice della commissaria Lolita Lobosco, da poco prodotta anche in televisione da Luca Zingaretti, con la serie interpretata da Luisa Ranieri, ad aprire il ciclo di anteprime dell’VIII edizione del SalerNoir Festival le notti di Barliario, ideato dall’associazione Porto delle Nebbie, organizzato in collaborazione con la Fondazione Carisal e con il patrocinio del Comune e il sostegno della Fondazione Banco di Napoli, che si svolgerà dall’11 al 17 luglio nel centro storico di Salerno.
Si comincia dunque mercoledì 11 maggio, alle 19, al teatro Genovesi di via Sichelgaita, con la presentazione del nuovo romanzo della serie, intitolato “Terrarossa” e edito da Sonzogno. Dialogherà con l’autrice, la scrittrice Piera Carlomagno direttrice artistica del festival; la presentazione sarà impreziosita dalle letture degli attori della Compagnia dell’Eclissi, che collabora con l’associazione nell’organizzazione del ciclo di anteprime.
In apertura sono previsti i saluti del Sindaco Vincenzo Napoli e del Presidente della Fondazione Carisal Domenico Credendino.
Per partecipare alla serata basta una telefonata ai numeri 338.2041379 o 338.4077784. L’ingresso è gratuito. Sarà possibile acquistare il libro grazie alla collaborazione con la libreria Feltrinelli.
BIOGRAFIA DELL’AUTRICE. Gabriella Genisi è nata e abita a pochi chilometri da Bari. Ha scritto numerosi libri e ha inventato il personaggio di Lolita Lobosco, protagonista dei romanzi pubblicati da Sonzogno che hanno ispirato la fortunata serie tv trasmessa su Rai 1: La circonferenza delle arance (2010), Giallo ciliegia (2011), Uva noir (2012), Gioco pericoloso (2014), Spaghetti all’Assassina (2015), Mare nero (2016), Dopo tanta nebbia (2017) e I quattro cantoni (2020). Per Rizzoli sono usciti Pizzica amara (2019) e La regola di Santa Croce (2021).
TRAMA DEL ROMANZO. Bari, primi giorni di agosto. Mentre Lolita Lobosco cerca di godersi le ferie, nella rimessa dell’azienda agricola Terrarossa viene ritrovato il cadavere di Suni Digioia, giovane imprenditrice, attivista per i diritti dei braccianti ed ecologista convinta. Sul portone d’ingresso, scritta a lettere scarlatte, campeggia la frase: «Entrate, mi sono impiccata.» Ma la pista del suicidio, da subito la più battuta, non convince affatto la commissaria Lobosco, che torna in servizio decisa a vederci chiaro. Quando l’autopsia conferma che la ragazza è stata strangolata, la sua vita privata viene rivoltata come un calzino: era troppo bella, libera e indipendente per non suscitare invidie e maldicenze. Lolita, però, non si accontenta dei pettegolezzi e non esita a immergersi nelle acque torbide del caporalato per cercare di far affiorare la verità. Sullo sfondo di una città stravolta e quasi irriconoscibile, eppure pervasa come ogni estate dal profumo della salsa di pomodoro, la tenace commissaria barese torna con un nuovo caso da risolvere – intricato come la sua relazione con Caruso –, lottando ancora una volta per far trionfare la giustizia.