Presentata questa mattina, presso gli spazi di Palazzo Innovazione, la nuova immagine grafica della settima edizione del festival Salerno Letteratura, una delle più prestigiose manifestazioni del Sud Italia. Il logo scelto per comunicare il festival 2019 è un barattolo di vetro al cui interno è visibile un’onda marina.
“Un sogno, un amuleto, l’ambizione di imprigionare il lato interiore dell’uomo per affermare se stessi – spiega l’ideatore Giuseppe Durante, anima di Opera – Design & Comunicazione strategica – Mi ha ispirato il film “Il rosso e il blu” con uno straordinario Roberto Herlitzka. Da qualche anno stiamo lavorando sul mare, inteso come identità visiva, simbolo della nostra città. Le scelte erano potenzialmente infinite. Ma non volevamo correre il rischio di scivolare nella banalità. Abbiamo pensato al barattolo perchè è un contenitore trasparente, che preserva un qualcosa di prezioso, come la letteratura”. In occasione della presentazione, a cui ha preso parte anche il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, il direttore artistico Francesco Durante ha illustrato alcune delle novità dell’edizione 2019. “Sarà un festival ancora più internazionale, con ospiti provenienti da venti Paesi e per la prima volta perfino dalla Cina. Salerno ha questa vocazione e il festival può contribuire a rilanciare le economie del territorio”. A precedere i nove giorni della manifestazione, in programma dal 15 al 23 giugno, ci sarà uno momento teatrale in cartellone per il giorno 14, mentre la chiusura sarà affidata a uno spettacolo ancora top secret. “Il tema che attraverserà il festival sarà Italie – ha anticipato il direttore artistico – nel senso di lingue, storie, dialetti. Avremo poeti dialettali provenienti da tutte le regioni e disegneremo un tour con varie stazioni in altrettanti bar e osterie che serviranno i vini dei luoghi di cui si parla. Rifaremo la Notte Bianca dei poeti, un viaggio tra parole e musiche sulla terrazza della Fondazione Ebris”.
Tra gli ospiti dell’edizione 2019, l’attrice Cristina Donadio, famosa per il ruolo di Scianel nella serie tv Gomorra: “Ho già partecipato al festival – ha detto – e ricordo quell’incontro con amore”. Donadio ha recitato alcuni brani del libro di Jean Marie Le Clèzio, “Estasi e materia”: “Ogni libro è al tempo stesso monito e incantamento – ha esordito l’attrice – Più moniti e incantamenti saranno vissuti, più sarà possibile pensare che la letteratura, insieme alla bellezza, cambieranno il mondo”.
Quest’anno, come annunciato dal direttore organizzativo Ines Mainieri, un evento sarà adottato dal museo Plart di Napoli, “segno di una sinergia virtuosa tra intraprese culturali che ci riempie di orgoglio. La nostra cifra stilistica è sempre stata all’insegna del rigore, della passione e della trasparenza ed i risultati si vedono”. Salerno Letteratura non è solo libri, ma anche impegno per il sociale, come ricordato da Daria Limatola, presidente dell’associazione Duna di Sale, attiva anche nell’ambito di alcuni progetti europei, l’ultimo dei quali – per l’educazione degli over venti – coinvolgerà nel programma della manifestazione di giugno altri quattro festival. “Anche il programma ragazzi sarà ricco di novità stimolanti – ha sottolineato Daria Limatola – e offriremo ai giovani la possibilità di avvicinarsi sempre di più al mondo dei libri, grazie alla preziosa collaborazione con scuole e Università”.
Il “boccaccio” logo del festival è protagonista di un video realizzato dal team comunicazione di Salerno Letteratura per la regia di Francesca Matera.