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Alle 17.30 all’Archivio di Stato, SCUOLA DI LETTURA IL RIASSUNTO COME STILE DI VITA. Come si fa un riassunto con Filippo La Porta, autore di L’arte del riassunto. Come liberarsi del superfluo (Treccani). Sembra la cosa più facile, invece è la più difficile: riassumere. A scuola, fin da piccoli, ci insegnano a condensare in poche parole ciò che abbiamo letto e studiato; è la prima verifica del nostro livello di comprensione. Ma come si fa un buon riassunto? Sfrondare, arrivare al cuore delle cose ovvero all’essenziale è un’arte che si può affinare, aiuta a orientarsi nel mare della conoscenza, a individuare ciò che davvero conta e a trasmetterlo efficacemente.

Alle 18 alla chiesa dell’Addolorata, FILOSOFIA DE SENECTUTE. SULLA VECCHIAIA. Incontro con Gabriella Caramore, autrice di L’età grande (Garzanti). In collaborazione con la Fondazione Francesco Saverio Festa. Conduce Enrica Lisciani. Nel suo nuovo libro, Gabriella Caramore esplora il concetto di vecchiaia, rompendo gli stereotipi e aprendo nuovi orizzonti di comprensione. Contrariamente alla visione comune di declino e vuotezza, Caramore ci invita a esplorare l’ “età grande” come una stagione ricca di possibilità e scoperte. Senza nostalgia, ma con apertura al passato, l’autrice ricorda i turbamenti della giovinezza e contempla le cose perdute, mentre si confronta con il presente e l’inaspettato desiderio di sentirsi vivi. Attraverso riflessioni intense e delicate, illuminate da una grazia incantevole, Caramore traccia un cammino umano esemplare, cercando di riscoprire il senso più autentico della vita. In questo viaggio attraverso le pieghe del tempo, l’autrice ci invita a ascoltare il nostro corpo e i nostri sentimenti, aprendoci a paesaggi inesplorati e offrendoci una nuova prospettiva sulla nostra esistenza.

Alle 18.15 a Palazzo Fruscione, IL RACCONTO DELLA SCIENZA ECOFASCISTI. Incontro con Francesca Santolini, autrice di Ecofascismo. Estrema destra e ambiente (Einaudi). Conduce Michele Buonomo. L’ecofascismo è una realtà tangibile che si manifesta sia in Europa sia negli Stati Uniti, dove l’estrema destra si richiama a valori ecologici per sostenere la propria agenda politica nazionalista e identitaria. Questo libro si pone l’obiettivo di esaminare chi sono gli ecofascisti e di analizzare il legame tra la crisi climatica e l’ascesa dei movimenti nazionalisti. Attraverso una rilettura della storia dell’ambientalismo di estrema destra, si evidenziano i modi in cui questo movimento si adatta alla realtà contemporanea. Sebbene la connessione tra destre radicali e la protezione dell’ambiente possa non sembrare immediatamente evidente, essa esiste ed è pericolosamente significativa, portando con sé minacce culturali, sociali e politiche. Con l’impossibilità di negare il cambiamento climatico, l’estrema destra riorienta la sua strategia, interpretando la crisi ambientale come conseguenza dei flussi migratori dal sud del mondo, e rafforzando il proprio arsenale ideologico con teorie della cospirazione, xenofobia e razzismo.

