Salerno Letteratura, Mario Martone al Mann di Napoli per il Fuorifestival.

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“La città in scena. Un dialogo su Napoli e altri teatri”: è questo il tema del primo #Fuorifestival 2022 di Salerno Letteratura. In attesa della decima edizione, in programma a giugno, il festival si sposta a Napoli, nel prestigioso auditorium del Museo Archeologico Nazionale, per un confronto d’eccezione. Sabato 8 gennaio, alle 17, protagonisti dell’appuntamento saranno il regista e sceneggiatore Mario Martone e Paolo Di Paolo, scrittore e nel team dei direttori artistici di Salerno Letteratura, chiamati a dialogare sull’identità di una città variegata e complessa e sulle infinite declinazioni che la sua narrazione ha avuto sulle tavole di legno del palcoscenico, ma anche su una realtà sfaccettata, che per la sua storia e la sua natura, rappresenta di per sé un’opera in continua evoluzione.

Salerno Letteratura esce da Salerno, diventa itinerante in attesa della decima edizione – spiega Di Paolo – Diverse tappe di #Fuorifestival per mettere l’accento sulla dimensione regionale e nazionale del festival, per innescare occasioni di confronto e dibattito. Cominceremo con Mario Martone, grande figura del paesaggio culturale italiano, e ci interrogheremo con lui sulla forza di Napoli come “teatro” – ragionamento tanto più interessante considerando che tra la fine dello scorso anno e l’inizio di questo sono state innumerevoli le circostanze in cui il racconto di e su Napoli è tornato al centro del discorso mediatico. Il festival, così, insiste sulla sua natura di laboratorio di creazioni”.

La scelta di Martone non è casuale. Dopo aver iniziato a lavorare nella Napoli delle avanguardie degli anni Settanta con il gruppo Falso Movimento, di cui è stato fondatore (alcuni di quegli spettacoli, come Tango Glaciale e Ritorno ad Alphaville sono diventati cult destinati a lunghe tournèe internazionali), ha dato vita a Teatri Uniti, una compagnia nata come incontro tra gli artisti napoletani di nuova generazione, con cui ha realizzato anche i suoi film da regista indipendente. Il suo primo lungometraggio, Morte di un matematico napoletano, ha vinto il Gran Premio della Giuria a Venezia nel 1992. L’amore molesto (1995), Teatro di guerra (1998) e L’odore del sangue (2003) sono stati tutti presentati a Cannes. Ha realizzato numerosi documentari e cortometraggi e ha filmato alcuni lavori teatrali tra cui lo spettacolo-manifesto di Teatri Uniti, Rasoi, su testi di Enzo Moscato. Tra le sue regie: Edipo Re (2000) e Edipo a Colono (2004) di Sofocle, I dieci comandamenti di Raffaele Viviani (2000), L’opera segreta di Enzo Moscato (2005), Falstaff, un laboratorio napoletano da Shakespeare (2007) e, nel repertorio lirico, l’intera trilogia Mozart-Da Ponte al San Carlo di Napoli, Un ballo in maschera di Verdi con Antonio Pappano a Londra (2005), Antigone di Ivan Fedele al Maggio Musicale di Firenze (2007), Falstaff di Verdi a Parigi (2008), Otello di Verdi a Tokyo (2009). Ha ricevuto numerosi premi, dai due David di Donatello per il cinema ai Premi della critica teatrale, dal premio Abbiati per l’opera lirica al premio Ubu per il suo impegno nel rinnovamento del Teatro di Roma, istituzione che ha diretto tra il 1999 e il 2000. Determinante il suo impegno, in qualità del componente del comitato artistico, per il Mercadante come Teatro Stabile di Napoli. Nel 2007 ha ricevuto il premio Set Torino Piemonte dalla Film Commission di Torino e nello stesso anno viene nominato direttore della Fondazione del Teatro Stabile di Torino. Nel 2011, con le Operette Morali di Giacomo Leopardi riceve il Premio La Ginestra. L’anno successivo ottiene la laurea honoris causa in Linguaggi dello Spettacolo del Cinema e dei Media presso l’Università della Calabria.Tra i suoi film più recenti di maggiore successo, Il giovane favoloso, presentato a Venezia nel 2014. Nel 2018 esce il suo lungometraggio Capri-Revolution, in concorso alla 75ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, che gli vale svariate candidature ai David di Donatello. L’ultimo suo film è Qui rido io, dedicato ad Eduardo Scarpetta. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti e con prenotazione obbligatoria all’indirizzo segreteria@salernoletteratura.it o via WhatsApp al numero 335-1786350. Green pass obbligatorio.