Salerno Letteratura, il programma di giovedì 22

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Ricca di appuntamenti la giornata di giovedì 22 giugno di Salerno Letteratura, in programma fino al 24. Uno degli eventi clou sarà la serata stregata che si terrà alle 22 nell’atrio del Duomo. Sul palco saliranno gli autori della cinquina finalista del Premio Strega 2023. Come da molte edizioni, anche per quella del 2023 SalernoLetteratura incontra – grazie alla collaborazione con la Fondazione Bellonci – i finalisti del Premio Strega. A dialogare con il pubblico le scrittrici e gli scrittori che a luglio si contenderanno la vittoria a Roma nel Ninfeo di Villa Giulia. Alle 18.30 all’Addolorata, incontro con Bruno Gambarotta, autore di Fuori programma. Le mie memorie dalla Rai (Manni). Dal 1962 al 2011 Bruno Gambarotta ha lavorato in Rai districandosi, con il suo ironico aplomb, tra capricciose stelle dello spettacolo, grigi funzionari ancorati alle loro scrivanie e ruvide maestranze. La sua carriera, iniziata come cameraman, è proseguita come programmista e terminata sotto i riflettori delle prime serate. Nel libro, Gambarotta ricompone, con grazia e divertimento, il memoir di un uomo che ha attraversato la seconda metà del Novecento da un osservatorio più unico che raro. Alle 19.30, alla corte interna del Convitto nazionale c’è Enrico Terrinoni, autore di Su tutti i vivi e i morti. Joyce a Roma (Feltrinelli). Cosa è successo nei sette mesi e sette giorni trascorsi a Roma da James Joyce? Enrico Terrinoni affronta da vicino un periodo abissale e oscuro, che spiega molti misteri dello scrittore, primo fra tutti la scintilla che diede origine all’Ulisse. Una biografia dell’immaginario, un resoconto travolgente dell’intreccio segreto capace di unire la vita e la scrittura del più grande autore del Novecento. Alle 19.30, nell’atrio del Duomo, per la sezione Dialoghi, confronto sul tema La (brutta) fine degli intellettuali in Italia. Incontro con Giorgio Caravale autore di Senza intellettuali. Politica e cultura in Italia negli ultimi trent’anni (Laterza). In dialogo con l’autore intervengono, in collegamento da Lamezia Terme, Ida Dominijanni e Giovanni Tizian. In collaborazione con Trame-festival dei libri sulle mafie. #retedeifestivaldelSud. Conducono Francesco De Core, direttore del Mattino, e Paolo Di Paolo. Un racconto avvincente e stimolante, ricco di domande, per approfondire le ragioni del discredito che ha investito le figure del politico e dell’intellettuale negli ultimi trent’anni. Il testo analizza il ruolo che in questo processo hanno avuto i mass media e l’università; riflette sulla dissoluzione di quel nesso tra politica e cultura, cruciale nella storia italiana del pieno Novecento. Alle 20 all’Addolorata incontro con Antoine Wauters autore di Mahmoud o l’innalzamento delle acque (Neri Pozza). Siria. Un vecchio uomo a bordo di una barca, rema da solo in mezzo a un’enorme distesa d’acqua. Sotto di lui, la sua casa d’infanzia, inghiottita dal lago el-Assad, nato dalla costruzione della diga di Tabqa nel 1973. Chiudendo gli occhi davanti alla guerra che scorre, munito di maschera e boccaglio, si tuffa – ed è tutta la sua vita che rivede, i suoi figli nel tempo in cui non erano ancora partiti per combattere, Sarah, la sua pazza moglie innamorata della poesia, la prigione, il suo primo amore, la sua sete di libertà. Wauters, già premio Goncourt 2022, presenta qui il suo ultimo romanzo, appena uscito nella traduzione italiana. Alle 20.30 al Diocesano arriva Giulia Sissa, autrice di L’errore di Aristotele. Donne potenti, donne possibili, dai Greci a noi (Carocci). Giulia Sissa parte dalla Grecia antica e arriva fino a noi per raccontare la lunga strada di emancipazione delle donne, a cominciare dal difficile confronto con la filosofia aristotelica, che pretendeva di sanzionarne l’inferiorità su basi ‘scientifiche’. Bisognerà aspettare la fine del Settecento, perché a ognuno siano riconosciuti diritti per il semplice fatto di essere umano. Il progetto emancipativo dei Lumi rappresenta proprio la premessa della qualità democratica moderna. Alle 21.30 all’Addolorata incontro con Annalisa Metta, Michelangelo Russo e Peter Rowe, in occasione della pubblicazione di Annalisa Metta, Il paesaggio è un mostro (DeriveApprodi) / Laura Montedoro- Michelangelo Russo (a cura di), Fare urbanistica oggi. Le culture del progetto (Donzelli). Che forma avrà la città a venire? Più radicalmente: che cos’è una città? È così facile rispondere a queste domande, dal momento che l’urbanizzazione sembra essere ubiquitaria e inarrestabile? Siamo proprio sicuri che l’opposizione tra l’urbano – il civile – e il selvaggio funzioni ancora? O forse la città è un ibrido alla cui metamorfosi incessante concorrono anche forme di vita non umane? Alle 21.30 ai Barbuti la protagonista sarà Francesca Mannocchi, autrice di Lo sguardo oltre il confine. Dall’Ucraina all’Afghanistan, i conflitti di oggi raccontati ai ragazzi (De Agostini). Francesca Mannocchi, giornalista di guerra sul campo che da molti anni porta nelle nostre case la cronaca di ciò che succede attorno a noi, ci conduce nei territori di guerra in un viaggio fatto di luoghi, culture e tradizioni antiche, ma soprattutto di persone, adulti e ragazzi, vite vere di superstiti e combattenti chiamati a difendere la propria casa, i propri diritti, il proprio futuro.

La giornata alle 18.30 a palazzo Fruscione con la Scuola di scrittura e Alice Bigli. Alla stessa ora alla pinacoteca, incontro con Adolfo Scotto di Luzio, autore di L’equivoco don Milani (Einaudi), mentre all’auditorium del Convitto c’è Alessandra Caputi, autrice di Storie di Resistenza Ambientale. Alle 19 all’arco catalano appuntamento con Ariela Rizzi, co-autrice di Hikikomori (Einaudi Ragazzi), alle 19.30 ai Barbuti c’è Daniele Mencarelli, autore di Fame d’aria (Mondadori), alle 19.30 al Diocesano Annalena Benini, autrice di Annalena (Einaudi) e alle 20 all’arco catalano Mauro Magatti e Chiara Giaccardi, autori di Supersocietà. Ha ancora senso scommettere sulla libertà? (Il Mulino). Alle 20 all’auditoium del convitto incontro con Monica Zunica, autrice di Awen. Lo scontro (Marlin). Alle 20.30 ai Barbuti c’è Victoria Belim, autrice di La mia Ucraina (La Nave di Teseo) e in contemporanea alla corte interna del Convitto nazionale Irene Graziosi, autrice di Il profilo dell’altra (E/O) e Alberto Giuliani, autore di Next Love. Alle 21 all’arco catalano arriva Idalberto Fei autore di Tutta la vita in tasca ( Armando Editore), con intermezzi teatrali. Sempre alle 21 a palazzo Fruscione incontro con Silvia Ballestra, autrice di La Sibilla. Vita di Joyce Lussu (Laterza). Alle 21.30 nella corte interna del convitto nazionale, incontro con Gianni Solla, autore di Il ladro di quaderni (Einaudi).