La città di Salerno pur essendo secondaria nella scena letteraria Italiana, ha contribuito in modo significativo alla nascita di alcuni artisti che si sono distinti nel campo artistico-letterario e che successivamente hanno raccolto consensi e fama in tutto il mondo.
I primi autori Salernitani sono figli della Scuola Medica Salernitana ed attraverso la pubblicazione di trattati scientifici e varie opere hanno contribuito allo studio minuzioso della Medicina e della Chirurgia, sono tutt’ora ricordati come pionieri per aver partecipato alla crescita di una delle prime istituzioni mediche Europee, infatti la Scuola Medica Salernitana è considerata come un modello di antica ma allo stesso tempo moderna Università. Ricordiamo tra i più celebri : Matteo Plateario il vecchio detto Arcimatteo, Ruggero Frugardi,Matteo Silvatico e Trotula De Ruggiero.
Salerno, nel periodo di massimo splendore Longobardo e Normanno, fu di grande ispirazione a molti scrittori Italiani tra cui “Boccaccio”, che cala nell’ambientazione Salernitana il primo e il decimo racconto della quarta giornata del Decameron(Tancredi e Ghismunda e Mazzeo della Montagna).
Nel quadro letterario del ‘500 e ‘600 i maggiori esponenti Salernitani sono Vincenzo Braca ,Niccola Maria e Masuccio Salernitano che scrisse la novella “Mariotto e Ganozza” a cui si ispirò indirettamente William Shakespeare con la famosa tragedia “Romeo e Giulietta”.
Alcune opere di autori molto importanti si agganciano alla città di Salerno come la tragedia ” La Ricciarda” di Ugo Foscolo ambientata al Castello Arechi, poi Gabriele D’annunzio nel quarto libro delle Laudi “Merope” scrive in modo approfondito della storia di Salerno e di Amalfi nel periodo fiorente normanno e longobardo. Tra l’aprile 1907 e il settembre 1908 Il poeta Umberto Saba prestò il servizio militare di leva a Salerno e da questa esperienza scrisse l’opera “Versi Militari”.
Anche Ungaretti nel racconto “La pesca miracolosa” del 5 maggio 1932 narra del ritrovamento della testa di Apollo conservata nel Museo archeologico provinciale di Salerno e della sua visita al museo stesso.
Il nome più importante della produzione letteraria Salernitana è Alfonso Gatto, uno degli esponenti della corrente letteraria dell’Ermetismo in Italia, e descrisse Salerno cosi’:
« Salerno, rima d’inverno, o dolcissimo inverno. Salerno, rima d’eterno. » (Alfonso Gatto,Salerno,Rima d’inverno) |
Concetta Bottiglieri.