Con l’inizio del week end, gli eventi clou di Salerno Letteratura si concentrano decisamente nella fascia serale.
Dalle 9.30 del mattino fino alle 17.30 proseguono gli appuntamenti dedicati ai giovani e giovanissimi lettori, fra cui spiccano la lezione sulla poesia tenuta, alle 11 nella Sala Pasolini, da Alberto Granese e Rosa Giulio; a seguire, un mini-percorso sulla storia del rock a cura di Francesco Durante: come la musica ci ha cambiato la vita dagli anni Sessanta ad oggi, aggiornando il rapporto fra genitori e figli e assecondando le grandi rivoluzioni di costume.
Alle 18, nell’atrio del Duomo, Bruno Arpaia presenta il suo Qualcosa, là fuori: un romanzo apocalittico sul riscaldamento globale, che rilegge il fenomeno migratorio in chiave (non troppo) fantascientifica.
Alla stessa ora, nella Sala Pasolini, Silvio Perrella presenta il suo Addii, fischi nel buio, cenni. Il libro parla di una generazione di scrittori (composta Calvino, La Capria, Garboli, Parise, Ginzburg e tanti altri) in cui gesto stilistico e gesto vitale spesso coincidono.
Sempre alle 18, all’Arco Catalano, Rosa Tiziana Bruno presenta la sua graphic novel Un ribelle a Scampia: anche nelle periferie più desolate si possono scorgere angoli di bellezza, soprattutto se le si guarda attraverso gli occhi di chi è cresciuto coltivando il desiderio di reinventare quei luoghi.
Alle 19.30, nell’atrio del Duomo, Nadia Fusini presenta Vivere nella tempesta: ancora un omaggio a Shakespeare, in occasione dei quattrocento anni dalla sua morte.
Alla stessa ora, nel Tempio di Pomona, Domenico Quirico presenta Esodo. Storia del nuovo millennio: il racconto in presa diretta della Grande Migrazione che sta cambiando il mondo e la storia.
Alle 20.30, nella stessa location, Wlodek Goldkorn e Widad Tamimi dialogano sul tema “Memorie dell’indicibile e destini incrociati”: che cos’è la memoria? Cosa resta di chi abbiamo amato, di chi ci ha dato la vita? Riflessioni universali, che in questo incontro incrociano le esperienze di due scrittori di origini diverse.
Al Largo Barbuti, alle 21.30, incontro-happening con Mimmo Borrelli, Tullio Pericoli e Toni Servillo: sono loro i tre artisti coinvolti nel libro Piccolo teatro, raccolta di ritratti di Servillo disegnati da Pericoli e corredati da una poesia di Borrelli. I disegni sono esposti al primo piano di Palazzo Fruscione per tutta la durata del Festival.
Alle 22.30, a Largo Barbuti, appuntamento con uno dei giallisti italiani più amati dai lettori, Antonio Manzini, autore di Cinque indagini romane per Rocco Schiavone.
Alle 24 alla Sala Pasolini, per il ciclo “La venticinquesima ora”, Antonella Cilento presenta il suo reading-spettacolo Picaresca, ovvero Don Chisciotte a Napoli: un omaggio a Cervantes, che amò Napoli tanto da desiderare di tornarci a morire. Lo spettacolo si avvale della voce narrante della stessa Cilento e della recitazione di Gea Martire e Monica Assante di Tatisso. Videoproiezioni di Iole Cilento.