Alle 19 alla chiesa dell’Addolorarìta, FILOSOFIA GESÙ IN CHE SENSO? Incontro con Antonio Spadaro, autore di Gesù in cinque sensi (Marsilio). Conduce Filippo La Porta. Ogni passo dei Vangeli è un’avventura dei sensi. Gesù si lascia ungere con oli profumati, mescola il fango con la sua saliva, chiede di essere gustoso come il sale, offre la sua stessa carne da mangiare. Ogni episodio della sua storia apre a interpretazioni controverse. E i primi a fraintenderlo sono proprio i discepoli. Dopo aver raccontato con taglio cinematografico movimenti, discorsi e percorsi del «personaggio» Gesù, Antonio Spadaro torna a confrontarsi con i testi evangelici e intraprende una lettura nuova e sorprendente. Attraverso lenti squisitamente letterarie, dà vita a un universo di suoni e odori, sensazioni tattili e immagini, che parlano delle sfumature dell’esistenza umana e del pericolo della libertà. Il Maestro non è un replicante divino paracadutato sulla terra per farsi portavoce dell’Eterno. Pretende di essere veramente Dio e pienamente uomo. Ma non basta la carne per essere umani: è necessaria la libertà. Da queste pagine Gesù sfonda la «quarta parete», si volta verso i lettori e chiede loro: «E voi chi dite che io sia?».

Alle 19 nello spazio Matteotti, SGUARDI SUL MONDO ATTUALE NUTRIZIONE TRA SCIENZA E CONOSCENZA. Incontro con Ornella Della Libera, co-autrice di Le magiche ricette del dottor Tondini (Grappolo dei libri), l’imprenditrice Maria D’Amico e il nutrizionista Domenicantonio Galatà. Modera Daria Limatola. La dieta Mediterranea non è solo ingredienti genuini e ricette tradizionali, la dieta mediterranea è soprattutto convivialità e, perché no, magia. È sicuramente importante educare i bambini alle buone maniere a tavola, ma allo stesso tempo è fondamentale creare condizioni favorevoli affinché queste abitudini si radichino anche in famiglia. L’Azienda D’Amico e il dr. Galatà condividono l’obiettivo comune di divulgare, attraverso la tavola e la cucina, preziose informazioni per favorire uno stile di vita sano e mediterraneo. Ornella Della Libera, scrittrice, tutrice dei diritti dell’infanzia (è una poliziotta!), lavora da anni con le scolaresche di tutta Italia, stavolta con un progetto sull’educazione alimentare legato al suo ultimo libro. Scritto a quattro mani col dr Andrea Tondini, è pensato per i giovani lettori, ma dà una mano (e un po’ di buone ricette) ai genitori alle prese con figlie e figli che a tavola non stanno con piacere.

Alle 19.15 al Museo Diocesano, SGUARDI SUL MONDO ATTUALE / POLITICA LA GRANDE RIMOZIONE: I CONTI COL FASCISMO. Incontro con Gabriele Pedullà e Nadia Urbinati, autori di La democrazia afascista (Feltrinelli). Conduce Gennaro Carillo. La democrazia afascista, fenomeno recente e inedito, si manifesta con chiarezza in Italia, dove nel 2022 gli elettori hanno per la prima volta consegnato il governo a un partito le cui posizioni rispetto al ventennio sono molto spesso ancora troppo ambigue. Questo spostamento politico non è circoscritto solo all’Italia ma coinvolge molte democrazie occidentali, con studiosi che parlano di un arretramento generale verso forme autoritarie (la cosiddetta democratura, sintesi di democrazia e dittatura). È cruciale comprendere questa variante insidiosa che minaccia le conquiste politiche e sociali del secondo Novecento. Fronteggiando la sfida della destra radicale alla democrazia costituzionale, non bisogna cedere a nostalgìe ma guardare al futuro, riaffermando l’attualità delle promesse della democrazia antifascista. Capire le origini e le prospettive di questo nuovo assetto, che si sta diffondendo globalmente, è fondamentale. “Democrazia afascista” è solo uno dei nomi possibili di questo fenomeno che va oltre la storia italiana e merita un’analisi approfondita.

