Ancora una giornata ricca di appuntamenti per il festival Salerno Letteratura. Alle 19.15, nella Corte interna della Guardia di Finanza, arriverà Pietro Del Soldà, autore di Sulle ali degli amici (Marsilio). Voce tra le più riconoscibili e amate della radio italiana (autore e conduttore di Tutta la città ne parla), Pietro Del Soldà è anche un raffinato storico della filosofia antica. Torna con un libro sull’amicizia, sul senso della philia. Lo fa partendo dal Fedro di Platone e da una tesi remota dal senso comune: l’amicizia non ha a che fare con l’identità, con la ricerca del medesimo o del somigliante, in polarità per opposizione al nemico. Amico è invece chi mi porta fuori da me stesso, mi dis-identifica, mi mette in gioco. C’è dunque un’estasi – nel senso etimologico di un «incessante uscire da sé» – nell’amicizia, che si nutre di lontananza, di pudore, di silenzio. È qualcosa di prossimo all’amore per i lontani di cui parlava Nietzsche. Non confinabile nella sfera privata, l’amicizia greca è un legame politico. Anzi, il legame che tiene insieme la comunità.
Alle 19.45, nell’atrio del Duomo, Francesco Tuccari, autore di La rivolta delle società. L’Italia dal 1989 a oggi (Laterza) parlerà di trasformazioni e di futuro, in dialogo con Enzo D’Errico, direttore del Corriere del Mezzogiorno.
Previsto un intervento del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. In contemporanea, a largo Barbuti, Sandra Petrignani, autrice di Lessico femminile (Laterza) racconterà la narrazione al femminile, con incursioni che vanno da Blixen a Woolf, da Yourcenar a Duras.
Si parla d’amore con Valentina Farinaccio e la cantautrice Erica Mou alle 20 al Tempio di Pomona. Quali sono i giorni speciali, i giorni che fanno la differenza in una vita? Se lo domanda Valentina Farinaccio scegliendo di raccontare storie di incontri memorabili, incroci umani che fanno la differenza. Bastava che una sera di luglio del 1957 un ragazzo, con la sua chitarra da dieci sterline in mano, non incrociasse un quasi coetaneo con una chitarra vera a tracolla perché non nascessero i Beatles… Erica Mou, cantautrice e scrittrice al suo debutto narrativo, sceglie di indagare nella vita di una coppia: un uomo e una donna che si sono incontrati, hanno cercato di amarsi e stanno scoprendo di dover fare i conti con verità inaspettate, con un doppio fondo che forse c’è in ogni relazione. E non è rassicurante.
Alle 21, al museo Diocesano, incontro con Marino Niola, autore di Diventare Don Giovanni. Un viaggio attraverso l’Europa sulle tracce del grande seduttore (Bompiani).
Alle 21.15, in largo Barbuti, Marco Risi, che per Mondadori ha scritto Forte respiro rapido, ricorderà suo padre Dino. Un figlio, un padre, un redde rationem. Il figlio torna sui suoi passi, lungo il percorso in cui è diventato figlio, lungo le svolte che l’hanno liberato dal padre, e infine al sentiero solitario in cui è tornato al padre. Non siamo di fronte a un padre qualunque, e neanche a un figlio qualunque. Dino Risi è il regista che ha arricchito di storie, di emozioni, di immagini la cosiddetta ‘commedia all’italiana’. Marco Risi è il giovane che ha sfidato il padre sul suo stesso terreno e si è aperto una strada sua. Si può essere figlio e sentire il padre anche come un maestro? Va da sé che il racconto finisce per accendere le luci in sala. Torna il cinema. Torna il grande cinema. Le relazioni, le battute fulminanti, becere e folgoranti, le amicizie, le conversazioni, Mastroianni, Fellini, e le donne, tante donne, leggendarie, un eros ossessivo che si snoda per tutta la ricognizione narrativa come una luce, come una magia, anche minacciosa.
Appuntamento da non perdere, alle 21.15 nell’atrio del Duomo, con Franz Cerami, che in collaborazione con Seminaria Sogninterra sarà il protagonista di una performance audiovisiva dal titolo Fire flowers portraits. Fuochi a mare per Salerno Letteratura. Alle 21.30 al Tempio di Pomona, Alessandro Barbano presenta Le dieci bugie. Buone ragioni per combattere il populismo (Mondadori), mentre alle 22.45, nell’atrio del Duomo, a rubare la scena sarà una delle voci più significative del teatro contemporaneo, Elena Bucci, protagonista di uno spettacolo inedito, pensato per Salerno Letteratura, giocato sul dialogo immaginario tra Anna Maria Ortese e Giacomo Leopardi.
Gli altri appuntamenti. Alle 19.45 al museo Diocesano spettacolo di parole e musica di e con Daniele Aristarco con musiche di Giufà Galati, dal titolo Da dove vieni? Io vengo da. Alle 20.30, nella corte della Guardia di Finanza, reading di Alessandro Barbaglia, autore di Nella balena (Mondadori), mentre alle 22.30 in largo Barbuti, Massimo Adinolfi presenterà Hanno tutti ragione? Post-verità. Fake news, Big Data e democrazia (Salerno editore) con Massimiliano Panarari, autore con Guido Gili di La credibilità politica (Marsilio). Alle 22.30 al Diocesano arriva Andrea Fazioli, che per Guanda ha pubblicato Il Commissario e la badante. Con lui ci sarà Fausto Vitaliano, autore di La mezzaluna di sabbia (Bompiani) e Daniele Bresciani, autore di Anime trasparenti (Garzanti).