Il 23 febbraio alle 18, negli spazi della Pinacoteca provinciale di via Mercanti, ospite dei #Fuorifestival di Salerno Letteratura sarà Francesca Romana Mormile, autrice del libro “Di quel che c’è, non manca niente”. Edito da Marlin per la collana “Il Portico”, dedicata ai narratori contemporanei, il libro affronta il delicato tema dell’abuso di cannabinoidi nella generazione zeta, ma anche il complesso rapporto genitori-figli, strizzando un occhio al cinema e alle sue infinite seduzioni. Dopo “Il Minotauro cieco” e “Mare loro”, un altro volume appassionato che si presta alla lettura per un pubblico eterogeneo, ma che guarda soprattutto ai più giovani, analizzandone paure e desideri, fragilità e sogni. In dialogo con l’autrice ci sarà Giuseppe D’Antonio, direttore artistico di Linea d’Ombra Festival.
IL LIBRO. Roma, qualche anno fa, estate e desolazione. Una donna denuncia l’allontanamento volontario del figlio adolescente. Lei è Maria Ludovica Carinari, Ludo per gli amici, sceneggiatrice, madre separata di quattro figli – John, Francesco, Lola e Miguel – e campionessa di riunioni di condominio tra le differenti personalità che la abitano. Lui è Miguel, adolescente allo sbando, ultimo di quattro, arrivato come un regalo estorto agli anni. Soli fino a un certo punto – lui e la sua ombra, lei e le sue voci di dentro – subiscono su fronti diversi la latitanza di un mondo adulto fatto di disattenzione e rimandi, fino a quando uno specialista, che dovrebbe occuparsi del disturbo oppositivo del ragazzo, si innamora di sua madre. Si potrebbe dire, arrivati fin qui, che vissero tutti felici e contenti, ma questa non è altro che una storia scritta dalla sceneggiatrice Ludo, un po’ per celia e un po’ per non morir. Le circostanze in casa della protagonista e voce narrante sono in realtà molto diverse, finché un’inattesa pandemia mette tutti ai domiciliari. Miguel un po’ di più.
DICHIARAZIONE DELL’AUTRICE. “Volevo una storia vera, di quelle che sporcano le mani di chi le vive e di chi le racconta. Volevo si parlasse di loro, degli adolescenti smarriti del nostro tempo, privi di muri portanti a cui appoggiarsi. Volevo trovare il coraggio di farlo con passione, senza perdere la speranza che siano gli adulti a doversi fermare, per decidere di crescere insieme a loro”.
L’AUTRICE. Francesca Romana Mormile ha pubblicato Il Minotauro cieco (2017 Dario Flaccovio); Due Coglioni. Prontuario di etica del cazzeggio, con le illustrazioni di Gerry Turano (2017 Dario Flaccovio); Mare Loro (Nutrimenti 2020) con cui nel 2022 ha vinto il Premio Nabokov e si è qualificata terza al Premio Città di Cava de’ Tirreni. Si occupa da sempre di formazione, con specifica attenzione alle agenzie educative.