Alle 19.30 al Duomo, FINZIONI ESSERE ADOLESCENTI NEGLI ANNI OTTANTA: LA VERSIONE DI SERENA BORTONE. Incontro con Serena Bortone, autrice di A te vicino così dolce (Rizzoli). Conduce Barbara Cangiano. Alcune storie sono universali, altre sono legate inesorabilmente al momento in cui esistono. Questa storia nasce alla fine degli anni Ottanta, quando Internet non c’era e le informazioni transitavano solo attraverso le chiacchiere o i libri. Quando, per capire come funzionava la sessualità, ci si fidava di un’amica che si proclamava più esperta, o di un giornaletto pornografico. Serena e Vittoria sono inseparabili, condividono tutto dall’infanzia: versioni di greco e discoteche, fughe in motorino dal liceo prestigioso del quartiere Trieste di Roma e brividi di libertà vissuti durante i tanto attesi soggiorni studio a Londra. Un’estate nella vita di Vittoria compare Paolo, si innamorano, ma sarà Serena che avrà il compito difficile di scoprire la verità su di lui, in una contrapposizione tra vittime e carnefici che scardinerà ogni certezza. Serena Bortone racconta una stagione della vita in cui i sentimenti sembrano prevalere su tutto, trascinandoci in un vortice oscillante tra illusione e bruschi ritorni alla realtà. E ci consegna il ritratto di una generazione che scopre di non essere mai stata così libera come le hanno fatto credere.

Alle 19.30 all’Arco Catalano SPAZIO RAGAZZI STAFFETTA PARTIGIANA. Incontro con Laura Pezzino, autrice di Il giorno in cui cambiò ogni cosa (Il battello a vapore). Conduce Daria Limatola con la Ia A LM del Liceo P.S. Mancini di Avellino. Cora, ragazza di città che frequenta le medie, vive con la madre Tilda, sempre triste, mentre il padre è a Stoccolma. All’inizio dell’estate, Cora e Tilda si trasferiscono a Brisca, piccolo borgo dell’Appennino tosco-romagnolo, dove vive Irma, la nonna che Cora non ha mai conosciuto a causa di un vecchio litigio. Cora vuole scrivere il suo primo romanzo, ma viene coinvolta dalla comunità locale e dalla storia della sua famiglia. Scopre che il bar della nonna è al centro di una lotta del 1944 tra partigiani e fascisti, e grazie ai diari della nonna, ritrova la trama, intrecciando la sua vita con quella di una staffetta della Resistenza. Abbiamo anche dei co-conduttori d’eccezione.

Alle 19.30 a Palazzo Fruscione, CLASSICA CURIOSITÀ: UNA STORIA D’AMORE. Incontro con Barbara Castiglioni, autrice di Amore e Psiche (Marsilio). Conduce Fortunata Manzi. La favola di Amore e Psiche, tramandata dalle Metamorfosi di Apuleio, è una delle storie più affascinanti e misteriose di tutti i tempi. Il figlio di Afrodite, Amore, si innamora di Psiche, l’anima, ma il loro amore ha una condizione: Psiche non dovrà mai vedere il volto del suo amato. Amore diventa così lo sconosciuto amante notturno, che la possiede nel buio e all’alba sparisce. Psiche, vinta dal desiderio di conoscere il suo amante, lo coglie nel sonno e gli illumina il volto con una lampada. Amore fugge, lasciando Psiche nella disperazione, ma, dopo molte peripezie, i due innamorati si ritrovano e si uniscono in matrimonio, dando vita a Voluttà. Questa favola ha ispirato numerose interpretazioni. Per La Fontaine, i due amanti rappresentano la prova che l’illusione e il desiderio siano preferibili alla realtà. Per Keats, Amore e Psiche simboleggiano il trionfo dell’amore. Secondo Heine, la colpa di Psiche rappresenta i mali del cristianesimo. Leopardi vede nella curiosità di Psiche la prova dei danni della conoscenza. Pascoli la considera l’emblema dell’impossibilità dell’amore, trovando la sua realizzazione solo “oltre la morte”. Mentre per Marina Cvetaeva la favola rappresenta quello che l’amore dovrebbe essere: “anima senza corpo”. Il significato di Amore e Psiche rimane un mistero che riflette forse l’enigma dell’amore stesso.

