Dopo la lettera dell’Avv. Antonio Cammarota, che polemizzava sulla presenza di Maurizio de Giovanni a Salerno Letteratura, lo scrittore ha risposo sulla sua pagina Facebook.
Mai percepito un solo centesimo, nemmeno a titolo di rimborso spese di viaggio, le decine di volte che in questi anni sono stato invitato a Salerno.
Mai sostenuto diversità tra salernitani e napoletani: giusto il contrario, avendo detto con chiarezza che provo disgusto per chi, a cinquanta chilometri di distanza, invoca Vesuvio e colera essendo lo stesso popolo, con la stessa cultura.
E invitando con forza, e purtroppo inutilmente, le istituzioni a esprimere riprovazione verso quei cori ottusi.
Mai avuto il minimo vantaggio commerciale, i miei libri grazie a Dio non hanno ripercussioni di vendita da oltre dieci anni dalla mia attività di presentazione. Lo faccio solo perché mi piace incontrare i lettori.
Sono quello che, da ultimo, si è attirato gli strali dei salottini culturali napoletani per aver ampliato alla Campania l’attività della Fondazione Premio Napoli.
Mi dispiace per quella dozzina di lettrici e lettori che avrei volentieri abbracciato; ma sono stato educato a non presentarmi dove non sono gradito.
Stia pure tranquillo, avvocato. I suoi soldi non mi interessano.