Tutto pronto per la prima giornata di Salerno Letteratura, in programma dal 18 al 25 giugno. L’inaugurazione, alla presenza delle istituzioni, si terrà sabato 18 alle 11 nella chiesa dell’Addolorata. A seguire il giornalista Paolo Pagliaro, autore di Cinque domande fondamentali sull’Italia. I dilemmi di un paese inquieto (Il Mulino) dialogherà con Gennaro Carillo, che con Paolo Di Paolo è co-direttore artistico del festival.
Alle ore 16.30, alla Cappella Palatina ci sarà La lingua batte Live – Radio 3 con una puntata speciale per Salerno Letteratura 2022 che vedrà protagonisti André Aciman, Francesca Mannocchi, Valerio Magrelli e il condirettore artistico di SaLet Gennaro Carillo. Musica dal vivo con Emanuele Colandrea. Ingresso libero. Alle 18,30, nello stesso spazio, la prolusione inaugurale che, in occasione del decennale, è stata affidata all’inviata Francesca Mannocchi: “Mi sono chiesta spesso in questi mesi di guerra in Ucraina se la guerra sia più un affare di chi combatte rischiando di morire o di chi resta, impegnato nella lotta quotidiana per la sopravvivenza, di chi è a casa ad aspettare chi combatte o in esilio cercando di proteggere i più deboli, bambini e anziani”. Accompagnata da Gennaro Carillo, una grande firma del giornalismo italiano propone per il pubblico di Salerno Letteratura una riflessione inedita sulle guerre e sul dolore. Alle 19 al Museo Diocesano spazio alla poesia con Valerio Magrelli, autore di Exfanzia (Einaudi): infanzia, tenerezza, malattia, saranno le tematiche affrontate insieme a Paolo Di Paolo. Alla stessa ora, nella corte del Convitto Nazionale, Andrea Esposito, curatore di I racconti dell’Apocalisse (Il Saggiatore) dialogherà con Federico Sanguineti. Nell’ambito della sezione Spazio Ragazzi, sempre alle 19, nell’Archivio dell’architettura contemporanea, Francesco Cicale presenterà Renato De Rosa autore di Eliome, il disegnatore di nuvole (Saremo Alberi). In contemporanea, al teatro del Convitto nazionale, ci sarà Daniel Cuello, autore di Le buone maniere (BAO Publishing). Conduce Francesca Salemme. Altro grande ospite della giornata inaugurale sarà Valeria Parrella, autrice di La Fortuna (Feltrinelli) che insieme a Vincenza Alfano sarà alle 19.30 alla chiesa dell’Addolorata. Stessa ora, Cappella palatina, tocca a Roberto Esposito, autore di Immunità comune. Biopolitica all’epoca della pandemia (Einaudi) insieme a Gennaro Carillo. Sempre alle 19.30, nella chiesa di San Benedetto arriva Francesco Paolo Figliulo, autore di Un italiano. Quello che la vita mi ha insegnato per affrontare la sfida più grande. Conversazione con Beppe Severgnini (Rizzoli). Conduce Oscar Buonamano. Mimmo Franzinelli, autore di Il fascismo è finito il 25 aprile 1945 (Laterza) sarà con Marcello Ravveduto alle 20 al teatro del Convitto nazionale, mentre alle 20.30, nella Cappella Palatina, arriva Valentine Lomellini, per presentare con Andrea Marino Il lodo Moro – Terrorismo e ragion di Stato 1969-1986 (Laterza). Grande attesa per il ritorno di Andrè Aciman (Idillio sulla High Line, Guanda), che animerà la platea dei Barbuti con Paolo Di Paolo. In contemporanea, al Diocesano, Marino Niola e Elisabetta Moro dialogheranno con Valeria Parrella. Nell’ambito della sezione Salerno Filosofia, alle 21, alla corte del Convitto nazionale, incontro con Massimo Adinolfi e Mattia Feltri. Per la sezione Sguardi sul mondo attuale/ economia, alle 21 alla cappella Palatina ci sarà Antonio Nicita con Gennaro Carillo, mentre alle 22 ai Barbuti Alessandro Paolucci si confronterà con Davide Grossi. Per la sezione Classica, alle 22 alla corte del Convitto nazionale, Sabina Minardi parlerà con Corrado De Rosa di ricordi, vintage e nostalgia. Per finire, alle 22.30 al Diocesano, l’omaggio di Massimo Popolizio a Pasolini: un viaggio che dal ritrovamento del cadavere all’idroscalo di Ostia risale ai primi anni romani dello scrittore.