Alle 20 nella chiesa dell’Addolorata, CLASSICA IL POEMA DELLA FORZA E DEL VERO AMORE. Incontro con Silvia Romani, autrice di Omero, delle armi e del vero amore (Il Mulino). Conduce Ester Cafarelli. La prima parola delle finzioni occidentali è omerica. Si tratta di menis, l’ira suscitata nell’eroe per eccellenza – Achille – da un atto di tracotanza di un ‘superiore’, Agamennone, che gli sottrae un geras, una preda di guerra e un bene di status, Briseide. Achille incrocerà le braccia e riprenderà le armi soltanto per amore: non di una donna ma di Patroclo, il suo erastes, l’adulto che lo ha iniziato all’amore e la cui uccisione non potrà restare invendicata senza derogare allo statuto di eroe. Ne parlerà, in toni ammirativi, Platone nel Simposio. Ma la storia comincia prima. Da un agone tra le dee. Dalla preferenza di Paride per Afrodite. Ecco che l’Iliade non è solo l’epos di una guerra, il modello di ogni epos a venire. Non è solo il poema della forza, come lo definirà Simone Weil. È anche una storia d’amore e di amori (c’è un eros per la guerra e l’amore è sempre una prova di forza). Amori che non mancano neppure nell’altro poema attribuito a Omero: l’Odissea.

Alle 20.15 al Museo Diocesano, FILOSOFIA LA FERITA. IN DIALOGO CON ROBERTO ESPOSITO. Incontro con Roberto Esposito, autore di I volti dell’Avversario. L’enigma della lotta con l’Angelo (Einaudi). Conduce Gennaro Carillo. Conclusa la trilogia dedicata alla semantica dell’istituzione, Roberto Esposito imprime una svolta radicale alla propria riflessione, tra le più originali del panorama contemporaneo. Procede da pochi versetti del Genesi tanto famosi quanto enigmatici: descrivono la lotta di Giacobbe con una figura non identificata né identificabile, se non con un termine generico, l’Avversario. Non a caso, nel titolo non si parla di un volto ma di più volti di questo ‘essere’, insieme angelico e demonico, benedicente e al contempo feritore non metaforico di Giacobbe. Tra le infinite interpretazioni possibili, c’è quella che la figura misteriosa personifichi l’idea stessa della avversità, di quel conflitto ‘eracliteo’, di quel ‘negativo’ che accompagna Giacobbe fin dalla contesa prenatale con Esaù.

Alle 20.30 a Palazzo Fruscione, STORICA LA NUOVA MODERNITÀ IN CUI VIVIAMO. Lectio magistralis di Andrea Graziosi. Conduce Andrea Marino. Viviamo in un mondo nuovo, che continuiamo a interpretare con le parole e le categorie del passato. Tuttavia, la sua novità ci obbliga a guardarlo senza questi filtri, discutendo di denatalità e delle sue cause, dell’invecchiamento e delle sue conseguenze, dell’autoghettizzazione dei giovani, accelerata dal Covid, del mutamento radicale dei rapporti tra uomini e donne, della crisi dell’omogeneità etno-culturale degli Stati-nazione europei, della fragilizzazione dello sviluppo economico e del welfare e della sostituzione delle aspettative crescenti con quelle decrescenti, affrontando infine l’impatto politico di questi cambiamenti.

Alle 20.30 al Duomo, FINZIONI SCEGLIETE LA VITA: IRVINE WELSH! Irvine Welsh si racconta in dialogo con Giorgio Sica. Lo scrittore, sceneggiatore, regista e musicista scozzese Irvine Welsh rientra di diritto nella ristretta categoria di autori la cui opera costituisce uno spartiacque nella storia della letteratura contemporanea. A partire dal folgorante successo del romanzo d’esordio, Trainspotting, Welsh non ha mai smesso di raccontare con uno stile e un linguaggio profondamente innovativi i figli più fragili della working class e le ombre della Cool Britannia, in capolavori quali Tolleranza zero, Ecstasy e Filth, che lo hanno reso l’icona della Chemical Generation. A trent’anni di distanza dal lancio di Trainspotting Welsh si racconta al pubblico di SalernoLetteratura.

