Martedì 20 giugno, quarto giorno del festival Salerno Letteratura, prevede un programma fitto di eventi e di emozioni per tutte le età. Per iniziare, dalle 9:00 alle 13:00, presso Palazzo Fruscione si svolgerà un laboratorio per ragazzi di sceneggiatura e fotoromanzo a cura di Anna Chiara Sabatini e Arianna Vergani.
Presso la sala Pasolini, inizia alle 9:30 la Summer School con una lezione con l’esperta di comunicazione e pubblicità Francesca Matera sulla comunicazione per immagini. La Summer School continua alle 12:30 presso la Sala Pasolini, a cura di Alfonso Amendola, Rosa Giulio e Alberto Granese, docenti dell’Università degli Studi di Salerno,con una lezione sulla poesia contemporanea.
Dopo una pausa nel primo pomeriggio, gli eventi ricominciano alle ore 17:30 presso il Tempio di Pomona con l’incontro con l’autore Mariano Bàino, scrittore di Prova di inchiostro e altri versi (Aragno), in collaborazione con la Fondazione Gatto. Conduce Rosa Maria Grillo. A seguire, al Tempio di Pomona, alle ore 18:30, secondo incontro della serie organizzata da Paolo Di Paolo dal titolo “Una mappa italiana”. Partecipano Matteo Caccia, Sandro Campani e Francesca Formaggi. Coordina Paolo di Paolo.
Presso Largo Barbuti, alle 19, inizia l’evento Dietro le quinte:la parola ai traduttori. In collaborazione con FUIS, Federazione Unitaria Italiana Scrittori, incontro con Bruno Berni, Simona Viciani Campani, Rosa Maria Grillo, Ilaria Magnani, Nicoletta Gagliardi e Giorgio Sica. Conduce Nicola Bottiglieri.
Alle ore 20:00, presso l’atrio del Duomo, l’evento Due falliti di (insperato) successo con Giuseppe Culicchia e la conduzione di Corrado De Rosa.
In conclusione, due eventi presso Largo Barbuti. Il primo, dalle 21:00, Vedi Napoli e comincia a vivere: Incontro con l’autrice Katherine Wilson con la coordinazione di Dianna Pickens e Claudio Novelli. Infine, reading-spettacolo di poesia “Lingue del Sud”,a cura di Franco Arminio e con la partecipazione di Domenico Brancale, Daniel Cundari, Biagio Guerrera, Vincenzo Mastropirro e Annalisa Teodorani.