Ottava e ultima giornata per il festival Salerno Letteratura. La mattinata si apre alle 10.15, nella chiesa dell’Addolorata con la premiazione del concorso letterario IV edizione Piccole donne scrivono. Conduce Giulia De Marco. Il concorso, organizzato dal SOROPTMIST CLUB di Salerno, è riservato alle studentesse delle scuole superiori della città. L’obiettivo è quello di incoraggiare e valorizzare esperienze di scrittura creativa che intendano contrapporre al rischio di omologazione culturale una voce autonoma, fresca, autentica. La lettura dei racconti vincitori è affidata a Enzo Tota.
Alle 11.30, nella chiesa dell’Addolorata, incontro con Luca De Lorenzo, Giovanni Chianelli, Michela Di Cecio, autori di Ritorno all’opera, libro illustrato (Teatro San Carlo di Napoli). Conduce Libera Durante.
Alle 18.30, nella Cappella Palatina, nell’ambito della sezione Pasoliniana, si discuterà di Pasolini oltre gli stereotipi con Alberto Granese, autore di Pasolini. L’esercizio della ragione e del dovere (Edisud Salerno) e Rosa Giulio.
Per Spazio Ragazzi, alle 19, all’Archivio dell’architettura contemporanea, incontro con Angelo Mozzillo, autore di Detective Linus (Feltrinelli) in dialogo con Francesco Cicale.
Sempre alle 19, alla chiesa dell’Addolorata, ci sarà Silvio Garattini, autore di Brevettare la salute? Una medicina senza mercato (il Mulino). Conduce Gennaro Rispoli.
Alle 19, nella corte del Convitto Nazionale arriva Daniele Archibugi, autore di L’apprendista stregone. Consigli, trucchi e sortilegi per apprendisti studiosi (LUISS University Press) in compagnia di Anna Cavaliere.
Alla stessa ora, al teatro del Convitto Nazionale, Leonardo Guzzo, autore di Beco. Vita in romanzo di Ayrton Senna (peQuod) dialogherà con Michelle Grillo.
Alle 19.45, in largo Barbuti, EDIZIONE STRAORDINARIA! Presentazione di Scomodo! Edizione speciale per Salerno Letteratura 2022, con Collettivo Scomodo e i redattori della Summer School. In collaborazione con iltuogiornale.it. Il Collettivo scomodo ha diretto scritto e stampato una delle riviste giovanili più pubblicate d’Europa. I redattori vengono da ogni parte d’Italia, e ad alcuni di loro è stata affidata la conduzione del percorso di giornalismo culturale della Summer School. Dal questa esperienza è scaturito il giornale che verrà presentato e distribuito.
Alle 19.30 alla Cappella Palatina, incontro con Rosa Maria Grillo, autrice di Vivere per testimoniare, testimoniare per vivere (DipSUmlibri per Offi cinaedizioni) in dialogo con Nicola Bottiglieri, mentre alle 19.45 in largo Barbuti ci sarà Diego De Silva, autore di Sono felice, dove ho sbagliato? (Einaudi) insieme a Paolo Di Paolo. Una nuova avventura di Vincenzo Malinconico, alle prese con un’ingiusta causa d’amore. L’amore impantanato, quello di chi pensa di avere diritto a un risarcimento per il dolore, di chi chiede di intentare una causa epocale per danni da sinistri sentimentali.
Alla stessa ora al Duomo, con Alan Friedman, autore di Il prezzo del futuro (La Nave di Teseo). Conduce Vincenzo Senatore. Qual è il futuro dell’economia italiana? Quanto sarà profondo il danno che la guerra in Ucraina apporterà alla ripresa, e quale sarà l’impatto dell’emergenza energetica sulla transizione ecologica? Le riforme di Draghi basteranno per modernizzare il paese in cinque anni? E quali sono i rischi per l’economia dopo le elezioni del 2023? Ecco alcuni dei quesiti a cui risponde Alan Friedman nel ritratto vivido e profondo di un paese al bivio, una nazione travolta prima dalla pandemia e poi da una situazione geopolitica radicalmente mutata.
Alle 20, nella chiesa dell’Addolorata arriva Lucrezia Ercoli, autrice di Yesterday. Filosofia della nostalgia (Ponte alle Grazie) in compagnia di Davide Monaco.
Sempre alle 20, ma nella chiesa di San Benedetto, incontro con Maurizio Ferraris, autore di Fare la verità (il Mulino) e Gennaro Carillo. Ancora alle 20, al teatro del Convitto Nazionale, si terrà la proiezione del documentario L’Ungherese con i registi Alberto Alfredo Tristano e Anna Chiara Sabatino. Conduce Paolo Romano. Sàndor Marài è considerato oggi uno dei più grandi scrittori europei. Nato in Ungheria nell’aprile del 1900, fu fortemente contrario sia al regime nazista che governò l’Ungheria durante la seconda guerra mondiale, sia al regime comunista che gli succedette, costringendolo così a un lungo esilio che durò fino alla sua morte nel 1989. Parte di quell’esilio Màrai lo trascorse a Salerno. Dal 1968 al 1980 visse con sua moglie Lola, in pressoché totale anonimato, al civico 64 di via Trento. In quegli anni la coppia visse una vita semplice, fatta di passeggiate al mare al mattino e pomeriggi riempiti dal vociare dei bambini che vivevano nello stabile cui loro, senza figli, si dedicarono con grande affetto. Gli autori hanno raccolto le testimonianze di quei ragazzini adesso adulti, dei vicini di casa ancora in vita, facendo dello scrittore un ritratto intimo e inedito. Ad accompagnare le riprese, verranno lette testimonianze autografe di Màrai, tradotte da Elisabetta Greksa Mazzei. Il documentario L’Ungherese è stato realizzato col supporto di Duna di Sale, Gruppo Pensiero e del Lab. di Storytelling audiovisivo di Unisa, ed è frutto di uno scambio di idee con Francesco Durante, cui è dedicato.