Alle 20.30 all’Arco Catalano, CLASSICA UNA PREISTORIA DEL FEMMINISMO. Incontro con Chiara Mercuri, autrice di La nascita del femminismo medievale. Maria di Francia e la rivolta dell’amore cortese (Einaudi). Conduce Vera Fravventura. La rivoluzione poco nota voluta da Maria di Francia prima del 1789, sebbene sia fallita e poco documentata nei manuali di storia, ha avuto un impatto significativo sulle concezioni del rapporto tra i sessi e sull’amore. Maria ha offerto una prospettiva femminile del mondo, liberando le donne dall’immagine distorta e misogina che aveva dominato nei secoli precedenti, caratterizzati dal virilismo germanico e dalla misoginia monastica. La sua “grammatica” delle relazioni erotico-sentimentali, nota come “amore cortese”, si è diffusa ampiamente nei secoli successivi, influenzando profondamente la cultura e la letteratura del Medioevo finale. Questo libro ci offre uno sguardo approfondito su una figura storica trascurata ma fondamentale, che ha contribuito a ridefinire le relazioni tra i sessi e a promuovere una visione più equa e umana della società.

Alle 21 alla chiesa dell’Addolorata, STORICA FOSSE ARDEATINE, OTTANT’ANNI DOPO. Incontro con Dino Messina, autore di Controversie per un massacro. Via Rasella e le Fosse ardeatine. Una tragedia italiana (Solferino). Conduce Carmine Pinto. «Nel pomeriggio del 23 marzo 1944, elementi criminali hanno eseguito un attentato con lancio di bombe contro una colonna tedesca in via Rasella. In seguito, trentadue uomini della polizia tedesca sono stati uccisi e parecchi feriti. Il comando tedesco ha ordinato che per ogni tedesco ammazzato siano fucilati dieci criminali comunisti badogliani». Questo comunicato segna l’inizio della storia ufficiale della feroce rappresaglia delle Fosse Ardeatine, un episodio clamoroso della Resistenza italiana. Questo sacrificio, che avrebbe richiesto una narrazione corale, è stato oggetto di polemiche e liti giudiziarie. A ottant’anni dagli eventi, Dino Messina ricostruisce, grazie a nuove testimonianze, la storia, i processi ai responsabili della rappresaglia e le dispute politiche.

Alle 21.30 a Palazzo Fruscione FINZIONI IL CIELO PUNK DI MEZZANOTTE. Incontro con Rosanna Rubino, autrice di Mezzanotte (Castelvecchi). Conduce Sabrina Prisco. Un Airbus 320 della Compagnia Speed Air si trova in una situazione estrema dopo aver perso un carrello e entrambi i motori poco dopo il decollo da Milano verso Tunisi. Il Comandante Mauro Mezzanotte, con anni di esperienza alle spalle, è costretto a un atterraggio di emergenza sulla Autostrada A1. Il romanzo offre uno sguardo intimo nella vita di Mezzanotte, tra cabine di pilotaggio e cieli punk, evidenziando la sua lotta personale mentre affronta sia le sfide professionali che quelle personali. Nel contesto di fenomeni meteorologici estremi e proteste globali sul clima, anche la vita di Mezzanotte subisce una progressiva perdita di controllo. Con uno stile incisivo e ritmo serrato, Rubino offre una riflessione sulla natura imprevedibile della vita e sull’importanza di adattarsi ai cambiamenti inaspettati.

