“La revoca del Corpo di polizia provinciale è una scelta irresponsabile e con profili di dubbia legittimità”.
Così Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega, tuona contro i vertici della Provincia di Salerno, chiedendo un passo indietro sullo smantellamento del presidio di sicurezza. In particolare, oltre alla revoca della norma d’istituzione del 1997, è stata decisa anche l’abrogazione del regolamento risalente al 2012 che prevedeva, tra l’altro, ben quattro nuclei (ambientale, ittico-venatorio, protezione civile, polizia stradale).
“La cosa più grave è che un’azione di questo tipo venga messa in atto dalla sera alla mattina, senza alcun tipo di confronto e di coinvolgimento istituzionale – sottolinea Tommasetti – Entrando nel merito, si tratta di una decisione che rischia di avere ricadute preoccupanti su tutto il vasto ed eterogeneo territorio salernitano. La Polizia provinciale rappresenta, ad oggi, l’unico presidio di legalità in quegli ambiti in cui ricade la competenza amministrativa della Provincia di Salerno, tra cui, la gestione delle strade provinciali e la tutela e la valorizzazione dell’ambiente. Tale corpo, infatti, nonostante la riduzione del personale ad opera della Riforma Madia del 2015, era in grado di affiancare il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri nei controlli ambientali sul territorio. Ecco alcuni numeri dal 2015 al 2022: 500 attività d’indagine, 800 verifiche esposti-denunce, 870 notizie di reato, 240 persone-imprese deferite all’autorità giudiziaria, 380 tra misure cautelari e sequestri probatori, 1.200 accertamenti stradali e ambientali”.
Inoltre, l’azione del Corpo di polizia provinciale di Salerno, messa in campo nell’ultimo quinquennio, ha contribuito ad evitare il dissesto all’ente Provincia e a poter accedere così alla procedura di predissesto, con un piano decennale di riequilibrio.
Ora, invece, aggiunge il consigliere Tommasetti, “con una fretta incomprensibile, su precisa volontà del presidente Alfieri, si procede a sopprimere la sede, disarmare gli operatori lasciandoli persino senza divise e viene dismesso un parco auto che comprende, veicoli acquistati da poco. Una tempistica che desta diversi sospetti, considerando che la sede fisica della Polizia provinciale dovrebbe essere ceduta a una partecipata della Provincia di Salerno”. Significativi interrogativi, chiosa Tommasetti, riguardano il futuro degli agenti: “Appare giustificata anche la preoccupazione dei sindacati per i 12 lavoratori in bilico, il cui destino è tuttora ignoto. La soppressione del Corpo di polizia provinciale comporta, altresì, la perdita della qualifica di operatore di polizia locale. Siamo al loro fianco, pronti a investire della problematica, se necessario, lo stesso Ministero dell’Interno. Invitiamo il presidente della Provincia, Alfieri e la sua maggioranza PD, a fare un passo indietro per evitare un simile disastro e a sostenere, quindi, con azioni concrete la legalità nella nostra Provincia di Salerno”.