Alle 20, all’Archivio dell’Architettura contemporanea, per Spazio Ragazzi, Dieci storie vere, incontro con Ornella Della Libera, autrice di Crudo – Le storie vere che nessuno ti racconta (Marietti Jr). Conducono Giovanni Lo Schiavo e Daria Limatola.
Alle 20.15, nella corte del Convitto nazionale, incontro con Sandra Petrignani, autrice di Leggere gli uomini (Laterza) in dialogo con Davide Speranza. Sandra Petrignani legge e ri-legge autori uomini, con passione e in ordine sparso. Rilegge i loro libri cercando di comprendere anche la loro natura, nella scrittura e nella vita, nel coraggio e nella fragilità, nel bisogno di nascondersi e di negarsi, nelle ossessioni.
Alle 20.45 a largo Barbuti ci sarà Luca Bianchini, autore di Le mogli hanno sempre ragione (Mondadori) in compagnia di Giovanna Di Giorgio. Tra canzoni stonate, melanzane alla parmigiana, segreti inconfessabili e voci di paese in cui tutti parlano e nessuno dice, finché non si rivela una sorprendente verità.
Alle 21 al Duomo arriva Francesco Rutelli, autore di Roma, camminando (Laterza) insieme a Paolo Di Paolo. I diciotto itinerari romani che Rutelli propone sono, in questo senso, realtà aumentata per via plantare: più cammini, più guadagni consapevolezza; più cammini, più la strada del presente si trasforma in un corridoio spazio-temporale.
Alle 21, nella chiesa dell’Addolorata, c’è Emanuele Stolfi, autore di La giustizia in scena. Diritto e potere in Eschilo e Sofocle (il Mulino). Conduce Gennaro Carillo, mentre in contemporanea, nella Cappella Palatina, sarà la volta di Paolo Macry, autore di Storie di fuoco. Patrioti, militanti, terroristi (Il Mulino) In compagnia di Carmine Pinto. Un fuoco dentro: così Paolo Macry racconta con partecipazione le storie di patrioti, militanti e terroristi che, per oltre due secoli, hanno fatto della politica una passione. Per la politica uomini e donne hanno abbandonato affetti e interessi, si sono gettati nella mischia, hanno dato la vita: nelle lotte per l’indipendenza nazionale, nelle guerre, nelle rivoluzioni e controrivoluzioni.
Stessa ora, teatro del Convitto Nazionale, lo spettacolo Sulle orme di Dante con Daniele Aristarco, autore di La Divina Commedia. Il primo passo nella selva oscura (Einaudi Ragazzi). Accompagnamento musicale di Giufà Galati.
Alle 21.15, nella corte del Convitto Nazionale c’è Arianna Farinelli, autrice di Gli ultimi americani (Mondadori), e Anilda Ibrahimi, autrice di Volevo essere Madame Bovary (Einaudi). Conduce Antonia Grimaldi.
Alle 21.30, nella chiesa di San Benedetto, un imperdibile rito sonoro di e con Mariangela Gualtieri con la guida di Cesare Ronconi. In questo rito sonoro Mariangela Gualtieri dà voce ai versi di Quando non morivo, li intreccia ad altri del passato e compone tutto in una partitura ritmica ben orchestrata. Il tentativo resta quello di rendere ciò che Amelia Rosselli chiamava ‘incanto fonico’, quel bagno acustico che sprofonda ognuno in se stesso e allo stesso tempo tiene viva e affratellata la comunità dei presenti. Tutto muove dalla certezza che la poesia attui la massima efficacia nell’oralità, da bocca a orecchio, in un rito in cui anche l’ascolto del pubblico può essere ispirato, quanto la scrittura e quanto il proferire della voce.
Alle 22 in largo Barbuti incontro con Daria Bignardi, autrice di Libri che mi hanno rovinato la vita (Einaudi). Conduce Paolo Di Paolo. Daria Bignardi racconta la propria formazione di lettrice, a forza di romanzi che si impastano ai giorni: è la ragazza che bacia tre volte la copertina del libro che ha amato, la «lettrice agonistica» che scopre Sologub e Djuna Barnes, o quella ammaliata da Nietzsche e da Lou Salomé; la donna che riempie gli scaffali di volumi che misteriosamente tengono insieme il piacere e il dolore.
In contemporanea alla chiesa dell’Addolorata c’è Marco Presta, autore di Il prigioniero dell’interno 7 (Einaudi) in compagnia di Giovanna Di Giorgio.
Si chiude alle 23 al Duomo con INCANTO GINO CASTALDO. BEATLES VS ROLLING STONES IL GRAN FINALE DI SALERNOLETTERATURA 2022. Lezione/spettacolo di Gino Castaldo, autore di Beatles / Rolling Stones. Apollinei e dionisiaci (Einaudi). La più popolare delle dicotomie musicali di questi anni: da un lato i Beatles, i ribelli educati con la faccia da bravi ragazzi, dall’altro i Rolling Stones, rappresentanti di un rock sboccato e solo in apparenza trasandato, che ancora oggi riempiono gli stadi in ogni angolo del mondo. Gino Castaldo ripercorre in modo appassionato la storia delle due band. Un grande narratore della musica, un finale di festival a squarciagola.