Alle 21.30 all’Arco Catalano, CLASSICA IL CORPO NELLO SPECCHIO DEGLI ANTICHI. Incontro con Anna Maria Urso, autrice di Corpo (Inschibboleth) Conducono Mario Lentano, Michele Napolitano e Angelo Meriani. Che lo si immagini plasmato dagli dèi attraverso una mescolanza di acqua e terra o cresciuto lentamente nel ventre di una donna a partire dal sangue dei suoi genitori, il corpo è onnipresente nella riflessione delle culture antiche: dalla fisicità ideale degli dèi e degli eroi, che prende forma nelle splendide sculture dell’arte greca, alla fragile concretezza degli uomini e delle donne, oggetto di cura e di ricerca per medici e scienziati; dai miti e i riti della bellezza alle credenze sulla formazione dell’embrione e sul destino dell’individuo dopo la morte. Ne risulta un affresco a più colori e a più voci, che restituisce l’eco affascinante di un mondo remoto e insieme straordinariamente moderno, alle prese con la più universale e la più umana delle realtà.

Alle 21.30 al Museo Diocesano SGUARDI SUL MONDO ATTUALE ASCOLTO IL TUO CUORE, CITTÀ. Incontro con Eraldo Affinati, autore di Le città del mondo (Feltrinelli). Conduce Oscar Buonamano. Ognuna delle trecento città è dipinta con una lirica toponomastica che evoca immagini che vanno dalle rovine di Bruxelles al sole elettrico di Battipaglia, dalla stanza dei bottoni di Washington alla madre dell’Italia infeconda di Veio. Queste descrizioni, brevi ma intense, sono vere e proprie miniature di romanzi, in grado di catturare l’immaginazione dei lettori e di riflettere le loro preferenze e idiosincrasie. Ogni sezione è introdotta da un’analisi corsiva di una città-guida, come Charkiv o Venezia, che aggiunge profondità e contesto al viaggio. Il prologo a New York, città simbolo della modernità e della decadenza, e l’epilogo a Gerusalemme, ricca di storia e dramma, contribuiscono a creare un labirinto magico nel quale è un piacere perdersi.

Alle 22.30 al Duomo, INCANTO / SPETTACOLO CODICE PRIVATO. Incontro con Valeria Saggese, autrice di Parlesia (Minimum Fax). Conduce Carlo Pecoraro. Interventi musicali di Gnut e Alessandra Tumolillo (chitarra e voce). La parlesia, termine gergale del carbonarismo, ha radici antiche, forse risalenti al Medioevo, ma ha acquisito notorietà grazie ai musicisti ambulanti napoletani, i cosiddetti “posteggiatori”. Originariamente strumento di difesa contro impresari improvvisati e impostori, la parlesia è stata poi legittimata dalle giovani generazioni di artisti napoletani negli anni ’60 e ’70, che valorizzavano la musica popolare e il nomadismo urbano. Attraverso una narrazione vivace e arricchita da aneddoti e testimonianze dirette di illustri protagonisti della scena musicale napoletana, come James Senese, Enzo Gragnaniello, Eugenio Bennato e molti altri, la giornalista Valeria Saggese dipinge un affresco storico-sociale coinvolgente. Da Pino Daniele alle nuove leve come Clementino e Gnut, la storia della parlesia si intreccia con quella della musica napoletana, rappresentando uno spirito guida in continua evoluzione.

Alle 22.30 all’Arco Catalano, incontro con Enrica Ferrara autrice di Mia madre aveva una Cinquecento gialla (Fazi). Dialogano con l’autrice Filippo, La Porta e Oscar Buonamano. Aldo Moro viene trovato morto, e poco dopo sparirà anche Mario Carafa, costretto a darsi alla latitanza, lasciando a casa così, dalla sera alla mattina, sua moglie e due figlie piccole. Una di loro, Gina, col passare degli anni inizierà a indagare, mettendo insieme fatti, cose non dette, addentrandosi nel mondo, come dice Nadia Terranova nella frase di copertina: “Di quegli intrecci e segreti di famiglia di cui i bambini non dovrebbero sapere niente, in realtà sanno tutto. Soprattutto le bambine, come quella di questo romanzo, che crescendo toglie il velo alla realtà con la grazia e la precisione della scrittura che restituisce il nome a ogni cosa”.