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A vincere il Premio Salerno Libro d’Europa è Ilaria Rossetti, autrice di Le cose da salvare (Neri Pozza). Le sue strategie per fronteggiare la perdita hanno infatti conquistato la giuria popolare. Della terna, per l’edizione 2020, facevano parte anche Marion Messina, Falsa partenza, La Nave di Teseo e Pajtim Statovci, Le transizioni, Sellerio.
Il libro. Il crollo di un Ponte segna profondamente gli abitanti di una piccola città di mare. Gabriele Maestrale, rimasto solo nel suo appartamento proprio sotto il Ponte, non riesce ad abbandonare la casa dov’è nato e ha vissuto insieme alla moglie Elisabetta, prima che lei lo lasciasse. Decide così di rimanere lì, incapace di scegliere, tra gli oggetti che lo circondano, «le cose da salvare». A due anni dal crollo, Gabriele vive ancora asserragliato nel suo appartamento, circondato dalla desolazione e dalla solitudine, se non fosse per gli sporadici contatti con alcuni ragazzini che gli portano la spesa e la pensione. Le cose, però, stanno per cambiare: si avvicinano le elezioni comunali, e la lista Ricostruiamo Ponti sembra voler fare del quartiere sotto i monconi del Ponte Grazzani il punto da cui partire per rimettere in sesto la città. Alla redazione del quotidiano cittadino La Voce, il direttore assegna quindi il compito di intervistare Gabriele Maestrale a Petra Capoani, giovane giornalista da poco rientrata in Italia dopo diversi anni di lavoro a Londra. Petra accetta con curiosità e timore l’incarico, riuscendo, poco alla volta, a fare breccia nel muro innalzato da Gabriele e riconoscendo in lui un uomo solo, più che eroicamente ostinato. Le cose da salvare è un romanzo che tocca temi estremamente attuali in questo momento storico e di raccontare una storia forte in maniera coesa e coerente.
L’autrice. Ilaria Rossetti è nata nel 1987. Ha vinto il Premio Campiello Giovani 2007 con il racconto La leggerezza del rumore (Marsilio Editore). Con Giulio Perrone Editore ha pubblicato Tu che te ne andrai ovunque (2009) e Happy Italy (2011). Con Le cose da salvare ha vinto la quarta edizione del Premio Neri Pozza 2019.
Il programma di sabato. Ultima giornata per il festival Salerno Letteratura. Alle 19.30 al museo Diocesano arriverà Francesca D’Aloja, autrice di Corpi speciali (La nave di Teseo) in cui si raccontano le storie di uomini e donne di grande talento, alcuni famosi, altri ingiustamente dimenticati. Da Vittorio Gassman all’amato suocero Dino Risi, da Laura Antonelli a Ray Charles. In contemporanea, a largo Barbuti ci sarà Hanne Orstavik, che per Ponte alle Grazie ha scritto Amore. Finalista del National Book Award, è la storia di Vibeke e di Jon, madre e figlio che si sono appena trasferiti in un piccolo paese della Norvegia settentrionale. Alle 20.45, sempre ai Barbuti, sarà la volta di Luca Bianchini e del suo Baci da Polignano (Mondadori), bestseller amato da migliaia di lettori e lettrici. Alle 21, nell’atrio del Duomo, i riflettori saranno per Andrea Vianello, autore di Ogni parola che sapevo (Mondadori). Alle 22.30, ai Barbuti, La penultima magia, un reading di Tiziano Scarpa. Di notte a Solinga i lampioni camminano, i negozi russano e le caffettiere preparano la colazione. Non è una favola: è il posto in cui è andata a vivere Renata Paganelli, per sopportare il mondo dopo che le è successa una cosa molto grave. Ma un giorno gli abitanti di Solinga ritornano in massa, guidati dal sindaco: pretendono di riavere indietro la loro città così com’era, e intanto riportano a casa la piccola Agata. Per tenerla con sé, nonna Renata dovrà rinunciare ai suoi incantesimi e affrontare la realtà. Riprendere la vita normale non è facile, ma può essere entusiasmante imparare tutto da capo. Nonna Renata vuole conquistare l’amore della sua nipotina, anche se a condurre le cose, come spesso succede, non è lei ma la bambina. Ed è proprio Agata che la spinge a uscire di casa, a superare nuovi confini andando sempre più lontano, nei luoghi più pericolosi, sia fuori sia dentro di lei. Così questo romanzo famigliare diventa un viaggio avventuroso in paesaggi sinistri e ammalianti. Oltre che una storia appassionante, La penultima magia (Einaudi) è una meditazione sulla sofferenza, una mitologia ecologica, una scuola di vita in cui le generazioni si educano a vicenda. Chiusura alle 22.30 nell’atrio del Duomo con Mistery Train. Un’elegia americana. Con Gabriele Amalfitano, Margherita Laterza, Alessandro Portelli e Matteo Portelli. Cos’ha significato il treno per un paese come l’America? La modernità è penetrata in un mondo rurale attraverso i binari, cambiando per sempre il paesaggio naturale come quello antropologico. Da oggettivazione del moderno e dell’accelerazione che lo contraddistingueva, la ferrovia è oggi diventata rottame, residuo, reperto di un mondo scomparso. Mystery Train. Un’elegia americana ripercorre il rapporto dell’America con il treno, tra racconti, poesie e canzoni. Un’attrice, Margherita Laterza, un musicista, Gabriele Amalfitano, e un americanista, Alessandro Portelli, mettono dunque in scena questa particolarissima storia dell’America, convocando, tra gli altri, Hawthorne e Dickinson, Woody Guthrie e Bruce Springsteen, Elvis Presley e Johnny Cash. Vogliamo credere che a Francesco Durante quest’elegia non sarebbe dispiaciuta.
Gli altri appuntamenti. Si parte alle 18.30 nella Corte interna della Guardia di Finanza con Saverio Fattori, autore di Finta pelle (Marsilio); un’ora dopo, nella stessa location, Elisabetta Moro che per Il Mulino ha pubblicato Sirene. La seduzione dall’antichità a oggi. Alle 19.30, al Tempio di Pomona, spazio ai ragazzi con Carillon, performance di mimo e linguaggio corporeo con Antonio Carmando, Valentina Mustaro, Elena Pagano e Fabio Picariello a cura della compagnia La ribalta. Alle 20.45 ci si sposta al Museo Diocesano per incontrare Bruno Arpaia, autore di Il fantasma dei fatti (Guanda), mentre alla stessa ora, nella corte interna della Guardia di Finanza incontro con Carlo Santoli, autore di Fedra di D’Annunzio. Dall’Ellade all’interpretazione del mito (Marisilio). Si parlerà di calcio alle 21 al Tempio di Pomona con Alessio Forgione e Carlo D’Amicis, mentre alle 22 al Diocesano, per la sezione “O natura, o natura”, saranno protagonisti Eliana Liotta, giornalista scientifica e scrittrice e Massimo Clementi, tra i più apprezzati virologi della scena internazionale. Spazio alla poesia, alle 22 negli spazi della Finanza con Bruno Galluccio e Luigia Sorrentino, mentre alle 22.15 al Tempio di Pomona arriva Daniele Manusia, autore di Daniele De Rossi o dell’amore reciproco (66th&2nd).