Sesta giornata per il festival Salerno Letteratura che, come ogni anno, si prepara ad assegnare il Premio Salerno Libro d’Europa (ore 21 atrio del Duomo).
L’intuizione di Francesco Durante fu quella di guardare alla produzione dei narratori europei under 40, creando un’occasione di scambio prima di tutto fra loro stessi. Così nel corso delle passate edizioni si sono incontrati a Salerno autori come Arno Camenisch, Judith Schalansky, José Luis Peixoto, David Machado, Kaouther Adimi e molte altre voci fra le più forti e solide del panorama letterario del Vecchio continente. Il comitato direttivo di Salerno Letteratura ha individuato la terna del Premio Salerno Libro d’Europa 2020, poi sottoposta alla lettura della giuria popolare.
Si tratta di: Ilaria Rossetti, Le cose da salvare, Neri Pozza (Italia); Marion Messina, Falsa partenza, La Nave di Teseo (Francia); Pajtim Statovci, Le transizioni, Sellerio (Kosovo/Finlandia).
Il romanzo di Ilaria Rossetti (1987) racconta con partecipazione e sensibilità cosa possiamo salvare di noi dopo un crollo; il romanzo di Marion Messina (1990) racconta la ‘lotta di classe’ in nuove forme, le differenze sociali che fingiamo di non vedere, coi loro riflessi nel linguaggio e nell’abbigliamento; il romanzo di Pajtim Statovci (1990) racconta un giovane uomo capace di reinventare sé stesso e la propria storia, nonostante l’isolamento, la clandestinità e la paura.
Tra gli appuntamenti clou della giornata, alle 19.45, nell’atrio del Duomo, Eva Cantarella parlerà con il pubblico della contemporaneità degli antichi. Alle 20, in largo Barbuti, sarà la volta di Roberto Andò, autore di Il bambino nascosto (La nave di Teseo), mentre alle 20.30, al Tempio di Pomona, si terrà l’incontro con il poeta John Eliot, autore di Canzoni del Venerdì sera (Mosaique Press).
Alle 21 al Diocesano sarà la volta di Antonio Moresco, che per Sem ha firmato Canto di D’Arco e alle 21.15, ai Barbuti, Luca Bottura presenterà il suo Buonisti un cazzo (Feltrinelli). Giovedì 23 luglio è anche il giorno in cui il festival ricorderà Francesco Durante con una serata speciale (22.45 atrio del Duomo). Con Tony Laudadio e Stefano Giuliano Quartet: Stefano Giuliano al sax, Marco De Gennaro al piano, Domenico Andria al basso, Stefano De Rosa alla batteria. Introduce Ines Mainieri. Di tutti i mestieri svolti nel corso della sua eclettica carriera, Francesco Durante andava soprattutto fiero della sua parentesi giovanile come frontman di una rock band. Al picco della loro popolarità, i Fog aprirono un concerto dei Black Sabbath, aneddoto che, da solo, è valso per lui più di una medaglia al valore.
Ecco perché, in occasione dell’ottava edizione di Salerno Letteratura a lui dedicata, abbiamo deciso di ricordarlo con una serata selezione di classici della musica rock internazionale. Tra i brani scelti, si spazia da Frank Zappa, suo mito assoluto, agli Who, passando per i Talking Heads e gli adorati Beatles. Ma niente ballate dal sapore malinconico: la parola d’ordine sarà leggerezza, tra tutte le sue infinite qualità la più amata e celebre.
Una serata allegra e spensierata da trascorrere insieme, accompagnati dalle note delle sue canzoni preferite (alcune, si avvisa, dal testo particolarmente irriverente).
Non mancherà un’incursione nel mondo della cultura italoamericana, sua grandissima passione che lo ha portato a immergersi in una ricerca certosina durata una vita intera. A prestare la voce, Tony Laudadio, che interpreterà due brani esilaranti tratti dallo spettacolo musicale Una Notte a Little Italy, un altro gioiello che Francesco ci ha regalato nel corso della sua sfavillante esistenza. Da segnalare, poi (21.15 museo Diocesano) la presentazione di Opulenta Salernum: una città tra mito e storia a cura di Giovanni Di Domenico, Maria Galante e Angela Pontrandolfo. Il volume raccoglie studi e contributi su Salerno e il suo centro storico, disegnando un affascinante percorso multidisciplinare, che tocca i vasti dominî dell’archeologia, delle arti, delle scienze documentarie, della storiografia e che si estende fino alla realtà contemporanea della città e al suo attuale profilo urbano, sociale e culturale.
Si tratta di ricerche sviluppate da diverse componenti del Dipartimento di scienze del patrimonio culturale dell’Università di Salerno nell’ambito di un progetto coordinato dal Distretto regionale ad alta tecnologia per i beni culturali (DATABENC). Il progetto era finalizzato alla promozione della conoscenza, tutela e valorizzazione dei centri storici attraverso la creazione di una rete integrata di saperi e tecnologie.
La storia millenaria di Salerno, la sua composita identità, è straordinaria fonte di interessi culturali e scientifici, di cui queste pagine sono viva testimonianza
Gli altri appuntamenti. La giornata si apre alle 18.30, nella sala conferenze del museo Diocesano, con Stefano Antonucci che parlerà del fumetto satirico. Alle 19, nella corte interna della Guardia di Finanza, sarà la volta di Alessandro Vanoli, autore di Primavera (Il mulino). Alle 19.30 al Tempio di Pomona, incontro con Alessio Romano, in contemporanea al Diocesano ci sarà Pino Cuozzo. Alle 20.15, nella sede della Guardia di Finanza, Vanessa Roghi parlerà di Gianni Rodari, mentre alle 21.30, stessa sede, Giovanna Di Lello e Toni Ricciardi parleranno del libro Dalla parte di John Fante. Scritti e testimonianze. Alle 22 al tempio di Pomona Laura Campiglio presenterà Cafè Voltaire (Mondadori), alle 22.15 al Diocesano arriverà Maria Giovanna Luini, autrice di La via della cura (Mondadori).