Quella di sabato 22 giugno è sicuramente una delle giornate più ricche del festival Salerno Letteratura. La star è Richard Powers, vincitore del Premio Pulitzer che segue il National Book Award e l’arrivo in finale ai prestigiosi premi Pen e Man Booker. Alle 21, nell’Atrio del Duomo, presenterà al pubblico il suo ultimo libro “Il sussurro del mondo” (La Nave di Teseo), che molti critici considerano il miglior romanzo americano del 2018. Il volume affronta il rapporto tra l’uomo e la natura. Come ha scritto Margaret Atwood, “se Powers fosse uno scrittore del diciannovesimo secolo, sarebbe stato Herman Melville e avrebbe scritto Moby Dick”. Un’ora più tardi, alle 22, toccherà invece a Brunello Cucinelli, autore di “Il sogno di Solomeo: la mia vita e l’idea del capitalismo umanistico” (Feltrinelli). Che cos’è il sogno di Solomeo? E’ il sogno di un contadino che seguendo i valori umanistici scoperti nella vita rurale e nella filosofia, diventa un grande industriale. Personalità vulcanica e trascinante, Cucinelli ripercorre il suo cammino personale ed evoca il senso dell’umano appreso dai Greci, che lo accompagna quotidianamente nella ricerca della saggezza. Alle 22.30, al Wood di piazza Abate Conforti, l’incontro-happening per il romanzo del collettivo La Buoncostume “Millennials – Il mondo nuovo” (Mondadori). Tra gli appuntamenti clou della giornata, alle 20, in largo Barbuti, arriva Chirs Offutt, che per minimum fax ha firmato “Mio padre, il pornografo”. E’ la storia di uno scrittore che sa di poter sostenere la famiglia solo con l’incessante lavorio della sua penna e rivela anche il carico di rabbia e di dolore che ogni padre, inconsapevolmente, trasmette ai propri figli. Mezzora prima (19.30, chiesa di Santa Maria de Lama), incontro con Federico Fubini, autore di “Per amor proprio. Perché l’Italia deve smettere di odiare l’Europa (e di vergognarsi di sé stessa)” (Longanesi). La poetessa e scrittrice franco-americana Nathalie Handal sarà invece alle 12 alla chiesa dell’Addolorata per parlare di vita e poesia della diaspora. Fin dagli anni ’90 Handal si occupa di global literature e cura la rubrica The City and the writer per la rivista americana Words without borders.
GLI ALTRI APPUNTAMENTI. La giornata di sabato 22 si apre alle 11 nella chiesa dell’Addolorata con Simona Lo Iacono, autrice di “L’albatro” (Neri pozza) in compagnia di Giorgio Sica. Alle 11.30, al Tempio di Pomona, ci sarà Mariolina Venezia che per Einaudi ha scritto “Rione Serra Venerdì”, mentre Rafael Angel Herrà incontrerà il pubblico alle 18 al Tempio di Pomona per presentare “Il genio maligno” (Oedipus) in compagnia di Rosa Maria Grillo e alle 18.30, nella chiesa di Santa Maria de Lama, spazio a Chiara Moscardelli, che parlerà di gatte morte con il suo “Volevo essere una vedova” (Einaudi Stile Libero).
RAGAZZI. Alle 17, all’archivio dell’architettura contemporanea, incontro con Deborah Soria, in collaborazione con il Dipsum dell’Università di Salerno. Un’ora dopo, a Palazzo Fruscione, Teresita Gravina presenta il nuovo lavoro di Luca Perri, “Errori galattici” (DeAgostini).